IRI, leader mondiale nelle informazioni di mercato per il Largo Consumo, il Retail e lo Shopper, ha analizzato i primi dati sulle vendite degli operatori dell’Ecommerce nelle aree interessate dal fenomeno “Coronavirus”.
Nella settimana compresa tra il 17 e il 23 febbraio, all’effetto incrementale sul sell-out del canale fisico – ipermercati e supermercati – nelle provincie di Emilia, Lombardia e Veneto coinvolte dall’emergenza – che ha visto una crescita a doppia cifra fino al 20% circa di Piacenza e all’oltre 11% di Milano, si è aggiunto un picco molto rilevante delle vendite ecommerce nel Nord-Italia.
In uno scenario in cui il canale negli ultimi mesi si era assestato intorno al 40%, la settimana in cui sono emersi i timori legati al “Coronavirus” si è registrato un aumento del 58,3% delle vendite dei retailer on-line puri e di quelli tradizionali operanti anche nell’ecommerce.
Analizzando i dati giornalieri delle vendite emergono due dinamiche molto importanti: l’emergenza da panico del weekend e la sostituzione del servizio a casa a vantaggio del cosiddetto Click&Collect (ritiro dell’ordine presso un punto vendita fisico o deposito del distributore).
A fronte di una crescita fisiologica del trend tra Lunedì e Venerdì, le prime notizie di allarme trasmesse dagli organi di informazione, il pomeriggio del 21 Febbraio, ha prodotto un effetto immediato di impennata degli ordini verso i siti di E-commerce di Largo Consumo che ha interessato tutto il fine settimana, raggiungendo addirittura un +101% sabato 22.
In un contesto di incertezza, al fine di recuperare il più presto possibile il prodotto ordinato on-line, molti consumatori hanno optato per il ritiro presso il punto vendita (Click&Collect) che ha conseguentemente registrato tassi di incremento sopra ogni possibile aspettativa e molto superiori al trend già positivo degli ultimi mesi e della prima parte della settimana stessa.
“E degno di rilievo come, in situazioni di emergenza, il consumatore abbia fatto ricorso a tutti gli strumenti che la tecnologia e gli operatori del canale hanno messo a disposizione: infatti domenica 23 Febbraio i carrelli dei Prodotti di Largo Consumo acquistati on-line e ritirati direttamente nei negozi sono stati più del doppio (+205,4%) rispetto
all’anno precedente, passando da un incidenza media del 6,0% ad oltre il 14% del totale delle vendite”- ha commentato Angelo Massaro, Amministratore Delegato di IRI Italia.
IRI
IRI è leader mondiale nella gestione di big data, soluzioni analitiche predittive e generazione di insight con l’obiettivo di supportare la crescita dei suoi Clienti nei settori del Largo Consumo, Retail, Media e Pharma (OTC). La combinazione di una serie di eventi – come il cambio delle abitudini di consumo, l’enorme disponibilità di dati, il conseguente aumento delle capacità analitiche e la possibilità di attivare il consumatore stesso su base personalizzata – stanno mutando radicalmente i fattori critici di successo in tutto il settore.
Grazie al più esteso patrimonio di dati su acquisti, media, social e carte fedeltà, integrati in un’unica piattaforma cloud, IRI promuove il rivoluzionario processo di personalizzazione in essere guidando oltre 5.000 Clienti in tutto il mondo nella ricerca continua di eccellenza, nello sviluppo della quota di mercato e nella interazione con i propri consumatori, con l’obiettivo di far crescere il loro business. Per ulteriori informazioni visita il sito www.iriworldwide.com.
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