Corriere della Sera dedica l’accurata guida “Vignaioli e vini d’Italia 2016” alla scoperta di duecento cantine e alla storia dei suoi produttori, selezionati dal giornalista Luciano Ferraro e dal sommelier di fama internazionale Luca Gardini. Vignaioli e vini d’Italia racconta la storia che si nasconde dietro ogni grande bottiglia, la passione e la dedizione dietro a ogni bicchiere di buon vino e presenta i volti dei produttori. Ciascuna cantina viene così raccontata nella guida con una biografia del produttore, una scheda degustativa dell’ultima annata sul mercato e una serie di informazioni pratiche utili alla visita.
“Vignaioli e vini d’Italia 2016” segue le fortunate edizioni del 2013 e del 2015 e molti sono i nuovi ingressi tra i 200 vignaioli recensiti: per esempio lo studioso di storia antica che ha resuscitato un vecchio palmento sull’Etna, i fratelli campioni del Sauvignon friulano, la signora dell’Amarone che vive come un’artigiana del Rinascimento, il grande produttore che abbatte le case per esaltare il paesaggio, l’eretico della Franciacorta protagonista di un racconto giallo e la donna che ha inventato il Merlot più caro d’Italia. La guida mantiene il proposito di offrire uno sguardo sui grandi nomi ma anche su una produzione meno conosciuta, quella degli “artigiani della vigna”, che tracciano nuovi percorsi olfattivi cercando di superare “le ovvietà del bicchiere” grazie a una personale ricerca fatta di tradizione ma anche di sperimentazione con vini biologici e biodinamici.
La guida Vignaioli e vini d’Italia è in edicola dal 26 ottobre a 12,90 euro ed è disponibile nei principali store in versione ebook a 7,99 euro. Il libro è stato presentato lunedì 26 ottobre alle 18 nella Sala Buzzati del Corriere della Sera insieme a molti dei vignaioli recensiti e con gli autori Luciano Ferraro e Luca Gardini. Durante la presentazione sono stati consegnati tre premi: al vignaiolo dell’anno, Beppe Rinaldi, detto «Citrico», intellettuale agricolo e barolista anarchico da cinque generazioni; al giovane vignaiolo Giovanni Neri, 23 anni, di Casanova di Neri; e alla vignaiola innovatrice Silvia Maestrelli, la donna che è riuscita a trasferire i colori del cielo dell’Etna nei vini.
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