È proprio vero che il caffè espresso ha varcato i confini dilagando in tutto il mondo. Una conferma viene dai blogger di BeMyHost, le “antenne” dell’International Hospitality Exhibition puntate da tutto il mondo verso la fiera più “ospitale” che c’è.
Christine Salins ad esempio ci racconta il mondo del caffè in salsa australiana, una scena, nata negli anni ‘50 da immigrati italiani e greci, che vede il suo centro indiscusso nella città di Melbourne. Qui la Coffee Culture è talmente radicata da dare il via a veri e propri tour del caffè “come i Walk Melbourne Coffee Tours organizzati dall’ex-barista e oggi appassionata del settore Monique Bayer. Profonda conoscitrice e giudice severa di baristi è invece Maria Paoli, che percorre Melbourne in lungo e in largo con il suo famoso Evolving Success Historical Coffee Trek; in alternativa si può prendere parte a un Café Culture Walk, di Hidden Secrets Tours, un itinerario tra i locali meno conosciuti della città in materia di cibo e caffè”.
Paese che vai insomma, caffè che trovi, anche se a volte è solo una questione di nome. Il cortado spagnolo ad esempio è un caffè espresso con una piccola quantità di latte caldo, e il Flat White australiano un espresso addizionato di latte senza schiuma.
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