Dal 16 al 26 aprile si è svolta in Colombia l’edizione speciale dell’Umami Barista Camp, il format che abbina all’esperienza sul campo, direttamente in piantagione, i corsi formativi dei moduli del Coffee Diploma System di Scae. Percorrendo l’itinerario da Armenia a Quintio, i 25 partecipanti, provenienti da Italia e Germania, si sono dedicati per 10 giorni a varie attività, organizzate in partnership con la torrefazione colombiana Cafè Quindio, proprietaria di 3 piantagioni e più di 30 locali, che hanno ospitato alcuni tra i numerosi momenti formativi del campus.
Quale sponsor dell’iniziativa, rinnovando il proprio impegno per la diffusione della cultura dell’espresso e del caffè di qualità, Dalla Corte ha messo a disposizione le sue macchine e i suoi macinacaffè. Una dc pro a 3 gruppi e il grinder on demand dc two sono stati impiegati per le estrazioni espresso durante i moduli del Coffee Diploma System e per i meritati coffee break. Al termine del campus, ora, sono utilizzati da un trainer in Colombia, per un corso dedicato ai dipendenti della torrefazione Cafè Quindio.
Le numerose attività previste dal calendario, svoltesi in tre lingue (italiano, tedesco e inglese), hanno spaziato tra formazione e pratica in piantagione (raccolta delle drupe, spolpatura, lavorazione naturale e in umido con fermentazione, asciugatura e selezione dei chicchi difettati). La formazione in aula del Coffee Diploma System, con ben 9 formatori AST (Authorized Scae Trainer) guidati dal coffee expert Andrej Godina, ha permesso ai partecipanti di affrontare le certificazioni Scae dei moduli green coffee, roasting, sensory e barista, nei tre livelli (foundation, intermediate e professional).
Inoltre, non sono mancate giornate più “turistiche” per approfondire la cultura colombiana attraverso la visita ai musei e al Parco nazionale del Caffè, un parco tematico che vuole rendere omaggio al duro lavoro dei produttori di caffè colombiani. Interessante l’incontro con la varietà botanica di caffè Liberica, molto rara, longeva, robusta e rigogliosa che può raggiungere i 18 metri di altezza, con frutti e semi grandi quasi il doppio di quelli dell’Arabica, e più resistenti all’assalto dei parassiti.
+ info: Ufficio stampa: Nadia Rossi – 02 2650034 – 347 7688946 –