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Cosa vuoi di più dalla vita? Quante volte, anche inconsciamente, avete usato nella vostra quotidianità il celebre slogan lanciato da “Amaro Lucano”? Uno dei claim che hanno fatto la storia della televisione e della pubblicità italiana, non solo in campo beverage, che dietro ha però un racconto fatto di tre semplici parole chiave: famiglia, territorio e genuinità.
“Amaro Lucano” altro non è, infatti, che la storia di una famiglia lucana (nello specifico, la famiglia Vena) partita da un liquore nato dalla tradizione locale e progressivamente diventata una delle più importanti aziende nazionali nella produzione e commercializzazione di spirits. Un brand conosciuto e riconosciuto oggi in tutto il mondo, che ha al contempo saputo mantenere il suo “spirito” fondato sul rispetto della passione di famiglia e della terra in cui è nato.
“Amaro Lucano” è un’eccellenza made in Italy che piace e che funziona, anche durante l’emergenza pandemica, periodo nel quale il brand lucano ha potuto lanciare e consolidare due progetti di grande importanza come la pubblicazione del libro “Cosa vuoi di più dalla vita? Amaro Lucano: storia di un’Italia dal bicchiere mezzo pieno”, realizzato da Francesco Vena ed Emiliano Maria Cappuccitti ed edito da Rubbettino Editore, e il nuovo e-commerce shop.amarolucano.it per l’acquisto dei prodotti della linea Lucano. Nel 2019, inoltre, è stato inaugurato il museo “Essenza Lucano: il racconto dell’Amaro e della sua Lucania”, uno spazio espositivo interattivo e multimediale in cui si racconta, in maniera trasversale e tangibile attraverso oggetti, immagini e video, la storia della famiglia Vena, di un antico saper fare e di un prezioso territorio.
Per toccare con mano la realtà “Amaro Lucano” e le sue ultime novità, con una chiacchierata informale tra liquori e… sport (l’altra grande passione della famiglia Vena), Beverfood.com ha intervistato così proprio i due fratelli Francesco e Leonardo, Consiglieri Delegati e proprietari del marchio Lucano 1894. Stesse domande, diverse risposte. Tra passato, presente e futuro…
Cosa significa per voi “Amaro Lucano”?
Francesco Vena: “Amaro Lucano è un prodotto che ci rappresenta non solo territorialmente (la Lucania – si sa – è l’altro nome, quello che più ci piace, della Basilicata), ma che incarna uno spirito ricreativo che accomuna tutto il Paese. Il nostro obiettivo non è certo salvare il mondo, ma rendere più lieto e gioioso un evento. Per questo ci piace vederci come una famiglia allargata: da noi Vena fino ai consumatori finali, facciamo tutti parte della stessa famiglia”.
Leonardo Vena: “Se penso al brand e alla storia di Amaro Lucano, le prime parole che mi vengono in mente sono famiglia, passione, grinta, energia, entusiasmo, lotta… Oggi siamo felici di portare avanti quegli stessi valori fondanti che hanno ispirato il nostro bisnonno Pasquale addirittura a fine ‘800, quando nel retro-bottega del suo biscottificio creò la ricetta, tuttora segreta, del nostro tanto amato prodotto”.
Liscio o con ghiaccio? E in miscelazione? Chi, meglio di voi, può consigliarci come degustare al meglio “Amaro Lucano”…
Francesco Vena: “A me Amaro Lucano piace prima di tutto da solo, diciamo che rispetto a mio fratello sono io il tradizionalista (ride, ndr). In miscelazione, però, vi invito sicuramente a provare il ‘Lucano Americano’, preparato con Bitter, Amaro Lucano e col nostro Vermouth del Cavaliere. Non voglio essere troppo di parte, ma quest’ultimo ha infatti recentemente vinto il ‘Premio Innovazione 2020’ nella speciale categoria alcolici e ripercorre proprio le nostre antiche origini di vermuttieri”.
Leonardo Vena: “Prima di tutto in purezza, quindi freddo, in un bicchiere grande con un cubo di ghiaccio. In questo modo Amaro Lucano si raffredderà, ma non si annacquerà. Ci aggiungerei pure una scorza d’arancia. In miscelazione c’è poi davvero da sbizzarrirsi: personalmente mi piace berlo in un twist sul Negroni, realizzato con un Gin secco, col Vermouth del Cavaliere e, appunto, con Amaro Lucano”.
Come avete reagito personalmente e collettivamente a questo periodo di emergenza?
Francesco Vena: “Il già citato libro, a livello personale, è stato sicuramente una bella novità e un grande traguardo raggiunto. Come recita il nostro celebre slogan, questo volume e il nostro operato più in generale vogliono essere un contributo per ripensare a un nuovo modo di vivere la realtà, un inno alla Lucanità, ma soprattutto all’Italianità e al suo patrimonio di conoscenze, bellezze e costumi perché, dalle storie imprenditoriali del passato e domandandoci anche oggi che cosa davvero vogliamo dalla vita, quali sono le nostre responsabilità e il nostro ruolo come imprenditori italiani, si origini un vento di ripartenza con quello stesso impeto e quella stessa resilienza che rendono gli italiani così unici”.
Leonardo Vena: “È stato un periodo difficile per tutti, ma ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: ‘Dobbiamo fare tutto il possibile e stringere i denti’. I nostri nonni, tanto tempo fa, hanno affrontato la Seconda Guerra Mondiale e non si sono arresi, come potremmo quindi lasciarci spaventare noi oggi? Essendo chiusi i nostri principali clienti come bar e ristoranti, ci siamo quindi ingegnati per realizzare attività di supporto e promozione a distanza insieme al nostro partner Coca Cola HBC Italia, oltre a lavorare molto sulla formazione di noi stessi e dei nostri dipendenti”.
Queste due risposte ci portano, infine, proprio alla domanda clou della nostra intervista: cosa vogliono di più dalla vita i due fratelli Vena?
Francesco Vena: “Cosa voglio di più dalla vita? Continuare ad avvertire il piacere e il gusto di quello che faccio ogni giorno; farmi trascinare dall’entusiasmo e così meglio sopportare la responsabilità di un brand e di una realtà industriale obiettivamente storica. Questa risposta potrebbe sembrare banale, ma è di fondamentale importanza: più di ogni altra cosa, io come tanti altri, desidero la normalità. Abbiamo troppo a lungo sottovalutato l’importanza delle piccole cose, la splendida quotidianità del lavoro e del post-lavoro come entrare in un bar e bersi un Amaro Lucano con ghiaccio in compagnia, e questa pandemia ci ha insegnato a rivalutare in toto la nostra vita. Sono convinto che ne usciremo migliori e più consapevoli”.
Leonardo Vena: “È interessante vedere come la risposta a questa domanda, generazione dopo generazione, sia sempre mutata. Oggi vi dico tornare a viaggiare, perché sono proprio il confronto e l’apertura che nel corso degli anni hanno aiutato la nostra azienda a trarre nuovi spunti, insegnamenti e di conseguenza migliorie. Viaggiare ti forma, come uomo e come professionista”.
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