Dal 15 al 19 novembre a Parigi si è svolta l’edizione 2008 di Equip’Hotel, una delle più importanti fiere mondiali dedicate al settore dell’ospitalità . Nel corso della fiera, l’Istituto Nazionale Espresso Italiano ha patrocinato, in collaborazione con Caffè Mokarico e La Marzocco, alcuni seminari sull’Espresso Italiano Certificato e sul Cappuccino Italiano Certificato, proprio al fine di illustrare agli operatori francesi la corretta preparazione e l’assaggio di queste specialità tutte italiane. L’iniziativa ha riscosso notevole interesse e conferma l’opportunità di poter accrescere la presenza dell’espresso italiano sul mercato d’oltralpe.
Gli chef stellati, attrazione principale della manifestazione, avevano un teatro dove mostrare i loro piatti, un teatro preso letteralmente d’assalto. Il gruppo dell’Espresso Italiano Certificato, aveva la sua area espositiva proprio nello stesso padiglione ed è stato altrettanto apprezzato. Come mai tanto apprezzamento?
Marco Paladini (presidente Istituto Nazionale Espresso Italiano) così spiega:” Come rappresentanti dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano abbiamo organizzato dei seminari quotidiani per far capire agli operatori francesi quanto è importante la professionalità nella preparazione di un espresso o di un cappuccino. Gli abbiamo ricordato che il caffè, come i prodotti che loro solitamente trasformano con elevata professionalità ai fornelli, è un semilavorato per la cui preparazione è richiesta altrettanta capacità e competenza. Il mercato francese del caffè, di cui Parigi è una parte molto consistente, presenta dei consumi importanti in termini di volume. Ma i francesi sono stati abituati nel tempo a bere un prodotto più simile alla nostra moka che non all’espresso correttamente preparato con macchine professionali. Quindi caffè molto lunghi, di scarsa estrazione e con aromi estremamente deboli. E’ palese che quando in un mercato esiste un’abitudine al consumo così consolidata non ci si muove facilmente in un’altra direzione. Tuttavia gli operatori che hanno partecipato ai seminari hanno manifestato un alto gradimento nei confronti dei nostri prodotti, cogliendo la differenza di qualità rispetto a prodotti di levatura inferiore”
Il messaggio è chiaro: il mercato francese si può cambiare, occorre però coraggio e costanza. I peggiori nemici di questo cambiamento paradossalmente potrebbero essere quei torrefattori italiani che immettono sui mercati stranieri miscele di scarsa qualità, mortificando l’italianità dell’espresso. Ma grandi difficoltà nel cambiamento si avranno anche se non si investirà con costanza nella formazione dei baristi. Sono loro che decretano il successo della tazzina perché sono loro che lavorano alle macchine. Se è vero quindi che l’espresso e il cappuccino sono due bandiere dell’Italia nel mondo, è altrettanto vero che solo professionisti di livello possono tenerle ben alte.
Uff. stampa Istituto Nazionale Espresso Italiano : Carlo Odello (t) 329 7941822
CHI È L’ISTITUTO NAZIONALE ESPRESSO ITALIANO
L’Istituto Nazionale Espresso Italiano, di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori e altri sodalizi che volgono la loro attenzione all’espresso di qualità, oggi conta 40 associati con un fatturato aggregato di oltre 600 milioni di euro. Maggiori info: www.espressoitaliano.org
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