La diminuzione delle vendite di Coca-Cola HBC in Italia, la società greca che imbottiglia e distribuisce le bibite di The Coca-Cola Company su gran parte del territorio italiano, sta avendo conseguenze negative anche sulla struttura produttiva, con la prevista chiusura dello stabilimento Coca-Cola HBC di Gaglianico. La chiusura dello stabilimento biellese è irrevocabile e avverrà entro il 28 febbraio 2014. Lo hanno detto i rappresentanti dell’azienda nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali che si è svolto mercoledì 30 ottobre all’Unione industriale.
“Non c’è nessuna volontà di lasciare l’Italia – fanno sapere dall’azienda – e l’unica chiusura prevista è quella di Gaglianico, ma siamo disponibili a un confronto con i sindacati per mettere in campo tutte le forme possibili di tutela sociale dei lavoratori”. “Sulla sospensione della produzione – racconta Enrico Cavalli della Cgil – purtroppo, non c’è alcun margine di trattativa. Questo ci è stato detto molto chiaramente. In compenso, i vertici della Coca Cola hanno dato la loro piena disponibilità ad esaminare tutte le strade percorribili per ridurre l’impatto sull’occupazione, compreso il ricorso agli ammortizzatori sociali”.
La fabbrica biellese, dieci mila metri quadrati in aperta campagna, è di proprietà della società ellenica dal 1995: nei suoi capannoni vengono preparati ogni anno 250 milioni di litri di bibite della Coca-Cola. Già alla fine dello scorso anno la fabbrica di Gaglianico era già stata messa a “dieta”, quando, a novembre, l’azienda aveva deciso di esternalizzazione i servizi di logistica e di magazzino, con 35 lavoratori in esubero.
+info: www.laprovinciadibiella.it/economia/articolo/?nid=20131030_1865