BBPA (British Beer and Pub Association) rileva che c’è una crescita progressiva del numero di pub che decidono di smettere definitivamente di operare. Nel 2004 ogni settimana 8 pub cessavano l’attività, mentre nel 2008 il numero di esercizi chiusi, ogni sette giorni, è passato a 38 unità. Già nel 2007 le chiusure in corso d’anno si erano impennate a 1.409 pubs e per il 2008 la stima delle chiusure è di oltre 2000 unità, con una perdita di 20.000 posti di lavoro.
Prima del 2000 in Gran Bretagna operavano ca. 61.000 pub; a fine 2007 si stimava che il loro numero si fosse portato a 57.500 unità, mentre a fine 2008 dovrebbe essere sceso ulteriormente a 55.500 unita. Quello che preoccupa maggiormente è la forte accelerazione della crisi che si sta avendo negli ultimi mesi. Con questo ritmo di chiusura, nell’arco di una generazione, i famosi pub, fulcro della vita sociale e culturale britannica, potrebbero scomparire del tutto. Secondo la BBPA, la crisi dei pub è dovuta a diverse ragioni. Sicuramente il recente divieto di fumo nei locali pubblici, unitamente alla forte concorrenza sui prezzi delle birra da parte dei supermercati ed al forte impennarsi dei costi, hanno accelerato la crisi di questo storico canale di somministrazione in UK.
Negli ultimi dodici mesi, inoltre, da quando cioè il governo ha aumentato l’imposta sulla birra, l’intero settore ha dovuto affrontare un costo aggiuntivo di 520 milioni di sterline. Questi fatti colpiscono un settore che già a livello strutturale da anni soffre della caduta dei consumi di birra. Negli ultimi 5 anni il calo dei consumi pro-capite di birre in UK è stato d oltre il 10%, mentre per il 2008 si prospetta un ulteriore calo di consumi intorno al 5%,
Le associazioni di categoria dei pub si sono incontrate in un “vertice di crisi” per affrontare il problema e chiedere al Governo una serie di interventi per evitare il tracollo di un sistema vitale, non solo per l’economia britannica, ma anche per il tessuto sociale e umano del Paese. Rob Hayward, chief executive BBPA, ha affermato. “La chiusura dei Pub a questo ritmo sono una minaccia per un importante centro del nostro tessuto sociale e la storia della comunità. Quando si chiude un pub, una famiglia perde non solo la sua sopravvivenza, ma la sua casa. Quello di cui abbiamo bisogno per fermare il declino è il sostegno da governo e del pubblico in generale “.
EDM 10 ( la campagna per salvare il Great British Pub) conta già oltre 25mila supporter ed ha ricevuto il sostegno di 160 parlamentari di tutti i partiti. Ancor più significativi sono i risultati di un recente sondaggio: il 76% degli intervistati crede che il governo debba fare di più per aiutare queste strutture vitali per le comunità locali, il 70% vuole che il Cancelliere rinunci al piano di aumento tasse sulle birre ed il 60% è convinto che sia proprio la pinta di birra bevuta in un pub del paese il vero simbolo dello stile di vita britannico.
La campagna vede tra l’altro impegnati in prima persona alcuni birrai, più direttamente interessati al destino dei pub, che chiedono a gran voce al governo inglese di ridurre le tasse sulla birra e dare agevolazioni ai pub. Paul Wells, chief executive di Charles Wells Ltd, dice che questo non è il momento di alzare le tasse sulla birra. Il Governo dovrebbe salvaguardare questa grande industria tradizionale e non danneggiarla irreparabilmente. Una ricerca prevede una perdita di altri 43.000 posti di lavoro se il Cancelliere dovesse andare avanti con i suoi aumenti fiscali, oltre ad una riduzione delle vendite di birra nella misura di 13 milioni di barili, nell’arco dei prossimi cinque anni.
Fonte: www.beerandpub.com
INFOFLASH/PUB UK
I pub costituiscono l’ossatura tradizionale del sistema di ristorazione fuori casa in Gran Bretagna. A fine 2007 esistevano in UK ca.57.500 pub. Otto adulti su 10 frequentano i pub e oltre 15 milioni di persone bevono al pub almeno una volta alla settimana. Oltre 600.000 persone hanno un impiego che in qualche modo riguarda l’attività dei pub. Ma i pub non sono soltanto locali pubblici di somministrazione birra e altre bevande, ma anche locali di ristorazione; ogni anno nei pub britannici vengono serviti un miliardo di pasti. Le catene di pub più popolari in Gran Bretagna sono: Red Lion, Royal Oak, White Hart, Rose and Crown, Kings Head, Kings Arms, Queens Head, The Crown +info: BBPA.
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