Spostare gli equilibri, non solo in campo. Un gesto minimo ma deciso di Cristiano Ronaldo, ha generato uno scossone tellurico in settori a lui (apparentemente) lontani: il suo rifiuto per la Coca-Cola ha fatto perdere al colosso di Atlanta qualcosa come quattro miliardi di dollari in ventiquattro ore.
“Bevete acqua” aveva detto CR7 durante la conferenza stampa di presentazione prima di Ungheria-Portogallo, esordio dei lusitani campioni in carica agli Europei 2021, che si è disputata ieri: e l’invito arrivava dopo aver allontanato dai microfoni due bottigliette di Coca-Cola, piazzate lì in quanto sponsor principale della manifestazione. Pochi secondi, una risatina: nel frattempo si scatenava un pandemonio in borsa.
Il quotidiano sportivo Marca, storico punto di riferimento per gli appassionati spagnoli, ha infatti avviato immediatamente un’inchiesta, che ha fatto luce sulle conseguenze della presa di posizione, tutto sommato innocente per quanto netta, di Ronaldo: il titolo Coca Cola è calato dell’1,6%, cadendo da 56,10 dollari a 55,22 dollari per azione. L’azienda ora vale 238 miliardi di dollari, quattro in meno rispetto ai 242 registrati prima dell’inizio della conferenza stampa, per la quale Ronaldo sedeva al fianco dell’allenatore Fernando Santos.
Il portoghese nello 0-3 dell’incontro ha segnato una doppietta, scavalcando Michel Platini al primo posto di sempre per gol segnati nella competizione (11), e diventando il primo calciatore ha segnare in cinque diverse edizioni degli Europei. E come se non bastasse, ha preceduto di poche ore Paul Pogba, il fuoriclasse francese ex Juventus, che si è sbarazzato di una bottiglia di Heineken 0.0, la variante analcolica della celebre azienda olandese. Le motivazioni sarebbero religiose e non salutistiche: Pogba si è convertito all’Islam due anni fa, con tanto di viaggio alla Mecca, e secondo i dettami del credo non può neanche essere a contatto con bevande alcoliche (è probabile Pogba non si fosse avveduto della versione 0.0).
Coca-Cola ha esteso un comunicato estremamente diplomatico: “Ognuno ha i propri gusti, agli intervistati vengono proposte acqua, Coca-Cola e Coca-Cola Zero, ciascuno può scegliere”. Heineken non si è ancora espressa sui fatti, forse in attesa di capire se anche per il proprio portafogli in borsa ci saranno scivoloni. Tempi tormentati per gli sponsor di questi europei.
Dopo questi episodi, Martin Kallen direttore di EURO 2020 ha chiesto ai giocatori delle 24 squadre di smettere di muovere le bottiglie perché i ricavi degli sponsor sono fondamentali per il torneo. Pena possibili sanzioni e multe.