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Middle East: bastano queste due parole per farci pensare a spiagge assolate e immensi grattacieli, per trasportarci al caldo della penisola araba mentre qui da noi la morsa dell’inverno si fa sempre più stringente. Ma credere che questa regione del mondo del mondo sia tutta uguale è un errore: infatti mentre il mondiale di calcio quatarino avanza tra le polemiche su diritti e rigidità, esiste a non molta distanza un altro emirato dove si vive in un mix di cultura locale ed occidentale, in un reciproco rispetto delle tradizioni e nella voglia comune di imparare e di divertirsi. Per capire cosa significa oggi godersi la vita a Dubai siamo andati al FIVE Palm Jumeirah, conosciuto come l’hotel più alla moda della celebre Palma. Questa struttura infatti è una vera e propria città dentro la città, dove si respira al meglio il glamour e l’atmosfera di Dubai, ed è qui che bisogna venire se si vuole scoprire la vita sociale della città-stato e assaporarne tutti i gusti. Perché ovviamente in questo nuovo Melting Pot composto dai ricchissimi locals e i numerosissimi expat in cerca di fortuna, si parla ogni lingua, si suona ogni musica, e ovviamente si mangia e si beve ogni tipo di cibo.
Questo hotel che vanta 470 lussuose camere e suite con vista sull’oceano o sulla città infatti è diventato celebre anche per la i suoi 150 metri di spiaggia privata chiamata Beach by FIVE, che sulla sponda opposta vede ergersi l’iconico skyline di Dubai Marina. Il resort è famoso per le bellissime feste sulla spiaggia e nell’immensa piscina, ma oltre ad essere una patria del divertimento si è anche fatto conoscere come un hot spot culinario grazie alla sua ampia gamma di ristoranti,e bar tra cui addirittura una discoteca sotterranea.
Qui nel punto di metà strada tra oriente e occidente infatti si possono trovare le offerte gastronomiche più disparate, che partono dal meglio dell’Asia e arrivano al meglio dell’Europa.
A rappresentare il Sol Levante ad esempio troviamo il ristorante Maiden Shanghai, specializzato in fine dining di cultura cinese. Lo chef Luo Bing mentre propone un viaggio culinario attraverso le differenti scuole del paese del dragine: Cantonese, Sichuan, Shanghai e Pechino. Si può iniziare godendosi una zuppa e i dim sum, rigorosamente piegati a mano, per poi continuare con antipasti caldi o freddi dai sapori esotici.
Tra i piatti principali il menù offre grandi classici come il pollo Kung Pao o i gamberoni in salsa di fagioli neri, ma ciò che è da non perdere sono i piatti d’autore come l’anatra alla pechinese biologica dello chef Bing, l’orata mediterranea in salsa di fagioli al peperoncino e il filetto di cernia.E visto che a Dubai c’è tutto per tutti, ovviamente non mancano le opzioni vegetariane e senza glutine.
Ma se dopo qualche giorno si comincia a percepire la nostalgia dei sapori di casa, niente paura: il Five ospita anche il ristorante Cinque, che come si deduce dal nome propone un’ottima cucina nostrana, con un focus particolare sulla costiera amalfitana. Lo chef del Cinque, Giuseppe Pezzella, ha creato il suo menù partendendo dagli ingredienti più freschi, che partono dai classici antipasti come burrata, malanzane alla parmigiana, panzerotti per poi passare ad un’ampia varietà di pasta dove la tradizione incontra il lusso, con ad esempio il ragù di Wagyu. Da non perdere ovviamente anche l’ampia selezione di pesce e frutti di, perfetti per godersi anche l’atmosfera della splendida piscina sociale del FIVE Palm Jumeirah. Il locale vanta anche una magnifica cantina con un’ampia varietà di vini provenienti da tutto il mondo.
Ma se oltre a godervi la cucina di Dubai volete anche divertirvi, da non perdere le lussuore feste sulla spiaggia dove si balla al tramonto bevendo champagne, per poi magari trasferirsi a vedere le partite dei mondiali nell’enorme sala dedicata, dove, a differenza del Qatar, la birra scorre abbondante.
E se tutta questa vita vi stanca, la mattina dopo la si può passare in spiaggia, magari godendosi un plateau di Sushi mentre il sole scalda la pelle. Perché gli emirati sono anche questo: bella vita, divertimento, esperienze culinaria gourmet, ed è bello che a prescindere dalle polemiche possiamo scoprire anche questo lato più leggero, festaiolo e goloso del Middle East.
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