Era il 1948 quando nasceva il Cynar, il liquore a base carciofo della famiglia Pezziol di Padova. Negli anni sessanta era l’aperitivo più decantato dei caroselli, i più seguiti programmi nei pochi canali disponibili del dopoguerra. Ernesto Calindri lo sorseggiava “contro il logorio della vita moderna”.
“Il Cynar e i suoi fratelli” racconta una storia di successo della famiglia Dalle Molle nelle persone di Amedeo, Angelo e Mario Dalle Molle, padri putativi del liquore. Da oggi un volume – fortemente voluto da Antonio Dalle Molle, figlio di Mario – racconta la loro storia, che è anche quella della nostra nazione nel secondo dopoguerra: coordinato dall’esperto d’arte Marco Bertoli, raccoglie con oltre 300 scatti d’epoca, l’evoluzione del gruppo Grandi Marche Associate che, per trent’anni, ha distribuito nel mondo non solo l’aperitivo a base di carciofo, ma anche i liquori VOV e Biancosarti.
Il nuovo volume fotografa uno spaccato della storia di una delle famiglie di imprenditori italiani che ha saputo con successo dare un contributo al rinnovamento postbellico: dalle pubblicità realizzate da Marcello Dudovich ai documenti d’archivio della storica ditta Pezziol, alle foto dei membri della famiglia di Padova che l’ha rilevata, oltre a testimonianze e ricordi. Ma traccia anche il cambiamento dovuto alla vendita del Gruppo negli anni settanta alla Erven Lucas Bols e poi, in seguito, acquisito dal Gruppo Davide Campari, tracciando anche i contorni di altri distillati/simbolo come il liquore allo zabaione VOV e il Biancosarti, tanto apprezzato da Amedeo Nazzari e Telly Savalas, ovvero l’indimenticabile tenete Kojak.
A realizzare la copertina de “Il Cynar e i suoi fratelli”, edito dalla Grafiche Veneziane, è stato l’artista Paolo Franzoso che, attraverso una sorta di collage con stratificazioni sovrapposte, ha ripreso i vari loghi e le immagini che hanno fatto la storia della pubblicità non solo dei prodotti del Gruppo, ma anche italiana. Sono tanti i volti prestati al Cynar: da Ernesto Calindri a Giorgio Gaber, oltre a Ubaldo Lay e Domenico Mudugno nel Carosello, mentre al cinema il liquore a base di carciofo si inserisca a gamba tesa ne “Il Sorpasso”, quando Gassman e Trintignant ordinano “due Cynar lisci” nel bar di una stazione di servizio.
“Il Cynar deve il suo inarrestabile successo a una serie di fortunate commistioni: le qualità umane di Amedeo, gli innovativi ed efficaci investimenti di comunicazione promossi da Angelo e le capacità manageriali e organizzative di mio padre Mario” – spiega Antonio “Toni” Dalle Molle – “oltre ovviamente al carciofo – da sempre considerato un elemento naturale e salutare – alla fitta e motivata rete commerciale e a un momento storico nel quale l’Italia aveva un gran bisogno di sognare”.