Dalla divisa ai capelli ossigenati, dal completo a una camicia hawaiana, da un hotel cinque stelle lusso a un high volume bar: cambiano gli abiti, cambia lo stile, cambia l’ambiente, ma Lorenzo Aiosa resta comunque una delle certezze della “Florence Cocktail Week”.
Già vincitore della celebre rassegna fiorentina dedicata alla mixology nel 2018, il giovane barman quest’anno è entrato infatti nella storia: prima doppietta come “Best Signature” in cinque anni di FCW. Dal “The Cloister Bar” di Belmond Hotel Villa San Michele al “MAD Souls&Spirits”, dicevamo: due locali totalmente agli antipodi, in cui Lorenzo Aiosa è riuscito però – in modi diversi – a tirare fuori tutto il suo estro dietro al bancone. Con risultati convincenti tanto a livello di clientela quanto di critica. Non poteva che essere lui, dunque, a raccontare a Beverfood.com il successo ottenuto in collaborazione col suo collega Francesco De Rosa grazie al drink “Sabbiadoro Sling” nell’edizione andata in scena dal 21 al 27 settembre scorso.
Lorenzo, innanzitutto che bilancio fai di questa “Florence Cocktail 2020”? Personalmente, come MAD e anche come manifestazione più in generale…
“Di certo devo fare i complimenti a tutte le persone coinvolte nell’organizzazione della manifestazione, Paola Mencarelli in primis, che nonostante le difficoltà di questo periodo sono riuscite a tenere alto l’interesse sia del pubblico che dei locali. Come MAD avevamo delle grandi aspettative, che non sono state disattese. In ognuna delle quattro guest night in calendario abbiamo avuto infatti un grosso riscontro a livello di partecipazione. È stata una settimana impegnativa e, grazie al grande spirito di collaborazione di tutto lo staff, siamo riusciti a presentarci sul ‘palco’ ogni sera con la stessa energia”.
Ci racconti il tuo Signature “Sabbiadoro Sling”?
“Molto volentieri. Insieme al mio compare Francesco De Rosa abbiamo deciso di ispirare la drink list del MAD agli anni ’90. Il Signature proposto per la Florence Cocktail Week è stato quindi un twist sul Singapore Sling, nel quale, oltre a tre prodotti dei nostri sponsor Farmily e Malfy, abbiamo aggiunto uno sciroppo di Solero Algida, gusto che richiama subito il mood di una pomiciata estiva. È sempre una soddisfazione ricevere questo premio e sia io che Francesco siamo impazziti dalla gioia”.
È la prima volta che un barman fiorentino fa doppietta: com’è stato reinventarti in una realtà totalmente diversa rispetto a “The Cloister Bar”?
“Una sfida interessante, cucita addosso a chi, come me, è animato dal desiderio di soddisfare più personalità professionali. Ritengo che l’esperienza in hotel sia fondamentale per ogni barman per apprendere appieno il significato di ospitalità. Ricordiamoci infatti che i drink sono solo l’ultima parte dell’esperienza di un cliente nel nostro bar. Sono felicissimo quindi di aver lavorato a The Cloister Bar nello splendido Belmond Hotel Villa San Michele, vincendo il premio Best Signature della FCW 2018 col mio cocktail Orient Express Punch, tanto quanto lo sono oggi in una realtà totalmente diversa come il MAD”.