L’imprenditore veneziano, candidato alla Presidenza di Confindustria Venezia e Rovigo, presenta il suo programma puntando su concretezza, ascolto, dialogo e confronto. “Ascoltare la vostra voce per diventare la vostra voce”, questo lo spirito che caratterizza gli incontri di Damaso Zanardo con gli imprenditori veneziani e rodigini per condividere, attraverso l’ascolto, il dialogo e il confronto, il programma costruito su proposte concrete: lo stesso spirito che ha contraddistinto la sua vita personale e professionale.
La sua candidatura a Presidente di Confindustria parte dalla richiesta manifestata da oltre un centinaio di imprenditori del territorio, a cui Zanardo ha deciso di rispondere con senso di responsabilità, convinto che “le nostre imprese devono anticipare, e non subire, le ricadute dei grandi cambiamenti in corso. Per aiutare le imprese in questa congiuntura di svolta, Confindustria deve promuovere l’innovazione, proponendo soluzioni di sistema in un continuo confronto con gli attori pubblici e privati dei territori di Venezia e Rovigo, per la prima volta uniti – e quindi più̀ forti – in un’unica realtà̀ economico produttiva”.
Amministratore Unico della Zanardo Servizi Logistici, componente del direttivo di Confindustria, consigliere della CCIAA di Venezia e Rovigo, Presidente della Commissione Città metropolitana, Zanardo crede nei valori condivisi che pongono la “persona” e l’“impresa” al centro delle azioni, nel rispetto della correttezza e nell’attenzione alle più recenti trasformazioni. Ed è da questi principi che occorre ripartire per dare vita ad una governance associativa nuova e flessibile, che rafforzi le piccole e medie imprese, e consolidi la collaborazione con le amministrazioni e le istituzioni pubbliche e private locali.
“La capacità del fare, del risolvere, del creare, è nel nostro DNA – precisa Zanardo – e occorre coltivarla in azienda come in Associazione, guardando al futuro con piena consapevolezza della nostra identità, del patrimonio di saperi, relazioni, laboriosità, di ciascuno degli associati”.
In un momento storico in cui sono tanti e repentini i cambiamenti, occorre una profonda conoscenza delle sfide, grandi e piccole, e avere per ciascuna di esse capacità progettuale e risposte concrete.
Nel suo programma, Zanardo affronta, suggerendo soluzioni, le sfide a cui dovranno rispondere la manifattura, la logistica, la portualità̀ e Zes, il turismo e cultura, l’internazionalizzazione, tutti driver del nostro sistema imprenditoriale.
L’industria manifatturiera trova proprio nell’industria 4.0 la sua più grande opportunità, perché potrà portare grande innovazione nelle imprese, con l’introduzione delle più nuove tecnologie, e nel territorio con l’ampliamento e la creazione di nuove infrastrutture (si pensi solo alla banda ultralarga o all’Innovation Hub). A questo Damaso aggiunge il nuovo concetto di welfare e l’efficienza energetica come ulteriori perni di attenzione ai lavoratori e alle imprese per generare insieme sviluppo.
Portualità̀ e logistica devono essere acceleratori della ripresa economica del nostro Paese e, in tal senso, il programma di Zanardo prevede di portare a compimento l’obiettivo, già da lui fortemente perseguito, dell’allargamento della zona franca, l’istituzione di una zona economica speciale (ZES) a Marghera e di una zona franca urbana a Murano. “In tema di portualità Confindustria” precisa Zanardo “può contribuire alla definizione del nuovo Piano Regolatore del Porto, assumendo ruolo di regia per trovare adeguate risposte alle tante tematiche legate all’accessibilità nautica, alle concessioni, all’integrazione con il porto di Chioggia e al progetto di Marghera hub per i nuovi combustibili”.
Altro importante driver individuato dal programma di Zanardo è quello legato a Turismo e Cultura. Il continuo incremento dei flussi di arrivi e presenze nella Città di Venezia impongono una approfondita riflessione e – finalmente – una soluzione a beneficio di un turismo di qualità̀ e più̀ sostenibile: destagionalizzazione, delocalizzazione con l’ampliamento delle aree turistiche (Delta del Po e Venezia Orientale), promozione del Green Lido, valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e artigianali del territorio veneziano e rodigino sono solo alcune delle iniziative concrete su cui Confindustria Venezia e Rovigo lavorerà̀ a fianco dei suoi associati.
Fondamentale per il programma di Zanardo anche l’internazionalizzazione, visto non solo come presenza diretta in mercati esteri, ma innanzitutto come attitudine culturale. Su questo punto, Zanardo propone corsi di formazione e la creazione di strumenti di finanza (ordinaria e straordinaria) da mettere a disposizione di tutti gli associati.
E’ sui servizi innovativi e su una presenza più capillare nel territorio che Zanardo vuole basare il suo cambiamento nella sua Associazione. Da una parte, maggiore ascolto e deleghe ai Giovani imprenditori, dall’altra maggiore peso ai Referenti Territoriali, cerniera importante tra il territorio e l’Associazione. Tra i nuovi servizi e quelli che Zanardo vorrebbe potenziare, il programma apre ad un Ufficio Studi e Strategie che realizzi anche studi “predittivi” da mettere a disposizione delle imprese; la formazione, da realizzare anche con l’ausilio di nuove tecnologie e metodologie; la comunicazione, per una maggiore trasparenza e un confronto continuo con gli associati; il sostegno al Programma Elite, lanciato da Borsa Italiana e da Confindustria, e fortemente voluto dal Presidente Boccia, che punta proprio a creare una maggiore cultura e a preparare le PMI a intraprendere percorsi di finanzia straordinaria.
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