Cambio della guardia alla guida del Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, con la nomina a Presidente di Danilo Drocco, Direttore della Nino Negri. Il più valtellinese tra i piemontesi come ama definirsi ironicamente, un personaggio importante che in poco tempo è riuscito a conquistare la fiducia di tutti gli attori del vino locale parlando la stessa lingua, quella del Nebbiolo. “C’è molta soddisfazione per questo incarico, soprattutto per aver raccolto la fiducia in così poco tempo. Questa elezione è importante per l’azienda che rappresento che vinifica l’uva di oltre 200 famiglie, è importante sottolinearlo perché i veri protagonisti del Consorzio sono soprattutto i viticoltori, grazie al quale in Valtellina si è riusciti a preservare un paesaggio terrazzato vitato unico che tutto il mondo ci invidia”.
Classe ’65 enologo di origine piemontese, dal 2018 è il Direttore della cantina Nino Negri, che al suo interno ha una cooperativa di viticoltori come Vivass. Drocco porterà in dote la sua esperienza e una visione globale sul mondo del vino, messa a frutto alla guida di una realtà importante che fa parte del Gruppo Italiano Vini. Dopo un primo mandato in qualità di consigliere, Drocco sarà alla guida del sodalizio dei vini valtellinesi per i prossimi tre anni, coadiuvato dai vice presidenti Marco Fay in rappresentanza dei vigneron e Pietro Bettini per le cantine vinicole. Una Valtellina del vino che guarda comunque con fiducia al futuro, fra i tanti premi e riconoscimenti arrivati negli ultimi anni che hanno portato alla ribalta internazionale il Nebbiolo delle Alpi.
La mission del Consorzio sarà quella di continuare nella promozione partendo dal locale, spostandosi in Lombardia, in tutta Italia e infine sui mercati esteri, partendo dal lavoro svolto dal consiglio e dal presidente uscente Aldo Rainoldi che è stato ringraziato per l’ottimo lavoro svolto e per l’impegno profuso. Fondato nel 1976 e rinnovato nel 1997, il Consorzio rappresenta la quasi totalità delle case e aziende vinicole del territorio della provincia di Sondrio e della vicina Valposchiavo in Svizzera. Si tratta dell’unico Consorzio italiano con due Docg coincidenti per territorio e vitigno, il Valtellina Superiore con le sue sottozone Valgella, Inferno, Grumello, Sassella e Maroggia e lo Sforzato di Valtellina, a cui si aggiungono la Doc Rosso di Valtellina e la denominazione e Alpi Retiche I.G.T.
Tra le sfide che attendono Drocco la fase della ripartenza di un settore strategico per l’economia e il turismo valtellinese, con uno sguardo attento al comparto della ristorazione e dell’ospitalità, tra i più segnati dalla pandemia, con progetti per la valorizzazione comune. Per il futuro l’appuntamento olimpico di Milano-Cortina 2026 sarà una tappa importante, con il Nebbiolo delle Alpi che si candida a giocare una partita da protagonista, quella della sostenibilità e della cura del paesaggio terrazzato.