Il 2008 rappresenta un anno di inversione di tendenza nell’andamento dei consumi di acqua minerale. Infatti le stime di chiusura Databank per l’Italia indicano per il 2008 un consumo complessivo di 11.627 milioni di litri contro 11.751 dello scorso anno, con una leggera flessione dell’1.1%. il valore del mercato interno a prezzi di fabbrica è stimato in 1.774 milioni di euro contro 1.792 milioni dello scorso anno (-1%). I prezzi medi di cessione al trade si mantengono quindi intorno a 0,152 euro a litro. L’export vale 997 milioni di litri, per un valore di 266 milioni di euro
Indubbiamente le condizioni climatiche del 2008 non sono state granché favorevoli, ma è possibile che anche la pesantezza della situazione economica possa aver agito da freno. L’Italia resta comunque il maggiore consumatore di acqua minerale sul continente europeo (194 litri di consumo pro-capite).
All’interno dei singoli segmenti emergono andamenti differenziati. Le acque piatte continuano a guadagnare incidenza sul totale, con un calo appena più contenuto della media del settore; rappresentano, secondo lo studio Databank, il 60% del totale Tra le acque frizzanti si assiste a una lieve ripresa delle effervescenti naturali da attribuire all’ingresso del gruppo Coca Cola nel segmento e ad una sostanziale stabilità delle lievemente frizzanti. Si confermano in crisi le acque gasate, che calano del 3,7%.
Il mercato si caratterizza per una tensione competitiva da sempre elevata, che risente dell’andamento dei consumi, influenzati sia dal clima che, ultimamente, dalla congiuntura economica negativa. Le grandi aziende competono per mezzo di tutte le leve del marketing, mentre per le medie e piccole aziende la competizione è limitata alla zona di origine e piu’ “price oriented”. Perdono terreno i marchi premium rispetto ai low price ed alle private label, per le iniziative della distribuzione e per la ricerca del consumatore di prodotti alternativi a prezzi inferiori. Cresce il livello della concentrazione rafforzata da una serie di acquisizioni avvenute nel biennio 2006-2008.
L’intera ricerca DATABANK che analizza il contesto competitivo e di mercato e le performance degli operatori è disponibile su supporto cartaceo o elettronico via e-mail. Contatti: tel 02/721071 –
INFOFLASH SU DATABANK (ORA GRUPPO CERVED)
Databank, leader nel campo della Competitive Intelligence e dell’analisi settoriale dal 1977, fa capo alla nuova Cerved Srl, nata dalla fusione tra Centrale dei Bilanci, Cerved BI e Databank. La nuova società, attiva dall’1 maggio 2009, affonda le radici nella pluriennale esperienza di Cerved nella gestione della più ampia banca dati di informazioni sulle imprese, di Centrale dei Bilanci nella valutazione del rischio di credito e di Databank nella competitive intelligence. Con un giro d’affari che nel 2008 ha raggiunto complessivamente i 170 milioni di euro, 70 milioni di Ebitda e oltre 500 dipendenti nell’ambito del gruppo, Cerved Srl potrà ulteriormente rafforzare la leadership nel segmento bancario, contando su una maggiore integrazione operativa tra imprese che già da anni facevano parte dello stesso gruppo.
L’operazione costituisce un importante passaggio nell’ambito del progetto avviato lo scorso dicembre con l’acquisizione del gruppo Centrale dei Bilanci da parte dei fondi di private equity Bain Capital e Clessidra. Il progetto si concluderà con l’incorporazione entro l’anno di Lince che, con un fatturato 2008 di 67 milioni di euro, è la società leader nel segmento corporate del mercato della business information. Paolo Gnes è stato confermato presidente e amministratore delegato, Gianandrea De Bernardis e Alessandro Grimaldi vicepresidenti. +INFO: www.databank.it.
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