Secondo i dati diffusi da Patrick Hoffer (cfr foto a fianco), Presidente del CIC – Comitato Italiano Caffè, in occasione di Pausa Caffè Festival, l’Italia rappresenta il 2° più grande paese in Europa (dopo la Germania) per la produzione e l’export di caffè torrefatto, mentre, a livello mondiale, è al quarto posto (alle spalle della Germania, del Belgio e degli Stati Uniti) nella graduatoria dei maggiori esportatori di caffe’, con circa 2,9 milioni di sacchi di caffè (equivalente a 174 milioni di kg di caffè verde).
Oltre i 4/5 delle nostre importazioni provengono da cinque soli paesi produttori: il Brasile, il Vietnam, l’India, l’Uganda e l’Indonesia. Nell’ultimo anno c’è stato un consistente incremento delle importazioni dei caffè dall’India e dal Vietnam, che ha ottenuto quote di mercato mai prima raggiunte e consolida la sua posizione di secondo maggiore fornitore del nostro mercato. Al contrario, c’è stata una marcata flessione delle importazioni di caffè verde dal Brasile, dall’Indonesia e dalla Tanzania. L’importazione di caffè verde è concentrata su tre grandi porti specializzati, Trieste, Savona e Genova che assorbono circa i 60% del traffico importativo di caffè.
Gli sbocchi più importanti per le esportazioni del caffe’ torrefatto italiano sono i Paesi comunitari che assorbono oltre il 70% delle esportazioni italiane (soprattutto Francia, Germania e Austria), gli Stati Uniti, Australia e la Federazione Russa. Per il 2012, si e’ registrato inoltre una significativa espansione in particolare nell’Europa orientale, in alcuni paesi Arabi (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti) e in Cina. Guardando quello che è successo negli ultimi anni si può dire che il settore della torrefazione in Italia è caratterizzato da una crescita costante, con un ruolo di rilievo delle esportazioni nei mercati esteri (+9,34% rispetto al 2012)
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