Secondo l’OIV, (International Organisation of Vine and Wine) il calo del consumo di vino in Cina è strettamente connesso con la sua forte ascesa a livello globale: la Cina ha bevuto, a partire dal 2018, sempre meno vino ogni anno, con una perdita annua di circa 2 milioni di ettolitri. Quanto appena detto, infatti, rende la Cina l’ottavo paese più grande al mondo come consumatore di vino.
Questa tendenza al ribasso è stata fortemente accentuata nel 2020 dalla pandemia di Covid-19, che ha avuto come estrema conseguenza un effetto deprimente su diversi grandi mercati del vino. Infatti, come sostenuto dall’OIV: “Le misure restrittive covid della Cina e i ripetuti lockdown hanno ulteriormente ridotto il consumo di vino del mercato locale. Di conseguenza, il consumo di vino del paese nel 2022 è precipitato a 8,8 Mio hl, con un calo del 16% rispetto al 2021, causando un impatto significativo sul calo del consumo globale”.
Al di fuori della Cina, gli Stati Uniti continuano a rimanere il più grande paese consumatore di vino al mondo, con un aumento del consumo del quasi 3% rispetto al 2021, tornando ai livelli pre-pandemici. L’Italia, inoltre, risulta essere il secondo mercato dell’UE e il terzo a livello mondiale, con un consumo di vino stimato di 23 Mio hl nel 2022, in calo rispetto al 2021, ma in linea con la sua media quinquennale.
In corrispondenza di ciò, a causa dell’inflazione e delle interruzioni della catena di approvvigionamento globale, motivo del rallentamento del trasporto marino, il valore complessivo delle esportazioni globali di vino ha raggiunto livelli record con 37,6 miliardi nel 2022. Inoltre, da non dimenticare la combinazione tra guerra in Ucraina e crisi energetica che ha comportato un volume complessivo inferiore di vino esportato con un prezzo del 15% in più rispetto al 2021.
FONTI: vino-joy.com
www.oiv.int/it