A Canelli si è celebrato il battesimo di questa variante della Docg «che mantiene i profumi del Moscato, ma ha un contenuto zuccherino inferiore – spiega Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio dell’Asti -. Un vino da aperitivo, E’ l’Asti Secco, la terza via del Moscato per riconquistare quote di mercato sia in Italia che nel mondo».
Una variante dell’Asti che non rincorre il Prosecco, ma si inserisce in quella fetta di mercato che sono le bollicine, in continua effervescenza in tutto il mondo. Seppellite le asce di guerra con i veneti, produttori di Prosecco, «ci siamo chiariti, non abbiamo copiato nessuno – assicura Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura -. Ora dobbiamo unire le forze ed entrare nell’immaginario collettivo dei consumatori». Un percorso, una sfida possibile, «perché l’Asti Secco è speciale – assicura emozionato il presidente del Consorzio Romano Dogliotti -. Chi ha deciso di produrlo, di accettare la sfida è entusiasta. Ora arriveranno anche altre cantine». Il pubblico è incuriosito: lo dimostra lo studio comparativo fatto su 900 potenziali acquirenti. Di questi 2 su 3 comprerebbero Asti Secco oltre agli altri spumanti che già conoscono».
In poco più di 2 mesi sono circa 700 mila le bottiglie prodotte da 16 maison del Moscato. «Non escludo che anche grandi nomi possano iniziare a produrre dal 2018 – svela ai soci del Consorzio in vicepresidente Gianni Marzagalli -. Dopo due anni di battaglie eccoci qui a festeggiare tutti assieme questo battesimo». Per ora sono solo voci, ma Camparii, re degli apritivi, starebbe già sperimentando in cantina. Il battesimo di Canelli è stata un idea di Romano Dolgiotti che ha voluto condividere con più di 500 vignaioli la road map della rinascita dell’Asti. Un percorso di crescita che ha bisogno di consapevolezza.
Intanto ci sono anche i fondi per la promozione: 1,3 milioni per il 2017 ed 1,5 milioni per il 2018. Il prossimo anno si potranno utilizzare anche i 4 milioni di euro che la Comunità Europea ha destinato per la promozione negli Stati Uniti. «Dobbiamo far capire a tutti i consumatori del mondo che il Moscato è unico al mondo – annota Maurizio Cisi -, genera un vino straordinario che nasce nelle terre patrimonio Unesco». Il Consorzio presenterà l’Asti Secco alla stampa nazionale e internazionale il 21 novembre a Roma e il 28 a Milano. Il grande pubblico lo assaggerà durante il Bagna Cauda Day in programma il prossimo weekend in 160 ristoranti di tutto il mondo, verrà servito a circa 16 mila clienti.