Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

Deditus, la vendemmia 2021 raccontata dai produttori di Barolo


Le prime impressioni dei  produttori dell’Associazione parlano di un’annata 2021 di equilibrio, personalità e eleganza. Sebbene sia ancora presto per affermare esattamente gli esiti della vendemmia – da un lato perché ancora in corso, e dall’altra perché bisogna vedere a fermentazioni ultimate – i produttori dell’Associazione Deditus all’unisono parlano di un’ottima annata per il nebbiolo da Barolo. Durante questa seconda tavola rotonda – quest’anno moderata da Roberto Fiori, giornalista de La Stampa – nove produttori si sono confrontati sull’andamento climatico concentrandosi sul raconto del proprio parco vigneti.

Un’annata non facile dal punto di vista del meteo, dopo le gelate e le piogge primaverili, è seguito un periodo estivo caratterizzato dalla siccità.  Tuttavia, le temperature estive non hanno mai raggiunto picchi eccessivi, grazie alle riserve idriche – date anche dalle abbondanti nevicate invernali – le radici hanno permesso alle piante di autoregolarsi e a raggiungere quella che viene definita come una “perfetta maturazione tecnologica e fenolica” – come affermato da Cesare Benvenuto, (Pio Cesare). Le importante escursioni termiche di questi ultimi gironi di vendemmia sono un “vero toccasana per l’uva nebbiolo”  – come afferma  Luca Sandrone (Sandrone Luciano).

 

 

E, camminando per i vigneti in questi giorni, si possono vedere gli esiti del ciclo vegetativo negli ultimi grappoli da raccogliere, che si presentano con meno acini ma ricchi e concentrati. “Le foglie sono ancora verdi e fresche, il che dimostra che, a dispetto dell’annata calda, il Nebbiolo non sta soffrendo. Mio padre dice che per fare un grande vino le viti devono soffrire” – confida Lorenzo Scavino (Azelia) – l’uva nebbiolo si conferma essere solida e perfettamente in grado a contrastare il cambiamento climatico in atto grazie anche a un’attenzione in vigna che negli ultimi anni è mutata, più attenta, e sempre più “last minute”.

“Al Nebbiolo fa meglio la siccità che la pioggia!” – ha ironizzato Matteo Sardagna (Poderi Luigi Einaudi) – le uve sono belle, per nulla appassite e la vendemmia, sicuramente anticipata rispetto ai tempi passati, durerà però per molti, e sicuramente per noi, ancora fino alla terza settimana di Ottobre”. Pensiero condiviso anche da Stefano Chiarlo (Chiarlo) che conferma la bontà dell’annata dopo la 2019 e la 2020.

 

 

Cosa aspettarsi dunque dall’annata 2021? Si propenderà per lunghe estrazioni, e ci si aspetta un quantitativo meno abbondante rispetto alle annate precedenti, vini di personalità è armonia, saporiti e salini, di equilibrio, complessi,. Barolo completi e con un buon potenziale di invecchiamento. Non ultimo, i turisti, sopratutto stranieri sono tornati ad animare le Langhe che in questi giorni della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba giunto alla sua 91° edizione, fa registrare il tutto esaurito come confermato dalle parole di Elena Cordero (Cordero): “la gente ha voglia di uscire e di condividere tutti insieme questo nostro vino che è, prima di tutto un’esperienza”.

Deditus è l’associazione che raccoglie l’esperienza e l’incondizionata dedizione al Barolo di famiglie storiche produttrici della denominazione: Azelia, Cordero di Montezemolo, Luciano Sandrone, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Poderi Gianni Gagliardo, Poderi Luigi Einaudi, Prunotto, Vietti.

 

+info: www.deditus.it

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy