Nel mondo del vino ci sono molti anzi moltissimi punti di vista, interpretazioni di gusto nonché approcci alla degustazione. E quella anche nota come “alla cieca”, è certamente la più mirifica, rappresenta lo stupore estremo del risultato del confronto con il solo vino nel bicchiere. Un dialogo solitario con lui, senza briefing pregiudizievoli di miti o di etichetta.
A Roma, il gruppo di giornalisti della testata Vinodabere capitanata da Maurizio Valeriani ha voluto condividere 89 bottiglie di Brunello gentilmente inviate da una quarantina di produttori per mettere a confronto le annate 2014 e 2013. I risultati del panel (23 degustatori provenienti da tutto lo Stivale) hanno visto un sostanziale ed inaspettato pareggio tra i due millesimi con medie pari a 86 (2013) e 85,80 (2014).
Dall’assaggio sul podio troviamo:
Castello di Argiano – Brunello di Montalcino 2013: balsamico e ritmico con note spiccate di salsedine ad accendere la curiosità. All’assaggio è la potenza a sovrastare su tutto, sempre con garbo ed eleganza che così sfoggiata sfila oggi su un tappeto salino e squisitamente compatto.
Fattoria dei Barbi – Brunello di Montalcino 2014: se al naso appare timido, al palato si lascia trasportare dalla sua stessa incredibile finezza. Succoso e materico, è di energia detonante in un finale salato e più tannico, ancora, tutto da scoprire, nel tempo.
Pietroso – Brunello di Montalcino 2013: c’è il sole caldo a scaldare una roccia. È di una precisione e di una sensazione tannica chirurgiche con il volume del frutto a disegnare un quadrato tannico e piacevolmente fresco.
A questi aggiungo:
Terre Nere – Brunello di Montalcino 2013: giovane, è tanto giovane e lo dimostra sfacciatamente: prima tannico, poi fruttato e ancora tannico. Un flipper potente, un esserle slegato che dimostra il suo bel potenziale di invecchiamento.
Lisini – Brunello di Montalcino 2014: un classico esempio di sangiovese che, marcato dai suoi tannini è fuso nel suo frutto abile a ritornare sempre protagonista nella sua vita.
Corte dei Venti – Brunello di Montalcino 2014: un naso come felpato, sovrascritto da una buona struttura tannica, sempre elegante. Misurato e mai invasivo nel suo gusto, è di sostanziale freschezza e sapidità.
Tassi – Franci – Brunello di Montalcino 2013: il suo colore brillante e le note di tubero, come appena raccolto, di bosco, anticipano un palato dritto, fitto, ancora chiuso in se stesso. Nel tempo si assaporeranno ancora di più le note agrumate, già persistenti. E più resta nel bicchiere e più si comprende la profondità del frutto.
La Gerla – Brunello di Montalcino 2014: c’è il susseguirsi dei frutti e dei piccoli tannini. Multisonante ed espressivo ha note fresche (eucalipto) e balsamiche. Si distende al palato arrivando a mostrarsi in tutto il suo essere elegante e di bella beva.
*Un ringraziamento all’Osteria Mangiafuoco per l’ospitalità.