Nonostante la crisi generalizzata il mercato italiano del caffè resiste registrando una flessione di appena il 2%. Lo conferma il presidente del gruppo Triveneto Torrefattori Caffé (Gttc) Giorgio Caballini di Sassoferrato, amministratore unico della Dersut Caffé di Conegliano appena rinominato per il quarto anno consecutivo. «Abbiamo perso meno degli altri settori: al piacere del caffé non ci rinunciamo», conferma. Da una parte il caffé crudo e torrefatto registra una lieve flessione, segno che gli italiani hanno iniziato a contenere il consumo del caffè al bar nonostante rimanga uno dei beni di consumo venduto al prezzo più accessibile. Dall’altra si registra una crescita della vendita di cialde e capsule, sempre più diffuse sia per il consumo all’interno degli ambienti di lavoro che a casa.
Il marchio Dersut oggi serve in esclusiva nel solo Triveneto più di 3.500 esercizi pubblici. Dersut Caffè nel 2012 ha registrato un fatturato di 15 milioni di euro, (14 milioni nel 2011) e conta 30 dipendenti. L’ultima novità è il caffè light: decerato e con meno caffeina.
Fonte: tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/03/06/news/la-tazzina-di-caffe-espresso-batte-la-crisi-1.6652440 +info: www.dersut.it/