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Continua il successo della grande uva bianca piemontese, il Timorasso (prodotta in 46 comuni, spalmati in circa 50 chilometri da nord a sud e in 25 da est ad ovest). All’interno di questo perimetro delineato dalla Doc Colli Tortonesi ad oggi troviamo 53 aziende – numeri in crescita – e 340 ettari di vigneti di cui 150 in produzione. Nel 2000 erano appena 3.

 

 

Oggigiorno sono quasi 60 le etichette che girano per il mondo e Walter Massa, il padre di un motore-vino che alimenta il territorio, che viaggia per il mondo, dice: “Dobbiamo capire cosa fare. Cadere quando stai volando è un rischio non solo per te e per la tua famiglia ma per il territorio e aggiungerei per la tua Italia. Oggi abbiamo un patrimonio importante confermato dal  riconoscimento del vitigno nei mercati. Sta a noi non sbagliare. Per fortuna abbiamo visto tanti sbagli visti fare da altri territori che ci mettono nella condizione di non sbagliare quindi avanti con orgoglio.”

 

 

Sono un milione le bottiglie prodotte con l’obiettivo prossimo di arrivare a 3. Una crescita – uno sviluppo – lenta e prudente, che si è accompagnata a un monitoraggio qualitativo delle etichette nel tempo da parte del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi guidato da Giampaolo Repetto. E che il Timorasso sia un’uva da lungo invecchiamento è oramai un fatto assodato. Una caratteristica da tenere conto quando si assaggiano le nuove annate. Bisogna aspettarla, i 41 campioni presenti in questa ultima anteprima ci raccontano lo stile dell’annata 2021: calda, è “caratterizzata da un inverno non particolarmente rigido e da un’estate certamente asciutta” – ha spiegato Davide Ferrarese, agrotecnico di VignaVeritas. “Le annate calde, ormai, si susseguono con una certa frequenza negli ultimi anni, ma non sono tutte uguali e devono essere analizzate in modo puntuale per non cadere in facili generalizzazioni. Quest’annata, ad esempio, ha registrato temperature massime intorno ai 30 gradi nei mesi estivi, ma al tempo stesso anche fondamentali escursioni termiche, 15 gradi tra il giorno e la notte, a partire dalla metà di agosto, che hanno consentito al Timorasso di poter far emergere tutte le sue doti e peculiarità”. Questo, in linea generale, poiché il territorio si sviluppa in sei valli (Ossona, Grue, Curone, Scrivia, Borbera, Spinti) con altitudini ed esposizioni diverse – anche all’interno della stessa valle – che vedono la presenza da ovest ad est, in direzione nord di sedimenti di origine continentale con terreni calcarei di origine marina, al centro troviamo terre del noto bacino terziario piemontese, le Marne di Sant’Agata Fossili (formatesi 20 milioni di anni fa) mentre a sud quelle liguri-piemontesi di 60 milioni di anni fa. Valli legate a bacini idrografici, che disegnano l’areale, si passa dai 500 metri slm a nord, da 140 a 1000 metri slm in centro e 1700 metri slm a sud.

Il successo della denominazione si deve anche alla scelta di puntare in etichetta sul nome Derthona, il nome antico della città di Tortona, più che su quello dell’uva, una mossa che agevola tutta una serie di attività portate avanti da una collettività umana che, col vino, beneficia di quello noto come effetto moltiplicare di reddito. Un successo che si è espanso, e che vede nominare Enrico Crippa, chef di Piazza Duomo, Ambassador del Derthona per quest’anno.

 

 

Nei bicchieri di Derthona 2021, troviamo gradazioni importanti, ma l’alcol è spesso in equilibrio con la materia. Al gusto, in qualche caso prevale l’evoluzione del frutto, più percepita forse perché i vini sono dotati tutti di una straordinaria acidità. Qualche etichetta è già approcciabile oggi ma nella maggior parte dei casi è bene aspettare. Ultime note riguardano i colori, per l’80% dorati, e un uso più moderato del legno rispetto al passato (ci sono eccezioni) e macerazioni meno impattanti.

 

 

Etichette consigliate 2021: Cantine Volpi, Cascina Montagnola, Mandirola Enrico, Oltretorrente, Ezio Poggio, Pomodolce, Sassaia, Terre di Sarizzola, Vietti, Vigneti Boveri Giacomo, Vigneti Piemontemare, Vigneti Repetto.

Su altre annate: Canevaro Luca, Vigneti Repetto, La Colombera (2018), Boveri Luigi (2017), Ezio Poggio (2016).

 

 

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