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Metti un giorno di febbraio a Gran Canaria. 25 gradi, un sole splendente e neanche una nuvola in cielo. Temperature da sogno, ben diverse dal clima poco generoso dell’inverno italiano. Tra un’avventurosa camminata sulle celebri dune di Maspalomas e una rilassante cervezita sul lungomare, come non fare visita così alla fabbrica di Rum più famosa di tutta la Spagna?

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Parliamo, ovviamente, di Destilerías Arehucas, antica distilleria fondata nel lontano 1884 da don Alfonso Gourié Álvarez sotto il nome di “Fábrica de San Pedro”. Una fabbrica da sempre a conduzione familiare, dedicata inizialmente alla produzione di zucchero, che nel corso degli anni si è inserita però prepotentemente nel mondo del rum con risultati straordinari. Lo ha fatto definitivamente nel 1942, quando l’acquavite ottenuta dalla canna da zucchero è diventata il suo più grande business. Grazie a un processo di crescita strutturata e costante, che ha portato i suoi rum dal quasi omonimo municipio di Arucas a tutto il Paese e anche fuori dai confini della penisola (oggi Destilerías Arehucas esporta in più di dieci nazioni straniere e fattura circa 30 milioni di euro l’anno), culminato nel 1965, quando La Fábrica ha acquisito la sua denominazione attuale. Fino all’inglobamento della Fábrica de Licores Artemi, che nel 2006 le ha permesso di fondare il maggior gruppo di distillati e bevande alcoliche dell’arcipelago, proprio con l’obiettivo di mantenere vivo il mito del rum canario e il suo intrinseco legame col territorio.

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L’excursus storico è d’obbligo, se si vuole capire nel dettaglio come, dove e perché è nato il rum più apprezzato di Spagna. Il figlio prediletto di un’azienda che Beverfood.com ha avuto il piacere di toccare con mano appena qualche mese fa per la sua rubrica “The Drinking Tourist”. Con un feedback senza alcun dubbio molto positivo. Dici Destilerías Arehucas e parli d’altronde di un’impresa centenaria visitata ogni anno da circa 95.000 turisti e addetti ai lavori provenienti da ogni parte del globo. Una marca di rum che fa della qualità e della tradizione le sue principali virtù, una passione trasmessa di generazione in generazione senza mai lasciare per strada i principi che ne hanno ispirato la fondazione due secoli fa. Con quattro prestigiosi prodotti di punta: il più venduto “Ron Carta Oro” (scuro) e il suo alter ego “Ron Carta Blanca” (chiaro), il “Ron Miel Guanche” (rum al miele più dolce) e il “Ron Miel Doramas” (rum al miele più bilanciato). Fiori all’occhiello di una vastissima gamma che abbraccia svariati tipi di rum, tutti realizzati con ingredienti 100% canari e invecchiati all’interno di botti di rovere americano fabbricate a Jerez (si va dai 2 ai 35 anni di invecchiamento), ma anche bibite tradizionali quali il “Bananadrink” (liquore alla banana) e il “BienMeSabe” (dolce tipico canario a base di mandorle, tuorlo d’uovo e miele trasformato sapientemente in liquore da Destilerías Arehucas).

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Prodotti che hanno fatto e continuano a fare la storia del beverage canario e spagnolo. Ispirati da un clima e da una vegetazione quasi equatoriale, forgiati dal mare, dal deserto e dai vulcani, cullati dalla sempre presente brezza isolana. Sotto l’abile gestione di Rafael Méndez Martín, il bisnipote del fondatore dell’antica Fábrica che oggi è – non a caso – capo del Consiglio d’Amministrazione della bodega di rum più antica d’Europa. Con lo stesso sogno del suo lontano avo: portare un sorso della sua tanto amata terra in ogni parte del mondo, sotto forma di rum.

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Rubrica The Drinking Tourist

Viaggiare bevendo, bere viaggiando. Perché un cocktail ha il mondo dentro… e va degustato! The Drinking Tourist è un viaggio senza bandiere tra craft beer, vini e drink all’avanguardia. Un percorso infinito alla scoperta delle realtà alcoliche più rivoluzionarie e interessanti del panorama italiano e internazionale. Di Paese in Paese, di continente in continente, ma in ogni caso sempre con un bicchiere ben stretto in mano.
Articoli del nostro giornalista Giacomo Iacobellis

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