Diageo, la multinazionale leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche, annuncia la chiusura dello stabilimento produttivo e degli uffici ad esso collegati di Santa Vittoria d’Alba (CN) entro metà 2026, con il conseguente licenziamento di tutti i 350 dipendenti tra operai, impiegati, quadri e dirigenti.
Diageo ha chiuso il primo semestre del 2024 con un fatturato in calo dell’1,4%, pari a 20,3 miliardi di dollari. La flessione si riflette anche in Borsa, dove il titolo ha perso il 17% da gennaio. Inflazione, incertezza economica e barriere commerciali come i nuovi dazi hanno pesato sulle performance del settore spirits.
“Dopo aver condotto una approfondita analisi sulla distribuzione geografica e sulla configurazione degli assetti produttivi in Europa – manda a dire l’azienda in una nota – abbiamo comunicato l’intenzione di procedere con la chiusura del nostro sito di Santa Vittoria d’Alba, prevedibilmente nel mese di giugno 2026. La valutazione, a lungo ponderata, fa seguito a un attento esame del nostro network volto ad allineare capacità produttiva ed efficienza, oltre che flussi di produzione e logistica, al fine di poter servire in maniera più efficiente i nostri mercati di riferimento”.
“Questa valutazione – si prosegue – non è certo conseguenza del contributo esemplare da sempre fornito dai dipendenti del sito ed è riconducibile ad una serie di ragioni. In primo luogo, solo una minima parte della produzione di Santa Vittoria è destinata al mercato italiano. Inoltre, poiché il sito di Santa Vittoria è posizionato lontano dai principali mercati, ed ha dimensioni ridotte, i mercati del Nord Europa possono essere più facilmente serviti dagli stabilimenti del Nord, di maggiori dimensioni e tecnologicamente più avanzati”.
“Abbiamo quindi l’esigenza di focalizzare gli investimenti sui siti strategici, privilegiandoli rispetto a quelli, come il sito di Santa Vittoria, caratterizzati da impianti più obsoleti. La chiusura non avverrà prevedibilmente prima del mese di giugno 2026 e ci renderemo disponibili per esplorare soluzioni alternative per il futuro del sito, ivi inclusa la possibile cessione a terzi. In conformità con la normativa applicabile abbiamo avviato una procedura di consultazione con le organizzazioni sindacali e gli altri soggetti individuati dalla legge. Garantiremo pieno sostegno a tutti i nostri dipendenti nel corso di questo processo. Rimaniamo impegnati con le nostre consuete attività commerciali in Italia”, si chiude il comunicato.
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Sciopero domani 27 Novembre
A seguito dell’annuncio, questa mattina si è svolto un incontro tra rappresentanti sindacali, RSU e direzione aziendale. In risposta, le segreterie territoriali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Ugl hanno proclamato una giornata di sciopero per mercoledì 27 novembre, con astensione dal lavoro per otto ore su ogni turno.
Le assemblee sindacali previste inizialmente per domani si terranno invece nel piazzale antistante lo stabilimento, dalle 9:30 alle 12:00. “Invitiamo tutte le maestranze a partecipare”, sottolineano i rappresentanti sindacali.
Un futuro incerto
La chiusura dello stabilimento rappresenta un duro colpo per una zona storicamente legata alla produzione alimentare e al beverage. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane e se il dialogo tra le parti potrà portare a soluzioni alternative per tutelare i posti di lavoro.
La distilleria di Santa Vittoria d’Alba è uno degli stabilimenti della multinazionale, nata nel 1997 dalla fusione tra l’irlandese Guinness Plc e la britannica GrandMet. Qui produce circa 135 milioni di litri tra vini, distillati e soft drink con marchi celebri come il whiskey Johnny Walker, il distillato Baileys e il gin Gordon’s.