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Dievole mira al cielo; tra ulivi vecchi e vini nuovi nasce in Chianti il nuovo Tocca Stelle


Lavorare la terra è da sempre, e per sempre sarà una grande scommessa. Il clima, le problematiche dovute agli insetti o alle malattie delle piante…nonostante ci possa piacere pensare che la modernità ci aiuti a controllare gli elementi e a domare la natura, purtroppo così non è, e mai lo sarà.

Eppure la meravigliosa contraddizione è che anni difficili spesso danno grandi prodotti, da ricordare e da apprezzare più degli altri. Non sembra un caso dunque che una realtà secolare (quasi millenaria) come Dievole, sappia convivere con le proprie piante più che provare a domare, e riesca sempre ad individuare e creare perle anche dove gli altri non vedono che sassi.

 

 

Ne è ottimo esempio il caso di alcuni anni fa quando l’azienda decise di puntare su un’Olio di Coratina 100% italiano, visto all’epoca come una scommessa ed oggi segno tra i più distintivi della produzione della Maison Toscana. Ed è forse proprio per questo che non può passare inosservato agli appassionati un nome che comincia a farsi strada tra le ulivete e le vigne. Un nome nuovo, che trae origine da uno stemma antico: Tocca Stelle. L’araldo è stato infatti riscoperto durante i lavori di ristrutturazione del Wine Resort, e ricostruita la storia che ci si celava dietro, è in breve tempo divenuto il simbolo del futuro di Dievole.

 

 

Un Olio ed un Vino firmati Tocca Stelle; Il primo nasce dai terreni circostanti Catignano, nel cuore del Chianti Classico senese, dove da metà ottobre a inizio novembre le olive vengono raccolte a mano dai rami di piante antiche, per poi essere portate e pressate nel frantoio di proprietà. Ogni passagio è seguito con cura quasi maniacale, ed il risultato lo si può apprezzare dal primo assaggio:Un EVO estremamente equilibrato, con note di mandorla, frutta secca ed erba tagliata, con un leggero sentore di carciofo finale.

 



 

Lo stesso recupero è stato fatto anche con le antiche viti che sorgono nella stessa zona delle olivete da cui prende vita il nuovo vino omonimo, un vino genuino, che rispecchia a pieno le caratteristiche del territorio da cui prende vita. Un’eccellenza che per il momento si può gustare solo nell’esclusivo Wine Club interno alla struttura Toscana (motivo in più per visitare il Chianti e per fermarsi a Dievole).

 

 

Due realtà contraddistinte da un nome comune e dalla medesima filosofia: come dimostra la mano sull’araldo, l’obbiettivo è ben chiaro: mirare sempre in alto per poter eccellere e toccare il cielo.

 

+info: www.dievole.it

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