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Ha aperto i battenti a Milano solo da una settimana Ditta Artigianale, la famosa caffetteria e torrefazione fiorentina, ma pare già un successo. L’opening milanese rappresenta una tappa significativa per il marchio di caffè che ha rivoluzionato negli ultimi anni la cultura del caffè in Italia, portando con sé tutta l’expertise e la passione per il caffè di qualità dall’esordio a Firenze nel 2013.
Abbiamo incontrato al bancone del locale l’AD Francesco Sanapo, fondatore di Ditta Artigianale insieme a Patrick Hoffer, molto soddisfatto di questi primi giorni di attività. “Devo ammettere che non mi aspettavo una riposta così positiva, è passato una settimana circa e posso dire che siamo partiti con il piede giusto riscontrando molto interesse tra il pubblico di una piazza sicuramente importante come quella milanese. C’è curiosità ed interesse nei confronti di Ditta Artigianale, alcuni conoscevano già il nostro caffè e ci vengono appositamente a trovare, altri invece si stanno approcciando pian piano a una nuova modalità di consumo del caffè”.
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Sembra perfettamente a suo agio nel cuore della city milanese Francesco Sanapo, mentre ci racconte la note tostate e e di banana del caffè specialty Oscar Hernandez, dialoga al bancone con una coppia di clienti, suggerendo di girare l’espresso con il cucchiaino anche se è senza zucchero, saluta un docente di una scuola alberghiera venuto appositamente a trovarlo, con cui stanno portando avanti un processo di formazione. “Ho deciso che starò qui a Milano i primi sei mesi per seguire da vicino l’avviamento del locale sui cui abbiamo investito molte energie, visualizzando oltre 70 location prima di scegliere questa. Dobbiamo saper raccontare tutto il bellissimo mondo che sta dietro il caffè, senza un atteggiamento da nerd ma con una narrazione più viva ed emozionale come ho fatto questa mattina con dei signori che già ci conoscevano. Sugli specialty coffee dobbiamo allargare la fetta facendolo uscire dalla nicchia degli appassionati per allargare i confini di una bevanda che ha molto da raccontare”.
Il nuovo locale situato in Corso Magenta 31, si estende su 200 mq con un elegante stile Liberty. Un lungo bancone multifunzione accoglie i clienti, gli ampi tavolini si affacciano su ampie vetrate in ferro battuto, con un’atmosfera delle caffetterie dell’inizio del ‘900. Alle spalle del bancone, la cucina completa l’ambiente, mentre un angolo dedicato ai cocktail promette serate all’insegna della mixology. L’offerta di Ditta Artigianale Milano riprende la formula vincente dei sei locali fiorentini A colazione si possono gustare specialità italiane, tra cui croissant e caffè, il brunch rappresenta un momento clou della giornata, seguito dagli aperitivi con cocktail d’autore, proposte stagionali e signature coffee, come il Coffeemisù, a base di espresso, con crema di mascarpone e biscotto. Aperto dalle 7.30 alle 23 in settimana, con inizio alle 8.30 nel week end, niente servizio cena al momento, focus sul pranzo a grazie a una posizione strategica in una zona ricca di uffici e studi professionali. Un angolo dedicato alla panificazione ospita i prodotti di Adriano Del Mastro, spazio ad alcuni accessori del merchandising e i caffè specialty di Ditta Artigianale, che si presentano con un rinnovato packaging ideato da Collettivo Giungla.
Il posizionamento di Ditta Artigianale resta accessibile senza rinunciare alla qualità, il listino prezzi di riferimento vede il caffè espresso a 1,80€, cappuccino a 2,50€ e croissant a 2,20€. “Non vogliamo fare una guerra sul prezzo del caffè, alcuni clienti hanno storto un po’ il naso per il costo del nostro caffè espresso a 1,80€, dicendo che al bar di fronte lo pagano meno e gli regalano il cioccolatino- chiosa Sanapo- Io credo che il nostro prezzo di una tazzina al bancone sia il giusto compromesso per la qualità che proponiamo, starà a noi cercare di fare tornare due/tre volte quello stesso avventore per poi fidelizzarlo, visto che il palato non è stupido e solamente abituandosi a un caffè diverso con note più acide ma senza esagerare si potrà far cambiare idea a chi non è ancora convinto”.
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