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L’interesse per gli alimenti prodotti secondo criteri biologici perdura nell’intero globo. Nella maggior parte degli stati industrializzati dell’occidente il mercato si sviluppa in modo del tutto positivo. Una proposta sempre più ampia di alimenti bio, nuovi canali di vendita e una buona fidelizzazione della clientela portano a continue crescite di fatturato. Per numerosi paesi, tra cui la Germania, la Danimarca e gli USA, si sta delineando di nuovo un plus del 5-10% per l’anno 2013.

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Il Dr. Helga Willer del Forschungsinstitut für biologischen Landbau – FibL (Istituto di ricerche per l’agricoltura biologica) di Frick (CH) constata: “Tutti i grandi mercati sono in crescita, alcuni di essi addirittura a due cifre”. A suo avviso una notizia particolarmente lieta è il fatto che, per la prima volta dopo quattro anni, in Gran Bretagna si sia registrato nuovamente un incremento. L’intero settore s’incontra una volta l’anno al Centro Esposizioni Norimberga per partecipare alla manifestazione che costituisce il suo highlight: il BIOFACH (Salone Leader Mondiale degli Alimenti Biologici). Dall’11 al 14 febbraio 2015 si attendono qui circa 2.200 espositori, 200 dei quali al VIVANESS (Salone Internazionale della Cosmesi Naturale).Anche nel 2013 l’Europa è il continente con la maggior crescita di superficie biologica. Nell’UE si coltivano secondo criteri ecologici 10 mio di ettari di terra. La quota bio sull’intera superficie agricola si aggira sul 5,6%. Estonia, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Austria, Svezia, Svizzera e Repubblica Ceca dispongono di una quota bio pari a oltre il 10% della rispettiva superficie agricola, in testa alla classifica UE resta comunque l’Austria con pressoché il 20%A livello internazionale continua a svilupparsi molto bene il commercio specializzato, presente ormai da tempo non soltanto con negozi di alimenti naturali, bensì anche con supermercati biologici di grandi dimensioni soprattutto in Germania, Francia, Italia e USA e che, di fatto, è un importante motore dell’andamento complessivo. Il numero di grandi punti vendita biologici (a partire da 200 m²) e di supermercati bio (a partire da 400 m²) è in continuo aumento e, ad esempio, quest’anno potrebbe aver superato in Germania la soglia delle 800 unità: alla fine del 2013 se ne contavano infatti circa 780.

GERMANIA: MAGGIORE MERCATO BIO IN EUROPA

Nel 2013 il fatturato realizzato in Germania con gli alimenti biologici tramite tutti i canali di commercializzazione, dalla vendita diretta in azienda agricola ai discounter e i supermercati, è salito da 7,04 a circa 7,55 mld di EUR registrando un plus del 7,2%, rileva il Bund Ökologische Lebensmittelwirtschaft – BÖLW (Unione tedesca degli operatori economici del settore ecologico alimentare) di Berlino (D). Per quanto concerne la superficie non si è tuttavia riusciti a tenere il passo con la crescita del mercato: essa è infatti aumentata soltanto da 1,03 a 1,06 mio di ha (+ 2,5%). La quota detenuta sulla superficie agricola nel suo complesso risultava essere del 6,3%. La Baviera guida la classifica dei Laender confederati con 215.000 ha di terreni bio. Stando a ciò un ettaro bio tedesco su cinque si trova nel Land più a sud della Germania, seguito dal Brandeburgo con 136.000 ha e dal Meclemburgo-Pomerania Anteriore con 125.000 ha. Il Bundesverband Naturkost Naturwaren – BNN (Federazione tedesca dell’alimentazione e dei prodotti naturali) di Berlino (D) ha analizzato le cifre fatturate nel primo semestre del 2014 dai grossisti di alimenti naturali che hanno partecipato al monitoraggio del BNN: forte di un incremento totale dell’8,9% il fatturato è ancora in netta crescita. I calcoli si basano sui dati di 18 aziende che rappresentano circa il 75% del volume di mercato nel comparto dei negozi specializzati e costituiscono quindi un fondamento autorevole per una stima sul mercato complessivo degli alimenti e dei prodotti naturali. Il trend verso un risultato vicino alle due cifre è confermato dal barometro delle vendite per il dettaglio biologico della società di consulenza alle imprese Klaus Braun di Speyer (D). Nella sua analisi dei dati rilevati da pressoché 300 negozi nel primo semestre del 2014 quest’ultima arriva a un aumento di fatturato dell’8,2%. Nel 2013, sempre per il dettaglio biologico, detto valore era del 5,8%.

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PAESI BASSI SORPASSANO LA SOGLIA DEL MILIARDO

Ottime prospettive per il bio si hanno anche nella nazione dell’anno del BIOFACH 2015 dove, stando alle stime dell’associazione vertice Bionext di Zeist (NL), nel 2013 il fatturato realizzato con gli alimenti biologici è salito a 1,07 mld di EUR. La crescita dovrebbe arrivare a toccare il 6-8% nel comparto bio e il 9% nei negozi di prodotti naturali, sostiene Bavo van den Idsert, direttore di Bionext. Tramite le catene di supermercati convenzionali l’anno precedente è stato realizzato già il 55% del fatturato, il 30% per mezzo del commercio specializzato, l’8% con l’alimentazione fuori casa e il 7% nei rimanenti canali di distribuzione come, ad esempio, i mercati settimanali, la vendita diretta in azienda agricola e la vendita via internet.

FRANCIA SALUTA IL BIO CON UN “BIENVENUE”

Nel 2013 la Francia si è potuta fregiare di un lauto incremento del 9% per quanto concerne la superficie coltivata secondo principi ecologici: compresi i 130.000 ha di terreno in fase di conversione è infatti arrivata a 1,06 mio di ha, ponendosi quindi esattamente allo stesso livello della Germania. Il numero di coltivatori è salito a 25.500, quello dei trasformatori e dei commercianti a 12.400. Fino a maggio del 2014 alla cifra di agricoltori bio se ne erano già aggiunti altri 1.000, mentre la superficie era aumentata a oltre 1,1 mio di ha. Tuttavia non sono cresciuti del 9% solamente i campi, gli orti e i prati coltivati con il metodo biologico bensì anche il fatturato, che è salito a 4,56 mld di EUR, una cifra che include i 172 mio di EUR realizzati con l’alimentazione fuori casa. Nei cinque anni intercorsi tra il 2007 e il 2012 il volume di mercato è quindi raddoppiato. La quota biologica sul mercato alimentare complessivo ammonta invece a soli 2,5%. La ragione di ciò pare potersi ricondurre ai tassi di crescita piuttosto bassi negli anni dopo l’ingresso nel nuovo millennio. Al confronto: negli USA e in Germania la quota di mercato si aggira sul 4%. Tra i gruppi di prodotti nei quali i francesi apprezzano in particolar modo il bio si contano le uova e il latte, dove si raggiungono in qualità ecologica già il 15% ovvero l’11% del fatturato.

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ITALIA: AUMENTO DI SUPERFICIE E DI FATTURATO

Nel 2013 il numero di tutte le aziende agricole biologiche, nonché dei trasformatori e dei commercianti attivi nel comparto bio, è salito del 5,4% portandosi a 52.383 unità (SINAB, dati agricoli biologici del Ministero dell’agricoltura italiano, Roma, I). Il numero di fattorie bio è cresciuto del 3,4%, quello dei trasformatori e dei commercianti in ambito bio del 10%. I terreni coltivati secondo i principi biologici sono aumentati di un buon 12,8% raggiungendo gli 1,3 mio di ha. Ciò corrisponde a una quota biologica di oltre il 10% sull’intera superficie agricola. Nell’Italia del Sud (Sicilia, Calabria, Puglia) la coltivazione biologica cresce in modo particolarmente rapido grazie a nuovi programmi di incentivo regionali. In tali aree è insediato il 50% delle aziende agricole, mentre il nord è tradizionalmente più forte nella trasformazione e nel commercio. In Lombardia, Emilia Romagna e Veneto si contano 2.023 produttori di alimenti biologici, vale a dire il 33% di tutte le imprese italiane operanti in questo comparto. Anche la domanda in netta crescita mette le ali al mercato: secondo i dati rilevati dal panel consumatori Ismea GFK-Eurisko di Roma (I), nei primi cinque mesi del 2014 i fatturati sono aumentati del 17%.

Svezia: il bio è in boomForte di un incremento del 30% nel primo semestre del 2014, quest’anno la Svezia si distinguerà in modo particolare. Alcune catene di supermercati come, ad esempio, ICA (+ 52%), Coop (+ 37%) e Axfood (+ 44%) hanno addirittura superato detti valori. Stando alle indagini condotte da Ekoweb, lo scorso anno la crescita ha raggiunto il 13%. Tradotto in cifre assolute il fatturato del 2013 si è quindi aggirato sugli 1,3 mld di EUR.

GRAN BRETAGNA: LEGGERA CRESCITA NEL SETTORE BIO

Nel 2013, per la prima volta dallo scoppio della crisi finanziaria nel 2008, il comparto bio britannico ha potuto registrare di nuovo una leggera crescita. Il mercato è salito del 2,8%, lo ha reso noto la Soil Association di Bristol (GB) nel suo attuale rapporto sul mercato: l’Organic Market Report 2014. Lo scorso anno il settore bio ha fatturato in Gran Bretagna 2,16 mld di EUR. Responsabile di questo sviluppo positivo è, tra gli altri, il dettaglio indipendente del quale fanno parte la consegna a domicilio di panieri in abbonamento, le piattaforme online indipendenti, la vendita diretta in azienda agricola, i negozi di alimenti naturali e i mercati settimanali.

USA: FELICE SALTO DI FATTURATO DELL’11,5%

Ottime prospettive per il bio anche oltreoceano: nel 2013 in USA il fatturato del settore è salito da 31,5 mld a 35,1 mld di US$, vale a dire dell’11,5%. Stando all’Organic Trade Association (OTA) di Brattleboro VT (USA) non si era più riusciti a ottenere una percentuale così alta da cinque anni. Il 92% dei ricavi delle vendite (32,3 mld di US$) è stato realizzato con gli alimenti bio, il resto con articoli non food. I dati si basano su quanto indicato da oltre 200 aziende leader in ambito biologico sottoposte a valutazione dal Nutrition Business Journal di Boulder CO (USA). Nel 2013 i cittadini statunitensi hanno speso 760 mld. di US$ in generi alimentari, di cui il 4% in prodotti bio. In alcuni gruppi merceologici come, ad esempio, la frutta e la verdura si ha già un “dollaro bio” ogni dieci dollari di spesa.

+INFO: www.biofach.de/ Per accedere allo studio completo “Biofach ORGANIC 3.0” download da: BIOFACH 2014 Trend Study Organic

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GLOBAL FOOD SECTOR GOES ORGANIC

The interest in organically produced food is continuing uninterrupted all round the world. The market is developing thoroughly positively in most of the Western industrial countries. An ever larger range of organic food, new sales channels and good customer loyalty lead to sustainable growth in sales. For many countries, including Germany, Denmark and the USA, 5–10 % growth is becoming apparent for 2013. Dr. Helga Willer from the Forschungsinstitut für biologischen Landbau (FibL – Research Institute of Organic Agriculture), Frick (CH), points out: “The large markets are all growing, some of them even show two-figure growth.” Especially encouraging is that Great Britain has registered an increase again, for the first time in four years. The whole sector meets once a year at its event highlight BIOFACH, the World’s leading Trade Fair for Organic Food, in the Exhibition Centre Nuremberg. About 2,200 exhibitors are expected there from 11–14 February 2015 – 200 of them at VIVANESS, the International Trade Fair for Natural Personal Care.

Europe is also the continent with the largest growth of organic area in 2013. 10 million ha of land are farmed organically in the EU, which corresponds to an organic share of 5.6 % of the total agricultural area. Estonia, Italy, Latvia, Liechtenstein, Austria, Sweden, Switzerland and the Czech Republic each have an organic share of more than 10 % of their agricultural area; the EU leader is still Austria with approx. 20 %. The specialist trade is still developing very well internationally. This has long ceased to be present only in organic food shops; now there are also large organic supermarkets, especially in Germany, France and Italy, but also in the USA, and the specialist trade is a major driver of overall development. The number of organic stores (from 200 m²) and organic supermarkets (from 400 m²) is growing continuously and in Germany, for example, should top the 800 mark this year. There were around 780 at the end of 2013.

GERMANY IS BIGGEST ORGANIC MARKET IN EUROPE

Sales of organic food in all sales channels in Germany, from farm shops and discounters to supermarkets, increased from 7.04 to some 7.55 billion EUR in 2013, a rise of 7.2 %, according to the Bund Ökologische Lebensmittelwirtschaft (BÖLW – German Federation of the Organic Food Industry), Berlin (D). However, the area farmed could not keep up with market growth and rose only from 1.03 to 1.06 million ha (+ 2.5 %). The share of agricultural land was 6.3 %. Bavaria with 215,000 ha of organic land is the leader among the German states. Every fifth hectare of organic land in Germany is accordingly located in the southernmost German state, followed by Brandenburg with 136,000 ha and Mecklenburg-Western Pomerania with 125,000 ha. The Bundesverband Naturkost Naturwaren (BNN – German Organic Producers and Traders Association), Berlin (D), has evaluated the sales figures of the organic food wholesalers participating in the BNN Monitor for the first half of 2014. The overall increase of 8.9 % indicates that sales are still clearly growing. The calculations are based on 18 companies, which account for some 75 % of the market volume in the organic food specialist trade and provide an informative basis for estimating the total market for organic food and natural products. The trend to an almost two-figure result is confirmed by the sales barometer for the organic food retail trade organized by corporate consultant Klaus Braun, Speyer (D). This arrives at a figure of 8.2 % sales growth in its analysis of the data from around 300 specialist shops in the first half of 2014. This figure for the organic food retail trade in 2013 was 5.8 %.

THE NETHERLANDS TOPS THE 1-BILLION MARK

Excellent prospects for organic in the Country of the Year at BIOFACH 2015: According to estimates by the organic federation Bionext, Zeist (NL), sales of organic food there rose to 1.07 billion EUR in 2013. The growth was probably 6–8 % in the organic sector in general and 9 % in the organic food trade, according to Bavo van den Idsert, Director of Bionext. In the year before, as much as 55 % of sales were achieved via the conventional supermarket chains, 30 % via the specialist trade, 8 % via out-of-home catering and 7 % in the other sales channels like weekly markets, farm shops or Internet sales.

FRANCE WELCOMES ORGANIC

France should be able to look forward to impressive growth of 9 % in the organically farmed area in 2013. Including the 130,000 ha in the conversion phase, this increased to 1.06 million ha, exactly the same level as in Germany. The number of farmers grew to 25,500 and the number of manufacturers and traders to 12,400. By May 2014 the number of organic farmers had already increased by another 1,000 and the area had grown to over 1.1 million ha.Not only the organically farmed fields, vegetable areas and meadows have grown by 9 %, but the turnover too. This rose to 4.56 billion EUR, which includes the 172 million EUR sales in out-of-home catering. The market volume has thus doubled in the five years between 2007 and 2012. However, the organic share of the total food market is only 2.5 %. The cause of this is probably the fact that the growth rates in the years after the turn of the millennium were rather low. By comparison, the market share in the USA and Germany is around 4 %. The product groups in which the French particularly value organic include eggs and milk, for which 15 % and 11 % of sales respectively are achieved with organic quality.

ITALY INCREASES AREA AND SALES

The number of all agricultural firms, processors and traders in the organic sector increased by 5.4 % to 52,383 in 2013 (SINAB, organic agriculture data from the Italian Ministry of Agriculture, Rome, IT). The number of organic farms rose by 3.4 % and the number of processors and traders in the organic sector grew by 10 %. The organic agriculture area rose by a good 12.8 % and reached 1.3 million ha, which corresponds to an organic share of over 10 % of the total agricultural land. Organic farming in the regions of South Italy (Sicily, Calabria, Apulia) is growing particularly rapidly due to new regional support programmes. These exist for 50 % of the organic farms. The north of Italy is traditionally stronger in manufacturing and trade. 2,023 processors of organic food and thus 33 % of all such companies in Italy are located in Lombardy, Emilia-Romagna and the region around Venice. The distinctly growing demand is also stimulating the market. According to information from the consumer panel Ismea GFK-Eurisko, Rome (IT), sales have risen by 17 % in the first five months of 2014.

SWEDEN: ORGANIC IS BOOMING

With 30 % growth in the first half of 2014, Sweden should do particularly well this year. Some supermarket chains like ICA (+52 %), Coop (+37 %) and Axfood (+44 %) even beat these figures. Growth last year reached 13 % according to investigations by Ekoweb. In absolute figures sales in 2013 were the equivalent of some 1.3 billion EUR.

GREAT BRITAIN: SLIGHT GROWTH IN THE ORGANIC SECTOR

The organic sector in Great Britain registered slight growth in 2013 for the first time since the outbreak of the financial crisis in 2008. The market grew by 2.8 %. This was announced by the Soil Association, Bristol (GB), in its current Organic Market Report 2014. The organic sector in Great Britain turned over 2.16 billion EUR last year. This positive development is attributed to factors such as the independent retail trade, the box delivery subscription scheme, independent online platforms, farm shops, organic food shops and weekly markets.

USA: ENCOURAGING 11.5 % LEAP IN SALES

Also excellent prospects for organic overseas: Organic sector sales in the USA rose from 31.5 billion to 35.1 billion US dollars in 2013, which equates to 11.5 %. Such a high growth rate has not been achieved for five years, according to the Organic Trade Association (OTA), Brattleboro VT (USA). 92 % of the sales revenues (32.3 billion US dollars) were achieved with organic food, the rest with non-food articles. The data are based on information from over 200 leading companies in the organic sector, which has been evaluated by the Nutrition Business Journal, Boulder CO (USA). US citizens spent 760 billion US dollars on food in 2013, 4 % of this on organic products. For individual product groups like fruit and vegetables, every tenth dollar spent is already an “organic dollar”.

Source: www.biofach.de/

+info: BIOFACH 2014 Trend Study Organic

 

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