Abstrat dal documento pubblicato dalla fiera
Brau Beviale nel luglio 2012
www.brau-beviale.de/en/press/pressreleases/
Riferimento temporale: luglio 2012
Il mercato mondiale della birra cresce: nel 2011 a ben oltre 1,9 miliardi di ettolitri (+2,8 %). Il consumo pro capite di birra è cresciuto a livello internazionale di mezzo litro raggiungendo i 27,6 litri/anno. Con un consumo pro capite di 61,1 litri/anno il mercato americano precede quello dell’Europa (59,3 litri) e dell’Asia/Pacifico (18 litri). Chiudono la classifica l’Africa e il Medio Oriente (9,1 litri – Fonte Plato Logic). Si prevede che entro il 2013 il consumo mondiale di birra salirà a 2 miliardi di ettolitri. Anche in futuro il contributo maggiore lo darà l’Asia. Nella sola Cina entro il 2016 la vendita di birra supererà i 600 milioni di ettolitri. Allora in Cina si venderà quasi il doppio della birra venduta nel secondo mercato della birra, vale a dire gli USA (Fonte Canadean). In Cina e in altri mercati asiatici le marche di birra premium godono di una popolarità sempre maggiore. Nel 2011 la loro quota nel consumo di birra cinese è stata pari a circa il 10 % (chinabevnews). Un forte incremento del consumo di birra è previsto inoltre nell’America Latina e soprattutto in Brasile (Canadean).
I ricercatori di mercato stimano che entro il 2016 nell’Europa dell’Est vi sarà una lieve ripresa dei mercati della birra, mentre per l’Europa occidentale essi prevedono lievi perdite (fonte Canadean). Nel 2011 l’europeo occidentale ha bevuto in media 67,8 litridi birra, l’europeo orientale 59,4 l di birra. In futuro questi valori potrebbero benissimo avvicinarsi. La maggior sete di birra in Europa l’hanno avuta nel 2011 di nuovo i cechi (147,4 litri), seguiti dagli austriaci (108,5 litri – fontePlato Logic) e dai tedeschi (102 litri).
In tutto le fabbriche e i magazzini di birra tedeschi hanno venduto circa 98,2 milioni di ettolitri di birra ovvero 100.000 ettolitri meno che nell’anno precedente (Statistisches Bundesamt, Ufficio Federale di Statistica). Anche i produttori di birra fanno affidamento su idee creative come la birra agli asparagi, una pils prodotta secondo metodi tradizionali alla quale viene aggiunto succo di asparagi, birre premium e da gourmet fuori dal comune, birra di bosco, ottenuta da luppolo, malto e prodotti del bosco, o birra per cani, contenente estratti di carne al posto dell’alcol.
FORTI SEGNALI DAI CRAFT BREWER USA – EUROPEAN MICROBREW SYMPOSIUM
Che i consumatori di birra apprezzino le idee innovative, il mercato USA lo ha dimostrato da tempo. I Craft Brewer statunitensi registrano sempre nuovi successi con le varianti creative di birra più disparate. Oggi negli USA si contano oltre 2.000 Craft Brewer registrati. Nel solo 2011, alla fondazione di 250 birrifici nuovi si sono contrapposte solo 37 chiusure. Circa il 5,7 % del volume di birra prodotto nel 2011 negli USA (+0,7 %) proviene dai Craft Brewer (Brewers Association). Anche in molti paesi europei si osserva una tendenza alle birre prodotte artigianalmente con una spiccata personalità. Lo si vede con evidenza anche nell’ambito dello European Beer Star Award. Questo concorso birrario della BrauBeviale è uno dei più importanti a livello internazionale e premia birre genuine, dalla forte personalità e di alta qualità. Immediatamente prima della fiera, il 12/13 novembre 2012, si dedica a questo trend il primo “European MicroBrew Symposium – Market, Trends and Technology”. Il simposio è organizzato insieme da NürnbergMesse e dal Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei (Istituto sperimentale e di insegnamento di tecniche birrarie, VLB) di Berlino e si rivolge ad amministratori, titolari, dirigenti tecnici e mastri birrai di microbirrifici e birrifici di locande oltre che a rappresentanti dell’industria dell’indotto: www.vlb-berlin.org/microbrew2012
INDICAZIONI SULL’IMBALLAGGIO
Essenziale per tutte le categorie di bevande a livello internazionale è che prodotto e imballaggio devono costituire un tutto unico che, al Point of Sale, comunica perfettamente con il gruppo di consumatori che vuole raggiungere. Gli esperti predicono alle bottiglie di PET per bevande un’ulteriore diffusione nei mercati di tutto il mondo. Per il settore birre questo tipo di confezione è già molto diffuso nei paesi dell’Europa Orientale, ma si sta cominciando a sperimentare la birra in bottiglia in PET anche in altri mercati dell’Europa Occidentale.
Con un consumo annuo pro capite di 290 lattine gli USA sono capo classifica: secondo gli esperti si tratta di una cifra quasi impossibile superare. In tutte le altre regioni del mondo i produttori prevedono però che la crescita continui: in Europa sarà forse solo a una cifra, in Asia, Africa, Medio Oriente e America del Sud raggiungerà probabilmente due cifre. Anche in Germania la lattina riacquista popolarità. Dall’introduzione del sistema di deposito dei vuoti a perdere avvenuta nel 2003, nel 2011 è stato venduto nuovamente per la prima volta oltre un miliardo di lattine per bevande. Sono interessanti le numerose possibilità di design personalizzato: digital printing, lattine stampate a rilievo, superfici opacizzate, lattine che emanano profumi o “capsule galleggianti” integrate i cui ingredienti si disperdono nella bevanda solo dopo aver aperto la lattina. Inoltre la lattina conquista nuovi gruppi target per bevande tradizionali come il sidro.
Tutti gli espositori e le loro ultime informazioni prodotto si possono reperire al sito: www.ask-Brau-Beviale.de