In tema di bevande i trend si orientano attualmente verso esigenze dei consumatori quali l’alimentazione sana, la wellness, la genuinità e la qualità. Nel concepire una bevanda di successo va tenuto presente anche l’imballaggio. Anche se la BrauBeviale è un salone dedicato ai beni d’investimento per l’industria delle bevande (ed è il più importante che si tenga quest’anno), è tuttavia influenzata anche dal prodotto finale. Ha luogo a Norimberga dall’11 al 13 novembre e si presenta in una veste nuova: i circa 1.300 espositori e 33.000 visitatori professionali sono attesi da un programma fieristico e da un programma collaterale totalmente rielaborati. Sia il ceto medio che i global player approfittano dell’offerta completa di materie prime, tecnologie, logistica ed idee di marketing, ma al centro dell’attenzione vi sono anche i trend che interessano a livello internazionale le bevande stesse.
“Nulla è così costante come il mutamento”: questa antica citazione calza perfettamente per l’evoluzione dei trend che interessano le bevande a livello mondiale. Ai numerosi produttori di bevande attivi a livello internazionale si affianca una schiera sempre più folta di piccole aziende innovative che realizzano e commercializzano idee inconsuete. Questo riscuote il favore del pubblico come dimostra il trend della cultura creativa della birra, sempre più forte sia negli USA che a livello planetario. La “Cultura creativa della birra” è anche il tema di attualità della BrauBeviale di quest’anno che, con numerose manifestazioni e iniziative, importa tale movimento mondiale in Franconia, la patria della birra.
Il consumo globale di bevande aumenta costantemente
Se nel 2008 il consumo pro capite di bevande toccava appena i 240 litri, nel 2013 sono stati già circa 265. I maggiori motori di tale crescita sono le bevande analcoliche come ad esempio l’acqua in confezioni (2008: 23; 2013: 29), il tè caldo (2008: 54; 2013: 58) e infine il latte e bevande a base di latte (2008: 37; 2013: 40). La bevanda analcolica più consumata a livello internazionale è il tè caldo, seguito da latte e bevande a base di latte, bibite gassate, acqua, birra, caffè e alcolici. (Fonte: Canadean/GB)
La bevanda dissetante numero uno in Germania è l’acqua minerale
Con un consumo pro capite di 140 litri l’acqua minerale è stata la bevanda dissetante preferita dei tedeschi anche nel 2013. E in special modo l’acqua minerale gassata con una quota dell’85 percento, a livello internazionale si preferiscono invece le acque lisce (80 percento dell’acqua confezionata). Quasi i tre quarti dell’acqua confezionata a livello internazionale vengono consumati in Asia, Europa occidentale e Nord America. Nel 2013 la maggior crescita fra queste regioni è stata registrata in Asia, con il 12 percento. In Germania sono molto apprezzate anche bevande rinfrescanti, vale a dire bevande tipo cola, limonate, vini o succhi di frutta diluiti con acqua, acque aromatizzate, bevande rinfrescanti dietetiche, bevande energetiche, gazzose, bevande a base di caffè e tè con aggiunta di succhi di frutta oltre che bevande con e senza gas contenenti succhi di frutta. Nel 2013 ne sono stati bevuti 125,5 litri pro capite. Particolarmente apprezzate sono le bevande tipo cola senza calorie (+7,5 percento rispetto all’anno precedente) e le bevande che contengono succhi di frutta (+4,5 percento). (Fonti: Canadean/GB; Wirtschaftsvereinigung Alkoholfreie Getränke, ovvero Associazione economica analcolici, GER)
Analcolici – La chance di nuove creazioni
Mentre l’acqua confezionata risulta sempre più apprezzata praticamente in tutto il mondo, il consumo di bevande rinfrescanti contenenti anidride carbonica ha raggiunto a livello planetario una quota già molto alta. Dal 2007 il giro d’affari con queste bevande va aumentando solamente nell’America centrale e del Sud e nel Vicino Oriente. Ad alimentare la crescita nei prossimi tre anni, secondo la Rabobank sarà il Brasile con un incremento stimato del tre percento annuo. I campioni nel consumo di bibite contenenti anidride carbonica sono i messicani con 165 litri pro capite, seguiti da USA (145) ed Argentina (144). A livello internazionale i mercati più significativi per gli analcolici sono gli USA con 352 litri pro capite, la Germania (342) e l’Argentina (326). In Europa, la Germania è seguita da Belgio (281) e da Svizzera (264), sono fanalini di coda la Lituania (96), la Russia (93) e l’Ucraina (64). I mercati sono tenuti in movimento da nuove creazioni: che si tratti di bevande innovative analcoliche a base di malto o di succhi di frutta arricchiti con beta-glucano – che avrebbero un effetto positivo sulla salute del cuore – di nuove creazioni con zenzero o di bevande tinte di rosa con la patata dolce color lillà. La fantasia non ha limiti ed è il consumatore a decidere il rapido successo o insuccesso dei prodotti. (Fonti: Canadean/GB)
La vendita di birra in Germania in lieve calo nel 2013
Nel 2013 la vendita di birra in Germania è scesa a 94,6 milioni di ettolitri (due percento in meno rispetto all’anno precedente), di cui circa l’84 percento era destinato al consumo interno. Qualcosa più di dieci milioni di ettolitri sono andati in paesi UE (-8,6 percento rispetto all’anno precedente), 4,7 milioni di ettolitri in paesi terzi (+8,7 percento). Con 4,2 milioni di ettolitri, le bevande a base di birra hanno costituito nel 2013 il 4,5 percento dell’intera vendita di birra il che significa anche in questo caso un lieve calo di quasi il due percento. Uno sviluppo interessante è il crescente interesse per la birra tedesca da parte della Cina che, con un quarto del consumo mondiale di birra, è a livello mondiale il più grande mercato della birra. (Fonte: dati dello Statistische Bundesamt, ovvero Ufficio Federale di Statistica, GER)
Trionfo delle fabbriche di birra artigianali in tutto il mondo
Le cosiddette “craft brewery”, ovvero le fabbriche di birra artigianali, nacquero negli USA negli anni 1980 e riprendevano i metodi birrari artigianali. Ormai sono quasi 2.800 le craft brewery presenti sul mercato USA con oltre 110.000 dipendenti. Anche i produttori di birra tedeschi scoprono sempre più questo trend: una saporita pils, nobilitata con estratto di fieno di pascoli alpini, o birre che si distinguono non solo per il forte aroma del malto tostato, ma anche per il profumo di erbe delicate, fiori primaverili e leggere note di limone e frutti, sono solo alcuni esempi di questa cultura creativa della birra. Il consumo di birra di 103 litri pro capite nel 2013 colloca la Germania al terzo posto a livello mondiale. La birra viene bevuta maggiormente tuttora in Cechia (145) ed in Austria (106). Anche i restanti Top Ten, ovvero Estonia, Polonia, Irlanda, Finlandia, Romania, Bulgaria e Lituania sono tutti paesi europei. (Fonte: Canadean/GB)
La “Cultura creativa della birra”, tema attuale della BrauBeviale 2014
Questo tema è portato avanti dai promotori della fiera, ovvero le Private Brauereien Bayern (Fabbriche private di birra della Baviera), e dallo European Beer Star Award, che sin dal 2004 ha luogo alla BrauBeviale. Il conferimento degli Award del 2014, le degustazioni libere e assistite da sommelier, la Craft Beer Lounge, il percorso fra gli espositori, con soluzioni dedicate ai produttori di birra creativi, e, alla vigilia della fiera, lo “European MicroBrew Symposium”, organizzato già per la terza volta insieme alla Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei (Istituto sperimentale e di insegnamento per birrifici, VLB), sono solo alcuni degli eventi apicali della BrauBeviale. Ad inaugurare la fiera, nel nuovo ed elegante Forum della BrauBeviale, situato nel bel mezzo dell’attività fieristica, è Jim Koch, fondatore ed amministratore della Boston Beer Company, produttrice della famosa Samuel Adams. Numerosi sono i VIP degli ambienti internazionali della produzione di birra che si passano il microfono: fra gli altri Charlie Papazian, presidente della statunitense Brewers Association ed iniziatore della World Beer Cup, o Dr. Marc Rauschmann, amministratore della BraufactuM di Francoforte.
Le nuove idee per l’imballaggio hanno successo: anche alla BrauBeviale
Un principio vale per tutti i segmenti di bevande: affinché al punto di vendita la comunicazione con il consumatore possa funzionare, prodotto ed imballaggio dovrebbero sempre costituire un tutt’uno. Proprio le confezioni per bevande sono altamente innovative. L’imballaggio di una marca di birra africana per esempio deve esprimere al tempo stesso qualità, innovazione e creatività. Questa birra si presenta quindi in una bottiglia di latta riciclabile al 100 percento che, in Africa, è la prima confezione di questo tipo sul mercato. Tradizione ed innovazioni sono coniugate per esempio anche da un’acquavite che viene offerta in barattoli da conserva in ricordo dei tempi del proibizionismo americano.
Le confezioni innovative sono anche uno dei temi principali della fiera: nel Forum della BrauBeviale – con il supporto di tre rinomati partner del settore – si terranno presentazioni, tavole rotonde e conferenze che invitano a sostare, ascoltare e intervenire sul design di imballaggi per bevande, su innovazioni relative all’imballaggio e sul riciclaggio del PET. Ospite assai apprezzato è anche nel 2014 il Deutscher Verpackungspreis, ovvero il premio tedesco dell’imballaggio, indetto a livello internazionale. Alla BrauBeviale saranno premiate le soluzioni più innovative fra le oltre 200 proposte per etichette, chiusure ed altri prodotti ausiliari per imballaggi, espositori di bevande, imballaggi di vendita, promozione, trasporto e logistica oltre che confezionatrici. Una novità dell’edizione di quest’anno è il programma PETnology che ha per titolo “connecting comPETence”, con la PETarena e il Packaging Wall of Excellence. Nel suo ambito, le aziende presentano il loro ampio spettro di offerte e di prestazioni intorno al PET. La PETarena è fra l’altro anche il punto d’incontro di designer di confezioni. A dare il via è il congresso internazionale PETnology che si terrà nelle due giornate immediatamente precedenti la fiera.
BrauBeviale 2014: Buoni contatti. Buoni affari.
Nel 2014 la BrauBeviale è a livello internazionale il più importante salone dedicato ai beni d’investimento per l’industria delle bevande. Dall’11 al 13 novembre circa 1.300 espositori presentano nel Centro Esposizioni di Norimberga (2012: 45 % internazionali) un’offerta completa di materie prime di alta qualità per bevande oltre che tecnologie innovative, logistica efficiente ed idee di marketing effervescenti. Sono attesi 33.000 visitatori (2012: 38 % internazionali) appartenenti al management tecnico e commerciale dell’industria delle bevande europea. Gli esperti di fabbriche di birra e malterie, cantine, distillerie, centrali del latte, specialisti di aziende che producono analcolici, industria alberghiera e della ristorazione, commercio specializzato al dettaglio e all’ingrosso di bevande, studi tecnici e uffici progettazione sono altamente qualificati e coinvolti per l’88 % in decisioni di investimento (risultati del sondaggio 2012, istituto indipendente). Questa apprezzatissima manifestazione, che è un mix di presentazioni professionali e di intensi dialoghi personali in un’atmosfera familiare convince fra l’altro per i costi di partecipazione moderati, l’alta efficienza delle tre giornate fieristiche dal denso contenuto specialistico e concentrate nel tempo, l’offerta completa, un intenso dialogo personale con i decision maker e le date ideali:
BrauBeviale 2015: 10-12 novembre
BrauBeviale 2016: 8-10 novembre
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