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Documento predisposto sulla base del materiale diffuso alla stampa da Coca-Cola HBC Italia e SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali

+INFO: Coca-Cola HBC Italia – Tel. 02 2707755 – giangiacomo.pierini@cchellenic.com Tel. 02 27077274 marta.pozzoli@cchellenic.comSEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali: Marianna Vismaravismara@secrp.it

SOMMARIO: Il termine “cogenerazione” indica la produzione e il consumo contemporaneo, in maniera pulita ed efficiente, di diverse forme di energia, sfruttando una sola fonte di origine. In un impianto di cogenerazione, l’impiego di un generatore alimentato a gas naturale permette la produzione di elettricità, lo sfruttamento del calore di scarto per generare vapore, e l’utilizzo di uno scambiatore di calore per la refrigerazione, tre elementi essenziali nel funzionamento di un impianto di imbottigliamento, con un’efficienza doppiamente superiore rispetto alla loro produzione separata. Ne consegue che è possibile ridurre il ricorso a carburanti e altresì limitare le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Coca-Cola HBC Italia e la società di sviluppo energetico ContourGlobal hanno inaugurato un nuovo impianto di cogenerazione presso lo stabilimento d’imbottigliamento di Nogara (VR) tra i più grandi in Europa destinati alla produzione di soft-drink e attivo fin dal 1975.

IL NUOVO IMPIANTO DI COGENERAZIONE NELLO STABILIMENTO DI NOGARA
COCA-COLA HBC ITALIA PER L’AMBIENTE
SCHEDA STABILIMENTO DI NOGARA
APPENDICE: LA RICERCA “IL NORD EST E L’AMBIENTE VISTI DAGLI ITALIANI”

Riferimento temporale: giugno 2010

Copertina Annuario Bevitalia 09-10IL NUOVO IMPIANTO DI COGENERAZIONE NELLO STABILIMENTO DI NOGARA

La messa in funzione dell’impianto di Nogara garantirà una riduzione del 66% delle emissioni di CO2 che scenderanno da 20.500 a 7.000 tonnellate annue. Oltre a questo, gli altri vantaggi saranno:
…riduzione dell’ossido di azoto emesso in atmosfera
…isolamento acustico dell’intera struttura
…recupero per usi industriali di CO2 prodotto dalla combustione
Con una potenza di produzione pari a 75 milioni di kilowatt/ora, l’impianto di Nogara permetterà di coprire il fabbisogno energetico del sito di produzione fino all’83% rispetto alle fonti energetiche convenzionali. L’impianto di Nogara utilizzerà circa due terzi dell’energia prodotta, mentre la restante parte andrà ad alimentare la rete di fornitura nazionale

 Ulrik Nehammner Amministratore Delegato AD CEO Coca ColaUlrik Nehammner (vedi foto ), Amministratore Delegato di Coca-Cola HBC Italia, ha dichiarato: “La realizzazione del nostro primo impianto di cogenerazione in Italia evidenzia l’impegno di Coca-Cola HBC Italia a favore dell’ambiente e testimonia il grande rispetto per il Veneto che ci accoglie da ben 35 anni. Nei prossimi mesi inaugureremo altre due impianti di cogenerazione e introdurremo pannelli fotovoltaici in tutti i nostri siti produttivi del paese”.

Joseph C. Brandt, Presidente e CEO di ContourGlobal ha dichiarato: “Stiamo collaborando con successo con Coca-Cola Hellenic su tutta una serie di progetti energetici innovativi. Ci sentiamo onorati dalla fiducia accordata a ContourGlobal, fiducia confermata dall’annuncio dei progetti di energia solare previsti in tutti gli impianti italiani di Coca-Cola Hellenic”.

Andrea Bolla, Presidente Confindustria Verona, e Aldo Fumagalli Romario, Presidente Commissione Sviluppo Sostenibile di Confindustria hanno inoltre ribadito la disponibilità e l’interesse delle imprese italiane verso lo sviluppo di stabilimenti eco-compatibili.

Il Gruppo Coca-Cola Hellenic e Contourglobal costruiranno 15 impianti di cogenerazione e installeranno pannelli fotovoltaici in 12 Paesi del Gruppo. Questa operazione consentirà di ridurre significativamente le emissioni di CO2 con un risparmio sui costi.

COCA-COLA HBC ITALIA PER L’AMBIENTE

crescere in modo sostenibile vuol dire “rispondere alle esigenze del presente senza pregiudicare le necessità delle future generazioni” Coca-Cola HBC Italia ritiene che la sostenibilità sia l’unica crescita possibile e si impegna costantemente a minimizzare l’impatto delle proprie attività

A- Programma Energy Saving: risparmio energetico

Le strutture coinvolte:
== 4 gli impianti di cogenerazione realizzati dal Gruppo Hellenic: Ploesti (Romania), Knockmore Hill (Irlanda del Nord), Timisoara (Ungheria), Nogara (Italia).
== 16 le centrali di cogenerazione che il Gruppo ha in progetto di realizzare entro il 2011.
== 3 gli impianti in Italia: Nogara (VR), Gaglianico (Bi), Oricola (AQ).
== 100% i siti di produzione di Coca-Cola HBC Italia che saranno dotati di pannelli fotovoltaici
== 4 i siti alimentati a energia solare realizzati nel 2010.

I risparmi:
– 7% il consumo energetico complessivo nel 2009 rispetto all’anno precedente.
– 10% il consumo energetico per la produzione di un litro di bevanda nel 2009, rispetto all’anno precedente.
– 16% il consumo energetico per la produzione di un litro di acqua minerale nel 2009, rispetto all’anno precedente.
– 9% le emissioni di CO2 per un litro di bevanda nel triennio 2007/2009.
– 12% le emissioni di CO2 per un litro di acqua minerale nel triennio 2007/2009.
– 66% la riduzione delle emissioni di CO2 grazie agli impianti di cogenerazione
-20% la riduzione minima di emissioni di CO2 in tutti gli stabilimenti di Coca-Cola Hellenic a completamento del progetto

B- Programma Water Saving: risparmio idrico

– 4% il consumo idrico per ciascun litro di bevanda nel 2009 rispetto al 2008.
– 6% il consumo idrico nei siti di produzione delle bevande nel 2007/2009.
– 21% il consumo idrico per ciascun litro di acqua minerale nel 2009 rispetto al 2008.
– 65% il consumo idrico nei siti di imbottigliamento delle acque minerali nel 2007/2009.

C- Programma Recycling: risparmio nella produzione dei rifiuti

=300 le tonnellate di plastica risparmiate in un anno grazie alla riduzione di peso delle bottiglie di acqua minerale da 2 litri.
-23% i rifiuti prodotti nei siti di produzione delle bevande nel triennio 2007/2009.
-9% i rifiuti prodotti nei siti d’imbottigliamento delle acque minerali nel triennio 2007/2009.
98% i rifiuti recuperati o riciclati dall’azienda.

Databank Database Tabella csv excel xls bevande bibite succhi acque

SCHEDA STABILIMENTO DI NOGARA

=1974: inizio costruzione stabilimento
=1975: inizio produzione lattine per la prima volta in Italia
=1978: viene costituita la seconda linea per la produzione di lattine
=1995: introduzione nuova linea PET 3 formato 1,5 lt
=1996-1997: Nogara “soffia” le prime bottiglie in PET. Inizio produzione linee SIPA
=1996: primo ampliamento dello stabilimento
=1997-1998: linee PET 4 e PET 5. Nuova linea per il vetro: GLASS 7
=1999: nuova linea dedicata al riempimento di Fustini Premix
=2000: linea SIDEL per il soffiaggio delle bottiglie in PET
=2002: nuova linea Bag In Box: l’automatismo migliora le prestazioni
=2004: parte il progetto aragoN: ridisegnata la planimetria dello stabilimento, introduzione linea per il soffiaggio diretto
=2005: inizio produzione linea asettica per la produzione di Nestea e Powerade
=2006: completamento del progetto aragoN: II° ampliamento stabilimento con la costruzione del nuovo magazzino
=2007: lean organization: partenza struttura UPI (Unit Process Integration)
=2008: Go-live WMS (Warehouse Management System) – software di gestione magazzino logistico; go-live magazzino automatico (reparto logistica); 1° trimestre go-live produzione Sleek Can 33 cl e sostituzione linea riempimento lattine
=2009: costruzione impianti ed allacciamenti al plant di cogenerazione
=2010: inaugurazione plant di cogenerazione

Superficie coperta: 68.000 mq (di cui 37.000 mq relativi a magazzino)
Superficie scoperta: 53.000 mq
Dipendenti: 400
Litri di bibite prodotti x anno: 530.000.000
Casse prodotte annualmente: 60.000.000
Formati: 14 (Lattine, PET, Vetro, Pre-Mix, Bag in Box)
Linee di produzione: 8
Brand prodotti: Coca-Cola, Coca-Cola light, Coca-Cola senza caffeina, Coca-Cola Zero Fanta Orange, Fanta Icy gusto limone, Fanta Red Emotion, Fanta zero Orange, Fanta Zero Pompelmo, Sprite, Sprite Zero, Nestea Limone, Nestea Pesca, Powerade Citrus, Powerade Orange, Powerade Blood Orange, Powerade Mountain Blast, Powerade Mango Green, Powerade Lemon Grape Fruit, Kinley Bitter Lemon, Kinley Tonic Water, burn, Aquarius Lemon

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Databank excel xls grossisti

APPENDICE: LA RICERCA “IL NORD EST E L’AMBIENTE VISTI DAGLI ITALIANI”

Da sempre attenta alla salvaguardia del territorio e alla tutela dell’ambiente, Coca-Cola HBC Italia e ContourGlobal, in occasione dell’inaugurazione del nuovo impianto di cogenerazione di Nogara (Verona), hanno commissionato a ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) una ricerca qualitativa e quantitativa con l’obiettivo di evidenziare quei caratteri del Nord Est, e del Veneto in particolare, che lo rendono unico dal punto di vista ambientale, economico, sociale in Italia e in Europa.

A-la ricerca quantitativa

La ricerca ha evidenziato che per il 90% degli intervistati il Nord Est è un’eccellenza nazionale dal punto di vista della produttività, dell’efficienza e della qualità della vita e che per il 75% dei suoi abitanti è l’area d’Italia più attenta all’ambiente. La ricerca “Il Nord Est e l’ambiente visti dagli italiani” è stata effettuata raccogliendo 800 interviste telefoniche a un campione rappresentativo della popolazione italiana la ricerca è partita chiedendo agli italiani di esprimersi sul livello d’attenzione rivolto dalla loro Regione all’ambiente. I quesiti hanno interessato i cittadini, i rappresentanti del mondo politico e istituzionale e quelli del mondo produttivo-economico.

Il Nord Est è risultato l’area d’Italia meglio giudicata dai suoi stessi residenti per l’attenzione posta verso l’ambiente sui diversi livelli: si è espresso in tal senso il 75% dei cittadini, il 68% dei rappresentanti del mondo economico e produttivo; il 56% di quello istituzionale e politico. Decisamente indietro Sud Italia e Isole, sempre secondo il giudizio dei loro stessi residenti: 43% cittadini, 36% mondo produttivo ed economico e 28% istituzioni e politica. Si sono invece attestati su valori medi il Nord Ovest e il Centro Italia. Il 90% degli italiani e il 100% degli imprenditori, dirigenti e liberi professionisti intervistati hanno una buona opinione degli abitanti del Nord Est, percepiti come grandi lavoratori e capaci imprenditori, per il 74% dalla mentalità aperta, per il 71% religiosi e per il 73% più propensi che altrove a regolarizzare gli immigrati nel mondo del lavoro.

Nel dettaglio, il Nord Est emerge molto positivamente su diversi livelli:
il 91% degli intervistati lo apprezza per le sue città e attrattive turistiche;
l’89% per la competitività del suo sistema economico;
l’89% per il contributo che dà all’esportazione del “Made in Italy” nel mondo;
l’87% per i suoi prodotti agro-alimentari e la cucina;
l’83% per il contributo che dà alla cultura italiana.
In sintesi, sotto il profilo economico e produttivo, il Nord Est gode di una reputazione davvero eccellente lungo tutta la penisola, in modo particolare dai residenti nel Nord Ovest per la cultura del lavoro e la spinta all’innovazione e da quelli del Sud e isole per la posizione geografica e il sistema delle piccole e medie imprese.

Tale “consenso” si fonda su diversi fattori. Anzitutto sulla grande considerazione che ricopre nell’area la cultura del lavoro, sotto ogni profilo:
il 74% degli italiani lo apprezza per impegno, competenza, capacità;
il 68% per la presenza di molte aziende a conduzione famigliare;
il 67% per un sistema capillare di piccole e medie imprese;
il 65% per la spinta ad innovare;
il 65% per la posizione geografica mitteleuropea,
il 60% per la ricchezza di infrastrutture e di collegamenti con l’esterno;
il 56% per la presenza di molta forza lavoro immigrata.
Ciascuno di questi fattori è stato inoltre valutato come un punto di forza del Nord Est soprattutto da imprenditori, dirigenti e liberi professionisti, ma anche, nell’ordine, da lavoratori subordinati (operai, impiegati e insegnanti) e da chi sta per affacciarsi per la prima volta nel mondo del lavoro, come i neo laureati.

B-la ricerca qualitativa

A complemento dell’indagine quantitativa è stata realizzata anche unu’indagine qualitativa sulla percezione e l’immagine che alcuni importanti imprenditori del nord est hanno rispetto agli abitanti della Regione, i punti di forza e di debolezza sotto il profilo economico e imprenditoriale, le sfide e le opportunità che in futuro il Nord Est dovrà affrontare. Sono stati realizzati colloqui individuali in profondità, con imprenditori che hanno la loro sede principale nel Nord Est.

Rispetto alla popolazione che risiede nel Nord Est, gli intervistati confermano la rappresentazione classica di “grandi lavoratori” perché hanno trovato nella realtà industriale l’unico modo per sfuggire alla povertà del territorio e per guadagnarsi il diritto di essere liberi dalla influenza dei grandi proprietari terrieri. Grandi lavoratori che si basano sulle proprie forze e, quando si conquista la loro fiducia, sono generosi e disponibili. Il Nord Est è percepito come un’area ricca di piccole e medie aziende, che nascono e si sviluppano a partire dagli anni sessanta, un’area protagonista di una grande evoluzione.

In particolare, i punti di forza riconosciuti al Nord Est sono:
…la grande crescita economica, che ha portato benessere e ricchezza;
…la capacità in ambito economico e imprenditoriale di “carpere diem”;
…la tradizione e l’eccellenza.
I punti di debolezza del Nord Est sono principalmente legati alla prudenza di aprirsi ai mercati internazionali e di “fare sistema”. Un altro elemento che emerge è la forte presenza del “dominus”: cioè l’Azienda a struttura patriarcale o padronale non ancora affiancata da una struttura manageriale per la crescita della stessa.

Gli intervistati hanno le idee chiare su cosa occorrerebbe fare nel Nord Est per fare crescere il territorio e le sue attività economiche e imprenditoriali. Nel prossimo futuro il Nord Est dovrà:
…valorizzare quello che si è costruito, senza rimanere attaccati ai fasti passati;
…essere capace di avviare una rivoluzione culturale, che scardini l’idea del “fare soldi a tutti i costi”;
…pensare alle aziende in chiave internazionale e globale, ma senza delocalizzare il know how del territorio, mantenendo il cuore della produzione in Italia;
… “fare sistema”, per potere raggiungere l’eccellenza e rimanere un’area competitiva;
…crescere e prosperare, ma con un preciso disegno politico a livello centrale che sappia considerare le specificità dell’area. Da più parti si sente, infatti, il bisogno della “rimessa in moto” su basi nuove, con una classe politica interessata a fare il bene del territorio.

In conclusione, il Nord Est appare un territorio dalle molte potenzialità, ma in cui deve avvenire anche un cambiamento. Gli intervistati sentono la necessità di una cultura nuova, non solo accademica, capace di collegare il passato con il presente. Il Nord Est che è un territorio ricco, che ha vissuto una grandissima evoluzione economica, che è nata dalla tradizione e che nel tempo è divenuta eccellenza, dovrà coltivare e mantenere quello che si è costruito, facendo sistema, pensando globalmente e mantenendo il “cuore” del business.

+INFO: Coca-Cola HBC Italia – Tel. 02 2707755 – giangiacomo.pierini@cchellenic.com Tel. 02 27077274 marta.pozzoli@cchellenic.com– SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali: Marianna Vismara – vismara@secrp.it

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