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Testi tratti da comunicati stampa
Pubblicati da Drinktec 2009 su
www.drinktec.com

Riferimenti informativi: Johannes Manger e Christina Maier
tel. (+49 89) 949-20630, fax (+49 89) 949-20639
Johannes.Manger@messe-muenchen.de e Christina.Maier@messe-muenchen.de

SOMMARIO: flessibilità è la parola d’ordine – obiettivo: presentazione ottimale – verso gli impianti ad alte prestazioni – etichette autoadesive di prestigio per bevande premium – le macchine modulari favoriscono la flessibilità e il marketing – etichette: plastica e carta – PP e OPP, i materiali per le etichette di domani – stampa diretta di etichette – confezioni “intelligenti” – tecnologia RFID

Riferimento temporale – dicembre 2008

L’industria delle bevande utilizza da oltre 50 anni sistemi di etichettatura completamente automatizzati. Le tecnologie per il confezionamento mirato di bottiglie di vetro, contenitori di plastica e lattine hanno raggiunto livelli di evoluzione avanzatissimi. Drinktec, salone internazionale delle tecnologie per bevande e alimenti liquidi, accompagna da decenni questi sviluppi. Mentre da un lato le confezioni diventano sempre più elaborate e diversificate, dall’altro le aziende di imbottigliamento chiedono processi di etichettatura sempre più economici e veloci. La varietà dei materiali di etichettatura e le relative possibilità di confezionamento sono aumentate di conseguenza. La datazione e la marcatura dei prodotti imbottigliati sono imprescindibili. A drinktec 2009, dal 14 al 19 settembre 2009 presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera, le aziende espositrici metteranno in mostra le ultime novità nel campo dei sistemi di etichettatura e confezionamento.

FLESSIBILITÀ È LA PAROLA D’ORDINE

Contenitore, etichetta e colla sono i tre elementi chiave che determinano l’aspetto finale di un prodotto insieme alla macchina etichettatrice. La loro compatibilità reciproca è la condizione fondamentale per la qualità del prodotto finale. In questo senso tutti i fornitori coinvolti devono dare il loro contributo: produttori di colla, stampatori di etichette, produttori di film, fabbriche di vetro e lattine, costruttori di macchine per il soffiaggio del PET e progettisti di macchine etichettatrici.

Uno dei temi principali per l’industria dell’imbottigliamento, già oggi ma ancor più in futuro, è la flessibilità degli impianti. La flessibilità riguarda aspetti come il cambio di prodotto semplicemente premendo un pulsante o la possibilità di trattare bottiglie in formati e materiali differenti sostituendo il minor numero possibile di componenti. Anche i lotti più piccoli con cambi di prodotto frequenti devono poter essere lavorati in maniera economica. La concezione delle macchine etichettatrici dovrebbe quindi permettere, ad esempio, di manipolare contenitori con diametri differenti senza sostituire le guide.

Poter lavorare in maniera flessibile contenitori con forme e confezioni differenti utilizzando sempre la stessa etichettatrice rappresenta la soluzione ideale per molte aziende che devono gestire una gamma di prodotti molto ampia. In questo ambito si dimostrano particolarmente efficaci gli impianti di etichettatura modulari nei quali le diverse stazioni di etichettatura con colla a freddo, colla a caldo, etichette autoadesive o avvolgenti possono essere inserite ed estratte facilmente e velocemente da un solo operatore.

OBIETTIVO: PRESENTAZIONE OTTIMALE

Gli utilizzatori hanno a disposizione un’ampia gamma di processi di etichettatura, ma tutti con lo stesso obiettivo: la presentazione ottimale del prodotto in un contesto di mercato fortemente competitivo con costi unitari molto bassi. L’etichettatura con colla a freddo è il metodo tradizionale, che viene impiegato per volumi elevati oltre 70.000 bottiglie/ora. In questo caso si usano prevalentemente etichette di carta. L’applicazione di etichette pretagliate con colla a caldo è un altro procedimento classico per etichette di carta ed etichette in film antistrappo.

Un’altra opzione è l’etichettatura autoadesiva. Le macchine per etichette avvolgenti o in linea completamente automatizzate applicano etichette tubolari estensibili e termoretraibili (stretch e shrink) a contenitori di vetro o plastica. Questo tipo di macchina può essere impiegato sia a monte sia a valle dell’imbottigliamento oppure direttamente sull’impianto del produttore dei contenitori. Le etichette tubolari (sleeve) permettono di ottenere un aspetto finale molto simile alla bottiglia o al contenitore stampato direttamente, ma a costi nettamente inferiori. In generale l’etichettatura si va spostando gradualmente dal procedimento classico a colla fredda verso l’applicazione di etichette avvolgenti, tubolari o autoadesive, che offrono come detto una serie di vantaggi.

VERSO GLI IMPIANTI AD ALTE PRESTAZIONI

Per tenere il passo delle macchine stiro-soffiatrici a iniezione presenti sugli impianti di imbottigliamento in PET, le macchine etichettatrici per PET devono garantire livelli di prestazioni sempre più elevati. Al tempo stesso deve aumentare la disponibilità degli impianti, per poter raggiungere un grado di efficienza complessiva superiore e di conseguenza avere una riduzione dei costi. Gli espositori di drinktec 2009 presenteranno nuove macchine ad alte prestazioni in questo settore.

ETICHETTE AUTOADESIVE DI PRESTIGIO PER BEVANDE PREMIUM

Un’altra tendenza è la cosiddetta “premiumization” (termine che indica la disponibilità a pagare un prezzo superiore per prodotti di qualità migliore) delle bevande in contenitori di PET attraverso l’applicazione di etichette autoadesive sofisticate. Nel mondo delle acque minerali e dei succhi di frutta si stanno imponendo diverse bevande premium confezionate in bottiglie di PET. Queste bottiglie vengono però decorate con etichette autoadesive esclusive.

L’etichettatura autoadesiva si sta estendendo anche alle bottiglie di vetro. I produttori di birra cinesi, ma anche le grandi case americane e internazionali, investono sempre di più nelle tecnologie di etichettatura autoadesiva. Per queste aziende drinktec 2009 rappresenta la vetrina tecnologica internazionale per eccellenza. Con il “no label look” questi produttori puntano al mercato di fascia alta, differenziandosi dal mercato della birra di largo consumo. Nel confezionamento di vino, spumante e alcolici, l’etichettatura autoadesiva è ormai una prassi consolidata.

LE MACCHINE MODULARI FAVORISCONO LA FLESSIBILITÀ E IL MARKETING

La concezione modulare degli impianti, che permette di inserire ed estrarre secondo necessità diversi gruppi di etichettatura indipendenti dall’impianto base, aveva fatto la sua comparsa all’edizione 2001 di drinktec. A drinktec 2005 erano state presentate le macchine di seconda generazione. Da allora queste tecnologie hanno conquistato il mercato, trovando impiego presso birrifici, fabbriche di alcolici, fonti di acque minerali e imbottigliatori di bibite. A drinktec 2009 le macchine modulari apriranno nuovi orizzonti al marketing di prodotto, offrendo alle aziende grande libertà nel design delle confezioni a beneficio delle vendite.

Le etichettatrici modulari sono realizzate con un principio che permette di avere moduli di colla a freddo, colla a caldo ed etichette autoadesive su un’unica macchina. Le macchine rispondono così alle esigenze dell’industria delle bevande che chiede massima flessibilità nella lavorazione di diversi tipi di contenitori e confezioni, garantendo al tempo stesso l’investimento a lungo termine. Anche la tecnologia di asservimento ha assunto un ruolo sempre più importante: ovunque siano richieste qualità e produttività, l’asservimento degli impianti è diventato uno standard.

ETICHETTE: PLASTICA E CARTA

Nell’etichettatura a freddo il mercato è dominato come sempre dalle etichette di carta. La carta è riciclabile e viene prodotta con materie prime rinnovabili. Sul mercato si trova anche la carta sintetica, che però stenta ad affermarsi. Sostituendo l’etichetta di carta con un foglio di stagnola, si possono ottenere risultati completamente diversi. Inoltre, la carta stagnola funge da protezione igienica, ad esempio nel confezionamento di bibite in lattina. Soprattutto, però, cresce la domanda di etichette di plastica. Le etichette autoadesive e il “no label look” aprono la strada a nuove proposte e nuovi segmenti di mercato. In tutto il mondo continua ad aumentare rapidamente il numero di contenitori in PET utilizzati nell’industria delle bevande; le bottiglie con forme sofisticate ed elaborate vengono spesso rivestite con etichette termoretraibili per garantire un forte impatto sugli scaffali.

PP E OPP, I MATERIALI PER LE ETICHETTE DI DOMANI

Le pellicole di PVC (cloruro di polivinile) sono particolarmente adatte per la produzione di etichette in virtù della loro idoneità alla lavorazione e alla stampa. Tuttavia pongono alcuni problemi per lo smaltimento nei termovalorizzatori. Il polietilene (PE) utilizzato come materiale per le etichette tubolari estensibili ha proprietà eccellenti per la stampa se la superficie viene pretrattata o rivestita. Le etichette di PET sono estremamente resistenti alla temperatura e stabili nella forma.

Le etichette di PP (polipropilene) offrono invece una rigidità e una trasparenza superiori alle etichette di PE, risultando così particolarmente adatte per le applicazioni “no label look”. Il PP o OPP sembra destinato a diventare il materiale del futuro per la produzione di etichette. Ha infatti una densità inferiore al PET, che facilita la separazione dell’etichetta dalla bottiglia, è più economico, è facilmente reperibile in tutto il mondo e presenta numerosi vantaggi ecologici rispetto al PVC. Già oggi l’OPP è il materiale per eccellenza nella produzione di etichette per contenitori in PET.

STAMPA DIRETTA DI ETICHETTE

Il mercato ha cominciato ad affrontare anche il tema della stampa diretta delle etichette sulla macchina etichettatrici per la produzione di piccoli lotti. Entro breve dovrebbero essere realizzate le prime applicazioni. Per rispettare le norme vigenti sulla tracciabilità dei prodotti è necessario avere a disposizione apparecchiature per datare e contrassegnare la merce. Questo vale per la stampa della data e la marcatura direttamente su contenitori come lattine, bottiglie e contenitori di PET, sulle etichette, su imballi confezionati per la vendita e su bancali, in modo da consentire una tracciabilità senza falle. A seconda dell’applicazione e delle esigenze specifiche vengono utilizzate stampanti laser o a getto d’inchiostro.

CONFEZIONI “INTELLIGENTI”

Le confezioni intelligenti svolgeranno in futuro nuove funzioni importanti. Ci saranno ad esempio etichette che cambiano colore quando viene superata la data di scadenza, oppure confezioni provviste di appositi “rilevatori” per segnalare il pericolo della salmonella. “Il prodotto non è più fresco,” troveremo scritto sull’etichetta. E se per caso il cliente (o gli addetti del punto vendita!) non lo notassero, alle casse scatterebbe automaticamente l’allarme. Tutto questo è possibile grazie a un chip di plastica che può essere incorporato in ogni confezione con la funzione di “guardiano elettronico” della data di scadenza. Il chip è infatti in grado di misurare il tempo trascorso dal confezionamento dell’alimento e di rilevare anche la temperatura di stoccaggio nelle varie fasi del ciclo di vita.

TECNOLOGIA RFID

Non ci sono dubbi che in futuro la tecnologia RFID assumerà un’importanza ancor più rilevante. La grande maggioranza delle applicazioni RFID riguarderà proprio le etichette. Spesso, tuttavia, molti utilizzatori non sono ancora convinti o adeguatamente informati sui vantaggi delle cosiddette “smart label”. Le etichette sono in pratica circuiti stampati provvisti di un’antenna che è collegata a un chip RFID. Oltre a questo tipo di etichette esistono altre opzioni, come ad esempio cartellini o ticket, per citarne solo alcuni.

Nell’etichettatura dei contenitori di bevande, quindi, gli obiettivi principali sono la massima disponibilità degli impianti e la massima flessibilità del processo di confezionamento. Gli espositori di drinktec 2009 hanno ben chiaro questo concetto, tanto che l’offerta di etichette e materiali per etichette diventa sempre più ricca.

INFOFLASH/DRINKTEC

drinktec è il principale salone mondiale della tecnologia delle bevande e del liquid food e quindi la più importante manifestazione fieristica di tutto il settore. Produttori (fornitori) di tutto il mondo, tra cui sia grandi gruppi che operano a livello globale che imprese di medie dimensioni, incontrano in questa cornice tutti i grandi produttori ed operatori commerciali di bevande e liquid food. Nel settore drinktec è considerato il trampolino di lancio delle novità mondiali. Il ruolo di leadership internazionale fra le manifestazioni fieristiche del settore viene attribuito a drinktec anche per la riuscita rappresentazione dell’intera filiera di processo nei suoi padiglioni. I produttori presentano le ultime tecnologie per la produzione, riempimento e confezione di bevande di ogni genere, nonché di liquid food. Una caratteristica distintiva di drinktec è che per il Salone vengono installati con grande impegno impianti, sistemi e macchinari che poi vengono mostrati in funzione. Una tale realizzazione è possibile unicamente a drinktec. All’appuntamento con drinktec 2009, che avrà luogo dal 14 al 19 settembre prossimi presso l’area del nuovo Centro Fieristico di Monaco di Baviera, sono attesi circa 1.500 espositori di una sessantina di Paesi e quasi 70.000 visitatori di oltre 160 nazioni.

Ufficio stampa per l’Italia: BluSfera Expo & Media Srl Simona Baldoni Tel. 02 36531203, Fax 02 36531598
simona.baldoni@blusfera.it

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