Il Grana Padano D.O.P. è formaggio semigrasso, di lunga stagionatura, a pasta dura. Si inserisce nei formaggi a pasta grana. È il formaggio più venduto al mondo. È dorigine padana e viene prodotto nelle regioni Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia Romana. Nel documento che segue sono riassunti le caratteristiche fondamentali di questo formaggio, gloria della tradizione italiana.
LA STORIA
Le Origini
La storia narra che il formaggio grana della Pianura Padana nacque nel 1135 nellabbazia di Chiaravalle, pochi chilometri a sud di Milano. Veniva prodotto in apposite caldaie allinterno di monasteri, che possono essere considerati i primi caseifici. I monaci lo chiamarono caseus vetus, formaggio vecchio. Il popolo, che non aveva dimestichezza con il latino, gli diede un altro nome, derivato dalla particolarità della pasta, compatta ma granulosa. Così nacque il nome di formaggio di grana o più semplicemente grana. I grana più citati sono il lodesano o lodigiano, considerato da molti il più antico, il milanese, il parmigiano, il piacentino ed il mantovano.
La svolta
Il momento di svolta nella produzione dei formaggi è datato 1951. A Stresa, nel giugno di quellanno, tecnici e operatori caseari europei siglarono una Convenzione, nella quale fissarono norme precise in tema di denominazione dei formaggi e indicazioni sulle loro caratteristiche. In quella occasione vennero distinti il formaggio di Grana Lodigiano, che poi è divenuto il Grana Padano, e il Parmigiano-Reggiano. Si dovette però attendere il 10 aprile 1954, perché lItalia stabilisse alcune norme sulla Tutela delle Denominazioni di origine e tipiche dei formaggi.
IL RICONOSCIMENTO DELLA DOP
Nel 1996 il GRANA PADANO ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta da parte dellUnione Europea. A seguito del mutato regime conseguenza di detto riconoscimento, le funzioni di controllo che consistono nella verifica della sussistenza delle condizioni stabilite dal Disciplinare di produzione affinché il prodotto abbia diritto allapposizione del marchio a fuoco romboidale, distintivo della Denominazione di Origine Protetta GRANA PADANO sono oggi esercitate, su designazione del Consorzio e autorizzazione del Ministero per le Politiche Agricole, dalla CSQA Certificazioni Srl, con sede in Thiene (VI).
IL CONSORZIO
Il 18 giugno 1954, su iniziativa di Federlatte (Federazione Latterie Cooperative) e di Assolatte (Associazione Industrie Lattiero-Casearie), nacque il Consorzio per la tutela del Formaggio Grana Padano, per riunire tutti i produttori, gli stagionatori e i commercianti di questo formaggio.
Il 30 ottobre 1955 fu emanato il Decreto del Presidente della Repubblica n.1269 sul Riconoscimento delle denominazioni circa i metodi di lavorazione, caratteristiche merceologiche e zone di produzione dei formaggi, compreso il Grana Padano. Solo con i decreti ministeriali del 1957, il Consorzio Tutela Grana Padano assunse lincarico di vigilare sulla produzione e sul commercio del formaggio.
ATTIVITÀ E FINALITÀ DEL CONSORZIO
Del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano (CTFGP) fanno parte 132 caseifici produttori e 156 stagionatori. Sono inoltre autorizzate a confezionare Grana Padano in porzioni 130 aziende e 30 hanno autorizzazione alla grattugiatura. 19 sono le aziende autorizzate ad usare la DOP in prodotti composti elaborati e trasformati (CET).
Ha sede a San Martino della Battaglia, località nel territorio di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia; si trova quindi nel cuore della zona di produzione del formaggio Grana Padano, che si estende lungo tutta la pianura Padana e comprende 32 province dal Piemonte al Veneto, dalla provincia di Trento a quella di Piacenza; la produzione effettiva è oggi concentrata in 13 province.
Lart. 4 dello Statuto dispone che il Consorzio:
+ non ha scopo di lucro.
+ Ha ad oggetto la tutela e la promozione del formaggio GRANA PADANO e della relativa denominazione in Italia e allestero, da realizzarsi «mediante il compimento di ogni attività e lassunzione di ogni iniziativa alluopo necessarie», fra le quali ricordiamo:
lesercizio di una costante vigilanza sulla produzione e sul commercio del GRANA PADANO, anche attraverso lapposizione di marcature e/o di altri contrassegni sulle forme e/o sugli involucri;
la collaborazione con Enti, Organi e uffici pubblici o privati, nazionali, comunitario comunque sovrannazionali od esteri in ordine allapplicazione delle vigenti norme di tutela delle denominazioni di origine dei formaggi;
realizzazione di contrassegni, marchi o brevetti;
svolgimento di attività promo-pubblicitaria;
svolgimento di ricerche, tecniche e di mercato, intese a favorire il progresso dei metodi e dei mezzi di produzione e di commercializzazione del GRANA PADANO;
lesercizio delle azioni, anche giudiziarie, a difesa della denominazione, dei segni distintivi e le privative consortili in genere e per prevenire o reprimere inadempimenti e/o atti dei Consorziati e/o di terzi lesivi degli interessi del Consorzio e/o dei Consorziati.
LE FASI DI LAVORAZIONE
La ricetta del Grana Padano DOP
Il Grana Padano DOP si produce esclusivamente con latte crudo, proveniente dalla zona di produzione, parzialmente decremato per affioramento naturale, munto non più di due volte al giorno da bovine alimentate secondo regole precise e lavorato esclusivamente in caldaie in rame o con rivestimento interno in rame a forma di campana rovesciata, da ognuna delle quali si ricavano due forme. Al latte in caldaia viene aggiunto il siero innesto naturale, viene poi riscaldato a una temperatura di 31-33 C° e addizionato di caglio di vitello per la coagulazione. Si procede con la rottura della cagliata con lo spino e alla successiva cottura sotto agitazione fino ad una temperatura di 53 56 C°. La massa caseosa si deposita sul fondo della caldaia ed è lasciata riposare fino ad un massimo di 70 minuti, perché rassodi e spurghi il siero. Infine gli operatori, con una pala in legno ed un telo (schiavino), la sollevano allinterno della caldaia e la tagliano in due parti uguali, le forme gemelle. Ognuna di esse è avvolta in un telo di lino, estratta dalla caldaia e posta sullo spersore.
Marchio di riconoscimento
A questo punto ogni nuova forma è racchiusa in una fascera, un tempo di legno ed oggi di idoneo materiale plastico, tenuta ben stretta e leggermente pressata da un disco dello stesso materiale. Dopo circa 12 ore dalla messa in forma, tra la fascera e la parte laterale della forma (lo scalzo), è inserita unaltra fascia di plastica, la fascera marchiante, con in rilievo i marchi di origine: il quadrifoglio con impresso il numero di matricola del caseificio, la sigla della provincia e il mese e lanno di produzione, e le piccole losanghe romboidali tratteggiate che riportano al loro interno alternativamente le parole GRANA e PADANO.
Stagionatura dai 9 a Oltre 20 mesi
Dopo circa 24 ore si sostituisce la fascera con una di acciaio, costellata di piccoli fori e leggermente bombata, che in un giorno circa dà al formaggio la definitiva forma caratteristica: scalzo convesso e piatti piani. A quel punto, è pronto per la salatura, immerso in una soluzione di acqua e sale per un periodo che varia dai 14 ai 30 giorni. Dopo lasciugatura in un locale adatto detto camera calda o locale di stufatura, inizia la stagionatura, da un minimo di 9 a oltre 20 mesi, in ambienti ben coibentati, con moderni sistemi di controllo della temperatura, dellumidità e dellaerazione. Durante il lungo periodo della stagionatura, il Grana Padano subisce una serie di mutamenti chimico-fisici, e microbiologici che si riflettono sulle sue caratteristiche organolettiche. In questi mesi le forme vengono curate, pulite e girate ogni 15 giorni circa. Queste operazioni un tempo completamente manuali, oggi sono assicurate da macchine spazzolatrici e rivoltatrici robottizzate.
IL MARCHIO A FUOCO
Controlli e verifiche
Al nono mese le forme di Grana Padano sono esaminate con i tradizionali strumenti di controllo il martelletto, lago e la sonda. Se superano tutte le prove, ricevono il marchio a fuoco, che garantisce la qualità sana, leale e mercantile del Grana Padano DOP; ad apporlo sulle forme sono i tecnici dei caseifici, sotto locchio dei funzionari del Consorzio di Tutela e su disposizione dellente certificatore (CSQA). La riproduzione del marchio deve comparire su tutte le confezioni di grattugiato e di porzionato, garantendo così il consumatore che il formaggio contenuto può legittimamente fregiarsi della DOP Grana Padano. Senza questo marchio, il formaggio non può essere denominato né commercializzato come Grana Padano DOP. Le forme che recano i marchi di origine Grana Padano, ma al controllo finale non risultano conformi ai requisiti necessari, vengono sottoposte alla cancellazione dei suddetti marchi mediante retinatura, cioè ricoperte da segni che mascherano rombi e quadrifoglio che identificano come Grana Padano un formaggio che non lo è diventato.
UN ALIMENTO AD ALTO VALORE NUTRIZIONALE
Tutti conoscono limportanza nutrizionale del latte nellalimentazione umana. Non tutti sanno però che il Grana Padano DOP è un concentrato di nutrienti del latte; infatti ne occorrono 15 litri proveniente solo dal territorio della DOP, per lo più nella Valle Padana per ottenere un chilo di questo prezioso formaggio. La maggior parte di tutti i macro e micronutrienti del latte ad esclusione del lattosio e delle siero proteine sono presenti nel Grana Padano DOP che può quindi essere inserito nella dieta delle persone intolleranti a questo zucchero.
Grassi
Il latte per fare Grana Padano DOP viene parzialmente decremato per affioramento naturale durante la lavorazione e quindi i grassi si riducono in media a 28 g su 100 di formaggio: i grassi saturi sono circa il 68% e il 32% sono insaturi, tra i quali il 28% monoinsaturi e il 4% polinsaturi che unitamente all11% di acidi grassi saturi a corta catena rappresentano i grassi detti anche grassi buoni. I dati INRAN indicano che mangiando 25 g di Grana Padano (98 kcal) in scaglie o grattugiato (un cucchiaio da cucina equivale a 10 g) si assumono 27,25 mg di colesterolo, valore rispettabile considerando che la S.I.S.A. (Società Italiana Scienza Alimentazione) ha determinato che il colesterolo massimo ad esempio che può essere assunto giornalmente in una dieta di 1600 kcal è di 201 mg.
Proteine
In 100 g di Grana Padano DOP ci sono mediamente 33 g di proteine, in gran parte ad alto valore biologico, rappresentate da 8 aminoacidi essenziali di cui il 18% ramificati; sono detti essenziali perché il nostro organismo non li può sintetizzare ma solo assumere dagli alimenti. Le proteine sono indispensabili in tutte le fasi della vita; quelle del latte vaccino, come quelle presenti nel Grana Padano DOP, possono essere assunte in piccole quantità anche durante lo svezzamento: per esempio, per insaporire pappe o passati di verdura al posto del sale si può utilizzare un cucchiaino (5g) di Grana Padano DOP grattugiato, in questo modo, oltre alle proteine, il bambino assumerà anche sali minerali tra cui il calcio e le vitamine.
Minerali
Il Grana Padano DOP, essendo un concentrato del latte, è ricchissimo di minerali come il calcio, apporta ottime quantità di fosforo, zinco, rame ed è fonte di selenio, iodio e magnesio. Secondo le tabelle di composizione degli alimenti INRAN, in 100 g di Grana Padano DOP troviamo ben 1165 mg di calcio, una quantità elevata raramente riscontrabile tra tutti gli alimenti maggiormente consumati dalla popolazione italiana.
Vitamine
Le vitamine contenute nel latte e concentrate nel Grana Padano DOP sono molto importanti per la corretta alimentazione, per quantità la vitamina A e quelle del gruppo B sono le più significative.
Il Grana Padano DOP è un ottimo alimento per unequilibrata alimentazione.
Nellequilibrata alimentazione occorre tenere conto del rapporto tra calorie e nutrienti dellalimento, evitando di assumere quelli che forniscono solo calorie vuote, come nellalcol. Una porzione di Grana Padano DOP che lINRAN valuta in 50 grammi come secondo, da consumare al posto di carne o 2 uova, pur apportando 196 calorie, contiene una quantità di nutrienti importanti, difficilmente riscontrabili in altri alimenti a parità di calorie. Una porzione di Grana Padano DOP fornisce una quantità e qualità di macro e micronutrienti che contribuiscono significativamente, al raggiungimento giornaliero dei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana). Per tutte le ragioni esposte, il formaggio Grana Padano DOP è da considerarsi un ottimo alimento da inserire in una variata, corretta ed equilibrata alimentazione quotidiana.
TIPOLOGIE PRODOTTI
Grana Padano stagionato da 9 a 16 mesi
Stagionato dai 9 ai 16 mesi, è il formaggio da pasto per eccellenza con un gusto nel complesso dolce, delicato, che ricorda il latte e con una pasta compatta di color paglierino chiaro che non presenta ancora la tipica struttura a grana. Ideale per accompagnare un aperitivo, a scaglie in una insalata fresca o per completare un carpaccio. Si presta per la realizzazione di salse e creme. Questa stagionatura di Grana Padano si abbina perfettamente a vini bianchi giovani, freschi e fruttati.
Grana Padano stagionato oltre 16 mesi
Dal color paglierino leggermente più intenso, il Grana Padano stagionato oltre 16 mesi presenta già la tipica struttura granulosa della pasta, linizio della formazione dei cristalli di calcio lattato e la frattura a scaglia. Ha un gusto saporito e pronunciato, ma mai piccante. E un prodotto versatile, particolarmente adatto alla grattugia ma anche a un consumo da pasto. Ottimo per preparazioni calde quali flan, soufflè e tortini di verdure; per la mantecatura di paste, risotti e minestre. Si abbina molto bene con vini rossi dalla moderata intensità e corposità, ancora giovani e freschi.
Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi
Stagionato per almeno 20 mesi, il Grana Padano Riserva presenta una pasta a grana particolarmente evidente e un colore paglierino intenso e omogeneo. Il Grana Padano Riserva grazie alla lunga stagionatura, ha un sapore sempre più ricco e pieno, senza tuttavia risultare mai aggressivo. Protagonista assoluto della tavola, sia grattugiato che come formaggio da pasto, è perfetto anche servito con noci, frutta e mostarde. Questo tipo di stagionatura si può abbinare a vini rossi morbidi, ma tannici, con un buon contenuto di alcool. Perfetto labbinamento anche con vini dolci da dessert e interessante quello con le riserve di vini prodotti con metodo classico.
EDUCAZIONE NUTRIZIONALE GRANA PADANO E OSSERVATORIO GRANA PADANO
Il programma Educazione Nutrizionale Grana Padano è parte delle attività sociali del Consorzio che ha accolto i principi del programma Guadagnare Salute del Ministero della Salute italiano, al fine di diffondere i fondamenti della corretta alimentazione e stile di vita.
Obiettivi e finalità:
+ Contribuire a migliorare la salute dei cittadini di ogni età;
+ Divulgare i principi della corretta alimentazione e dellattività fisica, come forma di prevenzione delle principali malattie;
+ Fornire alla classe medica informazioni e aggiornamenti sullalimentazione;
+ Fornire a cittadini e pazienti strumenti educativi per la conoscenza dei fattori che migliorano la salute.
Lattività, eminentemente educativa, è autonoma dalle finalità di controllo e promozione del formaggio Grana Padano, ha un proprio comitato scientifico, diverso da quello del Consorzio e composto da medici esperti in scienza dellalimentazione, clinici dellapparato cardiovascolare, gastroenterico, nutrizionisti pediatrici e specialisti dellobesità. Oltre a ciò, lo staff ENGP collabora con autorevoli società scientifiche, che possono variare a seconda delle attività. ENGP ha un ufficio stampa specifico a disposizione dei giornalisti interessati ai temi della salute e ai comunicati sul lavoro dellOsservatorio Grana Padano. La maggior parte delle attività a favore della comunità scientifica e di tutti i cittadini, sono disponibili sul portale www.educazionenutrizionale.granapadano.it suddivise in tre settori e fruibili gratuitamente sia da computer che dai dispositivi mobili.
COMITATO SCIENTIFICO DEL PROGETTO EDUCAZIONE NUTRIZIONALE E OSSERVATORIO NUTRIZIONALE GRANA PADANO
Dott.ssa Michela Barichella, membro. Medico, specialista in Scienze dellAlimentazione, Responsabile servizio Dietetico ICP ospedale CTO di Milano.
Prof. Davide Festi, membro. Medico, specialista Malattie dellApparato Digerente, Medicina Interna, Teconologie Biomediche, Ordinario Università di Bologna, Direttore Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia, coordinatore Corso di Laurea in Dietistica UNIBO, Membro del Consiglio direttivo FIMAD
Prof. Claudio Maffeis, membro. Medico, specialista in Pediatria, Direttore Unità Operativa Complessa di Diabetologia, Nutrizione Clinica e Obesità in età pediatrica, ULSS 20 Verona. Direttore Centro regionale Diabetologia Pediatrica regione Veneto, Professore Associato Disciplina Pediatrica Università di Verona.
Prof. Sergio Coccheri, membro. Medico specialista in Cardiologia, Angiologia, Ordinario di Malattie Cardiovascolari Università di Bologna, Vicepresidente ALT, Responsabile Educational Committee Lega Mediterranea contro malattia Tromboembolica.
Dott. Alessandro Lubisco, membro. Ricercatore Confermato in Statistica, Dipartimento di Scienze statistiche Università di Bologna.
IL CONSORZIO GRANA PADANO IN CIFRE
La produzione e gli addetti
- Produzione 2016 (Gennaio Settembre) 3.723.034 forme (+1,77% vs 2015)
- Produzione 2015 4.801.929 forme (-0,79% vs 2014), pari a 183.235,242 tonnellate
- Caseifici produttori: 130
- Stagionatori 153
- Confezionatori 184
- N° aziende zootecniche conferenti latte 4.299
- N° addetti di tutto il comparto 40.000
- Latte trasformato a Grana Padano DOP 2.583.185,024 tons (pari a circa il 23% della quota nazionale)
- Ripartizione della produzione annua 2015: 60,72 % Cooperative 39,28 % Industrie
- PLV 2015 alla produzione (valore) 1.436 milioni di euro
- PLV 2015 al consumo (valore) 2.485 milioni di euro
- PLV Italia 1.535 milioni di euro
- PLV estero 950 milioni di euro
- Esportazioni 2015 1.646.008 forme (+8%), pari al 36% della produzione marchiata
Il Consorzio non è un produttore e non può essere considerato unindustria. Non promuove una marca, ma un marchio distintivo di un prodotto DOP (Regolamento Unione Europea 1151/2012).
Pregiudizi comuni
Quando un giornalista crede che citare il Grana Padano DOP sia pubblicizzare una marca incorre in errore, perché sta citando un prodotto dellagricoltura italiana il cui marchio è utilizzato al solo scopo di tutelare la nostra agricoltura (circa il 70% del latte prodotto in val Padana a nord del Po diventa Grana Padano) e il consumatore. La filiera del Grana Padano occupa 40.000 persone e raggruppa oltre 4.500 imprese agricole e trasformatrici. Come nella comunicazione tradizionale si scrive di Chianti, Barolo, San Daniele etc. si può scrivere di Grana Padano senza fare pubblicità ad un brand di cui beneficia unindustria perché si parla di un prodotto DOP figlio di una storia millenaria.
ORGANIGRAMMA E ASSOCIATI DEL CONSORZIO
- PRESIDENTE Nicola Cesare Baldrighi
- VICEPRESIDENTE VICARIO Giuseppe Ambrosi
- VICEPRESIDENTE Giuseppe Santus
- TESORIERE Renato Zaghini
- DIRETTORE GENERALE Stefano Berni
- DIRETTORE AMMINISTRATIVO Giuseppe Saetta
SEDE LEGALE:
Via XXIV Giugno, 8 Frazione San Martino della Battaglia 25015 Desenzano del Garda (BS) Tel. 0039 030 9109811 Fax. 0039 030 9910487 Web: www.granapadano.it Mail: info@granapadano.it
COORDINAMENTO UFFICIO STAMPA: Mirella Parmeggiani mparmeggiani@granapadano.com
UFFICIO STAMPA: Marco Barabanti press@granapadano.com
AGENZIA DI DOCUMENTAZIONE MercurioCom Sas agenziadocumentazione@granapadano.com
I PRODUTTORI: www.granapadano.it/assets/documenti/pdf/produttori.pdf
GLI STAGIONATORI: www.granapadano.it/assets/documenti/pdf/stagionatori.pdf
I GRATTUGIATORI: www.granapadano.it/assets/documenti/pdf/grattugiatori_2015.pdf
I PORZIONATORI: www.granapadano.it/assets/documenti/pdf/porzionatori_2015.pdf
GLI ESPORTATORI: www.granapadano.it/assets/documenti/pdf/Elencoesportatori.pdf
Fonte: cartella stampa e sito www.GRANAPADANO.IT