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documento pubblicato da
International Coffee Organization su
www.ico.org
dev.ico.org/documents/cmr-1209-f.pdf

SOMMARIO: I prezzi del caffè nel mese di dicembre hanno registrato un significativo aumento portando la media mensile del prezzo indicativo composto ICO a raggiungere la soglia di 124,96 cents EU la libbra contro 119,67 cents di novembre. Lo sviluppo recente dei fattori fondamentali del mercato ha contribuito a sostenere la dinamica dei prezzi in dicembre. In effetti la situazione dell’offerta mondiale sembra conoscere alcune difficoltà, con particolare debolezza delle scorte a livello mondiale, un rilancio della produzione minore di quanto previsto in alcuni paesi del Centro America e Colombia e problemi climatici in Brasile. Gli elevati costi dei fertilizzanti e degli altri fattori di produzione hanno contribuito a ridurre il loro uso in molti paesi produttori; ciò penalizza non solo l’applicazione di buone pratiche agricole, ma anche la resistenza delle piante a determinate malattie. Le prime stime della campagna 2010/11 in Brasile, pubblicate dall’agenzia CONAB, indicano un livello di produzione di 47,3 milioni di sacchi. Anche se esso rappresenta un aumento significativo della produzione, questo raccolto non porterà ad un surplus di offerta nel mondo; esso sarà infatti assorbito nel biennio successivo in quanto la raccolta del caffè nel 2011/12 sarà bassa a causa del ciclo biennale. Le esportazioni della totalità paesi esportatori nel corso del mese di novembre 2009 sono stati 6,5 milioni sacchi portando il totale delle esportazioni nel periodo gennaio – novembre 2009 a 86.8 milioni di sacchi, con una diminuzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2008.

I MOVIMENTI DEI PREZZI
I FONDAMENTALI DEL MERCATO (PRODUZIONI, ESPORTAZIONI, CONSUMI)
CONCLUSIONI.

Riferimento temporale: Gennaio 2010

Nel mese di dicembre, la direzione ICO ha partecipato a un seminario sul ruolo delle materie prime tenutosi a L’Aia con il Fondo comune per i prodotti di base (FCPB), in occasione della celebrazione del suo ventesimo anniversario. Per l’occasione è stata sottolineata l’importanza della cooperazione tra il Fondo comune e le organizzazioni che hanno contribuito a realizzare molti progetti di sviluppo per migliorare l’economia delle materie prime nei paesi in via di sviluppo. Molti paesi membri dell’Organizzazione internazionale del caffè sono tra i maggiori beneficiari dei 32 progetti per un costo totale di 93 milioni di dollari, finanziato principalmente dal Fondo comune per i prodotti di base.

I MOVIMENTI DEI PREZZI
La media mensile del prezzo indicativo composto ICO è aumentata del 4,4% passando da 119,67 cents EU la libbra di novembre a 124,96 cents a dicembre. Questa media mensile è la più elevata di tutto l’anno 2009. L’evoluzione nei primi giorni di gennaio 2010 conferma questo andamento dei prezzi. L’aumento dei prezzi in dicembre è stato molto più forte al livello dei Dolci Colombia (+7,7%), Arabica Brasile e altri naturali (+5,3%). I tipi Arabica Altri Dolci sono aumentati del 3,95% mentre i Robusta hanno registrato un lieve aumento dello 0,6%. Lo scarto tra i Dolci Colombia e gli Altri Dolci è aumentato, passando da 26,13 cents EU la libbra di novembre a 33,95 cents in dicembre. Anche lo scarto tra i Dolci –Colombia e la seconda e terza posizione sul mercato a termine di New York è aumentato. Infine, lo scarto fra i Dolci Colombia e i Robusta è passato da 82,72 cents EU la libbra in novembre a 88,27 cents in dicembre.

I FONDAMENTALI DEL MERCATO: LA PRODUZIONE
La campagna 2008/09 è terminata in tutti i paesi esportatori. La produzione totale di questa campagna è indicata sull’ordine dei 128 milioni di sacchi. Quanto alla campagna 2009/10, il Brasile prevede un ribasso della produzione. Una ripresa più leggera del previsto è attesa nell’america Centrale e in Colombia. L’offerta globale di caffè potrebbe essere dunque limitata nel corso del 2010 nella misura in cui gli stock d’apertura dovessero mostrarsi deboli, per non parlare dei problemi climatici che potrebbero danneggiare la qualità dei raccolti e stimolare lo sviluppo di malattie per le piantagioni di caffè. Una produzione stabile in Africa e in alcuni altri paesi non potrà sopperire alla riduzione di produzione in altri paesi. L’aumento dei costi dei fertilizzanti e di manodopera è a sua volta uno dei principali fattori limitativi dell’offerta. Le informazioni disponibili provenienti dai paesi esportatori consentono di dare una prima indicazione revisionale di produzione mondiale per la campagna 2009/10 intono ai 123,7 milioni di sacchi. Le autorità brasiliane hanno appena pubblicato le prime previsioni di produzione per la campagna 20110/11 che comincerà nel prossimo aprile. La produzione sarà compresa tra i 45,9 e i 48,7 milioni di sacchi, con i tipi arabica previsti tra i 34 e i 36,1 milioni di sacchi e i tipi robusta tra gli 11,9 e i 12,5 milioni di sacchi.

I FONDAMENTALI DEL MERCATO: LE ESPORTAZIONI
Le esportazioni nel mese di novembre sono state 6,46 milioni di scacchi, portando il volume totale nei primi undici mesi dell’anno 2009 a 86, 80 milioni di sacchi, contro 88,65 milioni del periodo precedente e, quindi, con una diminuzione del 2,1%

I FONDAMENTALI DEL MERCATO: I CONSUMI
Le stime preliminari dei consumi mondiali nel corso del 2009 indicano un livello approssimativo di 132 milioni di sacchi, contro i 130 milioni di sacchi stimati per l’anno 2008.

CONCLUSIONI
Si può indicare che l’offerta di caffè resterà ristretta nel corso dell’anno 2010 in ragione di un debole livello di produzione e dei problemi di qualità del raccolto a causa delle condizioni climatiche. Malgrado la crisi economica generale intervenuta a partire dall’autunno del 2008 , la dinamica dei consumi continua a costituire un fattore di sostegno dei prezzi. Nella misura in cui la produzione attesa per la nuova annata sarà inferiore ai consumi, si continuerà ad utilizzare gli stock che sono già a livelli bassi.

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