documento originario pubblicato in inglese, francese, portoghese e spagnolo da
INTERNATIONAL COFFEE ORGANIZATION
dev.ico.org/documents/cmr-0412-e.pdf
RIFERIMENTO TEMPORALE: maggio 2012
MOVIMENTI DEI PREZZI
La media mensile dell’indicatore prezzi ICO ha continuato a diminuire, scendendo da 167.77 cents/libbra nel marzo 2012 a 160.46 cents nel mese di aprile, con un calo del 4,4%. Questo livello rappresenta anche un calo del 30,6% rispetto all’aprile 2011 e del 23,7% rispetto alla media annua nel 2011. Diminuzioni significative nei prezzi Arabica hanno quindi avuto un impatto negativo sul prezzo medio mensile composto ICO. Tuttavia, la volatilità dei prezzi di tutti i gruppi di caffè è diminuita. In particolare, i prezzi dei milds colombiani sono diminuiti del 3,8%, quelli degli altri milds e dei naturali brasiliani sono scesi del 4,9% e 5,8% rispettivamente. I prezzi dei robusta, anche sono leggermenre scesi dell’1,7% in aprile rispetto al mese di marzo, restano relativamente stabili. In effetti la media delle posizioni di 2 ° e 3 ° sul mercato londinese dei futures, che rispecchia la situazione di Robusta, sono risaliti allo 0,5%. Inoltre, il divario tra i prezzi di milds colombiani e quelli degli altri due gruppi di arabica è cresciuto
I FONDAMENTALI DEL MERCATO
PRODUZIONE: La produzione totale della campagna 2011/12 è stimata in 131,4 milioni di sacchi, in calo del 2,1% rispetto alla campagna 2010/11 . Tra i 15 maggiori paesi esportatori che rappresentano oltre il 90% della produzione mondiale nel 2011/12, i cali di produzione, rispetto al 2010/11, sono previsti nei seguenti otto paesi: Brasile, Colombia, El Salvador, Guatemala, Indonesia, Messico, Uganda e Viet Nam. Gli altri sette che registrano invece aumenti in produzione sono: Costa Rica, Costa d’Avorio, Etiopia, Honduras, India, Nicaragua e Perù. La campagna 2012/13 è appena iniziata in alcuni paesi esportatori tra cui Brasile, Indonesia, Perù e Papua Nuova Guinea. Le informazioni disponibili in questo momento provengono da Brasile, dove il CONAB, agenzia ufficiale responsabile delle previsioni dei raccolti, ha dato la sua seconda stima, che indica una produzione totale di 50,5 milioni di sacchi. Va notato che questa campagna si trova in Brasile in una stagione in cui la produttività è elevata a causa del ciclo biennale. Ma permangono serie preoccupazioni tra i produttori brasiliani a causa delle condizioni climatiche, anche per le temperature scese più del normale, oltre a piogge eccessive in alcune aree.
ESPORTAZIONI E SCORTE: Durante il mese di marzo, le esportazioni sono state pari a 9,9 milioni di sacchi, portando le esportazioni cumulative durante i primi sei mesi dell’anno caffeicolo 2011/12 (ottobre 2011 – marzo 2012) a 51,7 milioni di sacchi , con un decremento del 2,3% rispetto ai 52,9 milioni di sacchi esportati nello stesso periodo dello scorso anno. Il rapporto di questo mese focalizza l’andamento storico delle esportazioni del primo semestre (ottobre-marzo) nell’arco delle ultime 12 annate caffeicole con due specifiche tabelle riassuntive che riportano i valori assoluti e percentuali suddivisi per grandi aree geografiche e per tipologie. Le scorte di apertura nei paesi esportatori per la campagna 2011/12 sono stimate a 17,6 milioni di sacchi, che rappresentano un leggero calo a 18,7 milioni di sacchi della stagione precedente. Le scorte di apertura medie delle ultimi undici campagne è di 36,6 milioni di sacchi. Le scorte di caffè verde nei paesi importatori sono stati stimati a 19,1 milioni di sacchi a fine dicembre 2011
CONSUMI: Il consumo globale è provvisoriamente stimato in 137,9 milioni di sacchi per l’anno civile 2011, con un incremento del 1,7% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi dodici anni il consumo è aumentato ad un tasso annuo del 2,5%. Il consumo globale continua a mostrare segni di dinamismo legati principalmente all’aumento del consumo interno nei paesi esportatori, come pure nei mercati emergenti. Tuttavia, i dati di alcuni importanti mercati mostrano riduzioni significative. Questo è il caso di alcuni mercati tradizionali dell’Europa meridionale, come la Spagna (-2,6%) e Italia (-1,8%), che sono state colpite da una combinazione di rialzo dei prezzi al dettaglio tariffe e di turbolenze macroeconomiche. Diminuzioni notevoli sono stati registrati anche in un certo numero di mercati emergenti come la Corea (-17,1%), l’Algeria (-11,5%) e l’Ucraina (-10,8%), indicando la loro sensibilità ai prezzi elevati. Tuttavia, va osservato che la metodologia statistica utilizzata per determinare il livello di consumo in questi paesi è difficile e può essere influenzata da problemi quali le variazioni di stock cambiamenti. Pertanto questi dati saranno soggetti a revisione non appena si riceveranno nuove informazioni.
IN CONCLUSIONE: va osservato che, nonostante l’assenza di notevoli cambiamenti dei fondamentali di mercato, i prezzi del caffè, in particolare quelli relativi all’Arabica, hanno continuato a diminuire nel mese di aprile 2012. La produzione totale della campagna 2011/12 è stimato in 131,4 milioni di sacchi, mentre ci si aspetta di mantenere la dinamica del consumo globale, una situazione che potrebbe sostenere prezzi forti. Anche se un buon raccolto è atteso in Brasile per la campagna 2012/13, le prospettive di sostanziali aumenti della produzione sono limitati in diversi altri paesi. Inoltre, i costi di produzione continuano ad aumentare a causa dei prezzi del petrolio alle stelle che generano aumenti dei costi di trasporto e fertilizzanti.