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Sul mercato italiano operano sette società birrarie con produzione industriale sul nostro territorio: Heieneken Italia, Peroni, Carlsberg Italia, Birra Castello, Forst, Menabrea, Theresianer. Esse gestiscono complessivamente 13 stabilimenti di produzione, ubicati in diverse regioni del Nord e Sud Italia. A questi si aggiungono poi le unità di produzione artigianale, quali microbirrifici e brewpub. Leader di mercato sono le filiali delle più grandi multinazionali birrarie del mondo: Heineken, SabMiller, AB-Inbev e Carlsberg, che nell’assieme controllano il 62% ca. del totale mercato.

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HEINEKEN ITALIA: è leader sul mercato italiano della birra con una quota intorno al 29% e quattro stabilimenti produttivi, Pollein (AO), Comun Nuovo (BG), Massafra (TA) e Assemini (CA). La filiale del gruppo olandese produce e distribuisce alcuni marchi nazionali molto noti (linea Moretti, linea Dreher, Sans Souci), alcuni marchi regionali (Ichnusa, Jennas, Messina), dei marchi con posizionamento più economico (Won Wunster e Prinz) e alcune specialità più di nicchia (Mc Farland, Golden Fire, Gasoline, Fischer,…). Inoltre produce e distribuisce i marchi internazionali premium del gruppo (Heineken, Amstel….) e importa e distribuisce numerose altre birre premium e specialità delle consorelle, ma anche di altre aziende. In questi ultimi mesi la società si è distinta per un forte impegno nel settore delle birre Radler, che ormai propone su diversi marchi nazionali. Il gruppo controlla anche l’organizzazione Dibevit, che distribuisce numerose specialità birrarie.

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BIRRA PERONI: la società, facente capo alla multinazionale SABMiller, occupa la seconda posizione sul mercato con una quota intorno al 19%. Gestisce tre stabilimenti produttivi: Roma, Padova e Bari. Oltre ai propri marchi nazionali (in primis linea Peroni e Nastro Azzurro), la società romana produce e distribuisce un marchio regionale (Raffo), una analcolica (Tourtel), una birra posizionata sulla fascia economica (Wührer) e il marchio internazionale Miller Genuine Draft. Inoltre importa e distribuisce la Pilsner Urquel (altro prestigioso marchio del gruppo SABMiller) e altre marche di specialità che vanno ad integrare i proprio portafoglio di marche e tipologie. La società si sta distinguendo per un forte approccio internazionale attraverso il marchio premium Nastro Azzurro, il marchio birrario italiano più venduto all’estero, grazie all’impegno distributivo e di marketing del gruppo SabMiller

AB- INBEV ITALIA: la filiale italiana della multinazionale AB_Inbev opera in Italia solo in chiave commerciale ed occupa il terzo posto sul mercato nazionale con poco più di 1,2 milioni di hl di birra venduti (oltre 7% del totale mercato a quantità). Il gruppo importa e distribuisce in Italia quasi tutti i principali marchi internazionali del gruppo: innanzitutto la tedesca Beck’s (leader tra i marchi importati in Italia), l’americana Budweiser, le pils belghe Stella Artois e Jupiler, le bavaresi di Spaten-Franziskaner-Lowenbrau, le britanniche Bass e Tennent’s, le specialità Hoergarden e Leffe, la messicana Corona e altre ancora. 

CARLSBERG ITALIA: al quarto posto nella classifica dei produttori, si pone la filiale italiana del gruppo Carlsberg che produce e distribuisce le birre del Birrifico Angelo Poretti, i marchi primari del gruppo Carlsberg e Tuborg, le birre Devil’s e la francese Kronenbourg. La società oltre a distribuire diversi altri marchi del gruppo (tra cui Grimbergen e Holsten), importa e distribuisce anche le birre Tucher (provenienti dalla Germania).

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Il gruppo BIRRA CASTELLO, con oltre 1,2 milioni di hl prodotti, si colloca al quinto posto tra i principali competitori sul mercato italiano; opera con i marchi Castello, Dolomiti e Pedavena. Segue il gruppo FORST-MENABREA con una produzione complessiva di gruppo ormai prossima agli 800.000 hl annui. Il gruppo atesino, oltre a produrre e distribuire le proprie marche storiche, posizionate sulla fascia più qualitativa del mercato (linea Forst e linea Menabrea), importa e distribuisce alcune specialità dalla Germania.

Al settimo e ottavo posto tra i competitori birrai in Italia si collocano due società di importazione molto attive: CERES ITALIA (facente capo al gruppo danese Royal Unibrew) e BAVARIA ITALIA (facente capo all’omonimo gruppo olandese), entrambe accreditate per un volume intorno ai 450.000 hl cadauno. Ceres Italia ha saputo conquistarsi nel tempo una posizione di leadership nel segmento delle doppio malto. Bavaria Italia ha saputo bene inserirsi sul mercato italiano con una efficace politica nei canali della Gdo. Di recente la casa olandese ha riposizionato i propri marchi sulla fascia premium del mercato.

Seguono, con quantità variabili tra i 100.000 e i 200.000 hl/anno i gruppi tedeschi Warsteiner (che commercializza in Italia anche i marchi della tedesca Konig Ludwig e dell’inglese Thwaites), Radeberger/DAB e Paulaner, nonché gli irlandesi della Diageo/Guinness e la San Miguel spagnola. Seguono poi altri importanti gruppi tedeschi (Krombacher, Bitburger, Karlsberg, Kulmbacher, …), i belgi della John Martin’s e Palm, le austriache Zipfer, Villacher e Fohrenburg, le slovene Union e Laško.

A cura di Marco Muraca Beverfood.com Edizioni www.beverfood.com

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