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Sul mercato italiano delle birre operano alcune grandi multinazionali birrarie con produzione industriale: Heineken Italia, Birra Peroni (Gruppo Asahi), AB InBev Italia, Carlsberg Italia, Ceres Royal Unibrew, cui si aggiungono alcuni importanti produttori nazionali (Birra Castello, Forst, Menabrea) e diverse altre aziende di più piccola dimensione. Esse gestiscono nel complesso una ventina di stabilimenti di produzione, ubicati in diverse regioni del Nord e Sud Italia.
A questi si aggiungono poi moltissimi produttori esteri che esportano i propri prodotti sul mercato italiano, attraverso proprie filiali commerciali o attraverso concessionari e distributori vari. Il settore esprime comunque un buon livello di concentrazione: i primi 4 gruppi birrari assorbono oltre il 65% del totale vendite, mentre i primi 8 concentrano il 76,7% delle vendite nazionali.
A parte vanno poi considerate le numerose unità di produzione artigianale (oltre 1000) quali microbirrifici e brewpub, alcuni dei quali esprimono già fatturati significativi di diversi milioni di euro.
Heineken Italia
La società fa parte del gruppo olandese Heineken, il secondo più grande gruppo birrario al mondo, con 243 milioni di ettolitri di birra prodotti nel 2023, esprimendo un fatturato di 36,4 miliardi di euro. La storia di Heineken Italia ha inizio nel 1974, con l’acquisizione di Birra Dreher e dello stabilimento di Massafra (TA). La crescita è continuata nel 1986 grazie all’acquisizione di Birra Ichnusa, in provincia di Cagliari. Nel 1995 entra a far parte del Gruppo il birrificio di Comun Nuovo (BG), oggi il più grande in Italia, con 2,4 milioni di ettolitri di birra prodotta ogni anno. Ma è nel 1996, con l’acquisizione di Birra Moretti, che Heineken Italia raggiunge le dimensioni attuali. Oggi Heineken Italia è presente sul territorio italiano con 4 birrifici: Comun Nuovo (BG), Assemini (CA), Massafra (TA) e Pollein (AO).
Heineken è oggi il primo produttore di birra nel nostro Paese, dove commercializza circa 7 milioni di ettolitri di birra, con una quota del 32%. Nel 2023 ha espresso un fatturato di 826 milioni di euro. Il gruppo è molto impegnato anche nel promuovere la cultura birraria e, a tal fine, ha varato l’Università della Birra a Milano. In quanto azienda birraria leader, Heineken è promotore del consumo moderato e responsabile. Continua a essere pioniera nella comunicazione del consumo responsabile a livello globale e nazionale, investendo ogni anno in campagne e progetti volti alla sensibilizzazione su questo importante tema.
Nel nostro Paese, Heineken opera innanzitutto con i marchi storici nazionali. In quest’ambito emerge la leadership di Birra Moretti, strettamente legata alla tradizione italiana, con un’articolata gamma di birre volte a coprire tutti i principali segmenti del mercato (l’Originale, le Specialità, la Gran Cru, la Filtrata a Freddo, le Radler e la Zero). L’offerta delle birre nazionali comprende anche le birre Dreher (lager originale, la Speciale e le Radler), le iconiche birre sarde Ichnusa e la Birra Messina (tra cui la versione speciale Cristalli di Sale). Il segmento premium è invece fortemente presidiato dal marchio internazionale Heineken (Original, 0,0%, Silver), prodotto anch’esso in Italia su licenza della capogruppo. Heineken Italia opera, infine, con diversi altri marchi di importazione (soprattutto specialità) provenienti dalle consociate del gruppo, ma anche da altre birrerie.
Heineken Italia gestisce anche un network distributivo – Partesa – specializzato nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca., dove opera con un’articolata rete di depositi periferici.
Birra Peroni
Birra Peroni nasce a Vigevano nel 1846 ed è un’icona del Made in Italy nel mondo. La società è da circa 180 anni legata a doppio filo alla storia del nostro Paese, una storia fatta di qualità, sostenibilità, tradizione, passione e talento che ha conquistato il mondo. Oggi Peroni fa capo al gruppo giapponese Asahi, che, con una produzione di 65 milioni di ettolitri nel 2023, occupa il settimo posto nella classifica dei grandi produttori mondiali di birra. Presente in Italia con tre stabilimenti produttivi – Roma, Bari e Padova – e una malteria (la Saplo di Pomezia), Birra Peroni realizza una produzione annua di birra pari a circa 6 milioni di ettolitri, dei quali 3,8 milioni venduti sul mercato interno (quota di mercato del 18%) e oltre 2 milioni esportati. Il giro d’affari del gruppo è stato di 583 milioni di euro nel 2023.
Nel portafoglio prodotti dell’azienda romana spicca lo storico marchio Peroni, che sviluppa una gamma molto articolata comprendente la Peroni tradizionale, Peroni Cruda, Peroni Senza Glutine, Peroni Non Filtrata, Peroni Chill Lemon, Peroncino e la linea di specialità Peroni Gran Riserva nelle varianti Rossa, Puro Malto e Bianca. La fascia premium è presidiata invece dal marchio Peroni Nastro Azzurro, che è diventato la punta di diamante nelle vendite internazionali (è il marchio di birra italiana più esportato nel mondo). La gamma Nastro Azzurro si completa ora anche con le versioni 0.0% e Stile Capri.
Tra le altre birre italiane troviamo anche l’analcolica Tourtel, il brand economico Wührer e marche locali come la padovana Itala Pilsen e la pugliese Birra Raffo, quest’ultima recentemente rinnovata nell’immagine per un rilancio a livello nazionale. Inoltre, gli stabilimenti di Padova e Roma sono stati selezionati dalla capogruppo per la produzione su licenza del brand giapponese Asahi Super Dry per tutto il mercato europeo e per la produzione della birra ceca Kozel.
L’azienda distribuisce infine numerosi marchi di importazione, per lo più facenti capo al Gruppo Asahi, come la birra ceca Pilsner Urquell, l’olandese Grolsch, le belghe St. Stefanus e St. Benoit, le britanniche Meantime e Fuller’s, e altre ancora.
www.birraperoni.it
www.peroninastroazzurro.it
AB InBev Italia
La società è la filiale italiana della multinazionale AB InBev, con sede a Leuven (Belgio). È il più grande gruppo birrario al mondo, con 506 milioni di ettolitri prodotti nel 2023 e un fatturato di 59 miliardi di euro. La filiale italiana, con sede a Milano, opera nel nostro Paese e occupa il terzo posto sul mercato nazionale, con oltre 2 milioni di ettolitri di birra venduti (poco meno del 10% del totale mercato in termini di quantità) e un fatturato di circa 519 milioni di euro nel 2023.
L’azienda importa e distribuisce i principali marchi internazionali del gruppo, con particolare attenzione alla rinomata birra messicana Corona Extra, disponibile anche nella versione analcolica Corona Cero. Tra i marchi principali figurano Beck’s, leader tra le birre importate dalla Germania, e la birra strong Tennent’s Super, molto apprezzata nel mercato italiano.
L’offerta si completa con alcune delle più celebri birre belghe del gruppo, come Stella Artois, Leffe e Hoegaarden, oltre all’iconica birra statunitense Bud (nota come Budweiser in diversi mercati esteri).
AB InBev Italia distribuisce inoltre altri marchi del portafoglio globale, tra cui Spaten, Franziskaner e Löwenbräu dalla Germania, Jupiler e Loburg dal Belgio, e Bass dal Regno Unito, oltre al brand di craft beer statunitense Goose Island.
Nel 2016, il gruppo ha acquisito Birra del Borgo, un ex birrificio artigianale italiano, da cui ha poi disinvestito nel 2022, vendendo l’unità produttiva di Collerosso e mantenendo solo quella di Spedino. A partire dal 2025, AB InBev Italia ha assunto anche la distribuzione in Italia del marchio di birra spagnolo San Miguel.
Forst & Menabrea
Fondata nel 1857, Forst è l’azienda altoatesina controllata da quattro generazioni della famiglia Fuchs. Oggi, Margherita Fuchs von Mannstein, insieme alle figlie, quinta generazione della famiglia, continua a seguire e portare avanti la visione aziendale, esprimendo una produzione complessiva stimata in circa 800 mila ettolitri annui e un fatturato intorno ai 158 milioni di euro nel 2023.
Forst è un’azienda fortemente legata alla propria terra, ai propri valori e alle proprie tradizioni, che cresce nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente. Il gruppo altoatesino, oltre a produrre e distribuire le proprie marche storiche, posizionate su una fascia qualitativa del mercato, importa e distribuisce le weissbier della bavarese Weihenstephan.
Il gruppo controlla anche la storica birreria piemontese Menabrea, che a sua volta esprime una produzione annua aggiuntiva stimata in oltre 200 mila ettolitri di birra, con un fatturato annuo di circa 46 milioni di euro. Nel complesso, il gruppo altoatesino realizza quindi un giro d’affari aggregato di oltre 200 milioni di euro, posizionandosi in tal modo al quarto posto sul mercato italiano.
www.forst.it
www.birramenabrea.com
Carlsberg Italia
L’azienda originaria, Industrie Poretti, fu fondata da Angelo Poretti nel 1876 in Valganna, nei pressi di Varese. La società passò successivamente sotto il controllo della famiglia Bassetti, ma nel 1975 entrò nel capitale sociale la multinazionale Carlsberg. Infine, nel 2002, la società divenne al 100% di proprietà del gruppo danese e assunse il nome di Carlsberg Italia.
La capogruppo danese è il quarto più grande gruppo birrario mondiale, con una produzione globale di oltre 100 milioni di ettolitri e un giro d’affari di circa 10 miliardi di euro. L’azienda italiana realizza vendite di poco più di 1,1 milioni di ettolitri (quota del 5,3% del mercato) con un fatturato di 140 milioni di euro nel 2023.
Carlsberg Italia produce e distribuisce le birre del Birrificio Angelo Poretti (linea Luppoli) e i marchi primari del gruppo, come Carlsberg e Tuborg. Inoltre, distribuisce diversi altri marchi delle consociate, tra cui Kronenbourg, Grimbergen, Brooklyn e quelli della tedesca Tucher.
www.carlsbergitalia.it
www.birrificioangeloporetti.it
Birra Castello
La società è un’industria birraria detenuta interamente da un gruppo di distributori italiani di bevande, specializzati nei canali HoReCa. L’azienda friulana è nata dall’acquisizione di due ex stabilimenti birrari di Heineken Italia e ha saputo rilanciarne l’attività, sia sviluppando marchi propri, sia producendo private label. Nel 2023 ha realizzato vendite per 930 mila ettolitri di birra (4,4% del totale mercato) con un fatturato di 129 milioni di euro.
In passato, Birra Castello ha prodotto le proprie birre nello stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD) con i marchi Birra Castello e Alpen, e nello stabilimento di Pedavena (BL) con i marchi Pedavena, Dolomiti, Superior e Pedavena Senza Glutine.
Nel luglio 2023, la società ha venduto lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro al gruppo Royal Unibrew, già presente in Italia con Ceres SpA. Per Birra Castello, questa vendita si inserisce nell’ambito della strategia di potenziamento e sviluppo dello stabilimento di Pedavena, che gestisce anche una birreria al consumo. L’operazione consentirà inoltre di consolidare la presenza dei marchi prodotti nella Fabbrica in Pedavena sul mercato italiano.
www.birracastello.it
www.fabbricainpedavena.it
Ceres (gruppo Royal Unibrew)
La società è la filiale italiana del gruppo danese Royal Unibrew, uno dei più importanti e qualificati produttori europei di birre e bevande analcoliche. Con vendite complessive di oltre 14 milioni di ettolitri (di cui 5 milioni di ettolitri di birra) e un fatturato annuo di oltre 1,7 miliardi di euro, Royal Unibrew si posiziona tra i leader del settore.
Ceres Italia opera con successo da diversi anni sul mercato italiano nei settori delle birre e dei soft drinks, con un fatturato complessivo di oltre 140 milioni di euro. È accreditata per un volume di oltre 400.000 ettolitri di birra, generando un giro d’affari specifico nel segmento birre di oltre 80 milioni di euro.
Ceres ha conquistato una posizione di leadership nel segmento delle birre forti grazie al marchio Ceres, che oggi offre una gamma diversificata di prodotti, disponibili sia in bottiglie sia nelle moderne lattine. Nel tempo, l’offerta si è ampliata includendo anche il marchio Faxe.
Il gruppo opera in Italia anche nel settore delle bevande analcoliche con i marchi Lemonsoda e Oransoda, acquisiti a suo tempo dal Gruppo Campari. Nel 2023, Royal Unibrew ha acquisito da Birra Castello lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD), che in prospettiva diventerà il principale polo produttivo del gruppo per il mercato italiano, con possibile estensione ai mercati balcanici.
Swinkels Family Brewers Italia
La società è la filiale italiana dell’omonimo gruppo birrario olandese Royal Swinkels, a conduzione familiare da oltre 300 anni. Con una produzione annuale di circa 7 milioni di ettolitri di birra e un fatturato superiore a 1,1 miliardi di euro, rappresenta uno dei più grandi produttori indipendenti d’Europa.
La filiale italiana, con sede a Torino, opera nel nostro Paese a livello commerciale con vendite annue intorno ai 350.000 ettolitri e un fatturato di 64 milioni di euro nel 2023. Swinkels si è ben inserita nel mercato italiano grazie a un’efficace strategia nei canali della grande distribuzione organizzata (GDO).
Tra i suoi marchi principali spiccano le pils premium Bavaria (classica, analcolica e radler) e la linea di birre forti a marchio 8.6. L’azienda sta anche sviluppando organicamente la propria presenza nel canale HoReCa, con una vasta gamma di birre speciali di proprietà. Tra queste, le trappiste di La Trappe, le belghe Cornet e Palm, le sour Rodenbach e le birre d’abbazia Steen Brugge.
Inoltre, Swinkels Family Brewers Italia distribuisce le birre del celebre birrificio artigianale scozzese BrewDog, ampliando così la propria offerta di prodotti innovativi e di alta qualità.
royalswinkels.com/
sfbhoreca.it/
Paulaner Distribuzione Italia
La società fa capo al gruppo Paulaner Brauerei, il principale gruppo birrario della Baviera in Germania. Paulaner Brauerei è attualmente controllata dalla Brau Holding International, società partecipata al 50,1% dal gruppo tedesco Schörghuber e al 49,9% dal gruppo Heineken.
Paulaner Distribuzione distribuisce in Italia i vari marchi birrari del Gruppo: Paulaner, Thurn und Taxis, Hacker-Pschorr, Auerbräu e altri ancora, realizzando un giro d’affari sul mercato italiano intorno ai 36 milioni di euro nel 2023.
Warsteiner Italia
È la filiale italiana di Warsteiner Brauerei Haus Cramer Holding KG, uno dei più grandi produttori indipendenti di birra in Germania, con un giro d’affari di oltre 500 milioni di euro. L’azienda importa e commercializza in Italia varie marche appartenenti al gruppo tedesco.
Oltre alle birre Warsteiner, una delle pils premium più affermate in Germania, l’azienda commercializza in Italia anche le specialità weizen della partecipata bavarese König Ludwig, oltre a marchi come Oberbräu, Isenbeck, Paderborner, alcune ales della britannica Thwaites, le belghe Pater Linus e le irlandesi della Rye River. Nel 2023, ha realizzato un fatturato di oltre 22 milioni di euro con vendite a volume superiori a 100.000 ettolitri.
Radeberger Gruppe Italia – QBA
Radeberger Gruppe Italia, con sede a Genova, è la filiale italiana del gruppo Radeberger, che, con 10,8 milioni di ettolitri di birra prodotti annualmente e un giro d’affari di due miliardi di euro, rappresenta il principale produttore di birra in Germania.
Radeberger Gruppe Italia promuove e distribuisce in Italia le principali marche della capogruppo tedesca: Radeberger Pils, Jever, DAB, Dortmunder, Braufactum, Norbertus, Brinkhoff’s e altri ancora.
Inoltre, promuove e distribuisce in Italia, in correlazione con il progetto QBA – Quality Beer Academy, numerosi altri marchi di birra rispettosi della cultura, della territorialità e della tradizione birraria in Europa e nel mondo, tra cui Damm, Delirium (e altre birre del birrificio Huyghe), Staropramen, Firestone Walker e altri.
L’azienda genovese ha espresso nel 2023 un fatturato di circa 20 milioni di euro.
www.radeberger.it
www.qualitybeeracademy.it
Baladin
Fondata nel 1986 a Piozzo (in Piemonte) da Teo Musso, Baladin è stata la prima realtà a produrre una birra 100% italiana, creando una filiera agricola nazionale integrata.
Nel corso del 2024, ha concluso con successo la campagna di equity crowdfunding, raccogliendo oltre 5 milioni di euro di nuove sottoscrizioni. A seguito di tale operazione, si è realizzata la trasformazione della holding di gruppo Baladin in Società per Azioni, misura che, anche alla luce dell’ingresso di 2.197 nuovi soci, renderà più agevole la gestione societaria.
Nel 2023, Baladin ha raggiunto una produzione di circa 26.000 ettolitri, con ricavi pari a 17 milioni di euro.
La società produce e commercializza una vasta gamma di birre artigianali, ottenendo numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Guinness – Diageo Italia
Diageo Italia, con sede a Torino, è la filiale italiana della multinazionale Diageo plc, che, con un giro d’affari globale di 17 miliardi di sterline, è leader nel mercato mondiale delle bevande alcoliche premium.
La società è nata nel 1997 dalla fusione di due grandi operatori del settore, Grand Metropolitan e Guinness.
La filiale italiana di Diageo ha espresso un fatturato nel 2023 di 231 milioni di euro, di cui circa 15 milioni di euro relativi al comparto birre. In questo settore, opera con il marchio iconico Guinness (la stout più conosciuta al mondo – dal 2020 anche in versione analcolica Guinness 0.0) e altri marchi di tradizione irlandese: Harp, Kilkenny, Smithwick’s, Hop House 13, con un volume complessivo intorno ai 55.000 ettolitri di birra.
www.diageo.com
www.guinness.com
Amarcord
Amarcord è un birrificio italiano familiare indipendente nato nel 1997 in Romagna, patria di Federico Fellini, da cui trae il nome da un suo celebre film. Nascono così le prime birre, le cui caratteristiche sono volte a rappresentare i vari personaggi femminili del film (Gradisca, Midòna, Volpina, Tabachera).
Successivamente si aggiungono alla linea classica Amarcord anche la serie “AMA”, sviluppata in collaborazione con la Brooklyn Brewery americana, il cui brewmaster è Oliver Garrett, destinata a un pubblico più esigente, e la Riserva Speciale, dedicata a un altro grande romagnolo: Tonino Guerra.
L’azienda, facente capo alla famiglia Bagli, ha fatturato nel 2023 intorno agli 11 milioni di euro.
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Birrificio del Ducato – (Gruppo Duvel Moortgat)
Nato nel 2007 come birrificio artigianale, con impianti in provincia di Parma, è stato poi acquisito dal gruppo belga Duvel Moortgat, che occupa una posizione di leadership nel settore delle birre speciali, con marchi storici come Duvel, Chouffe, Liefmans, De Koninck e altri.
Birrificio del Ducato opera sul mercato italiano innanzitutto con le birre prodotte nel birrificio parmense con referenze distribuite sul canale Ho.Re.Ca. (Viaemilia, Machete, Freeride e altri) e una linea destinata alla GDO.
L’azienda inoltre distribuisce in Italia i principali marchi del gruppo di appartenenza.
L’azienda esprime un fatturato annuo ormai prossimo ai 10 milioni di euro.
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