Stabilizzazione della produzione, aumento dei consumi domestici e dell’export e, quindi, calo delle giacenza: sono queste le principali risultanze del mercato del parmiggiano reggiano a fine 2015, così come emerse dalle analisi di www.crpa.it/sipr con il contributo del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano.
LA PRODUZIONE: La produzione nel 2015 si è attestata a 3.302.653 forme, corrispondenti ad un peso equivalente a 12 mesi di 132.829 tonnellate. Su base annua si rileva una sostanziale stabilizzazione (+0,1%), sia in termini di peso che di numero di forme prodotte. I caseifici della provincia di Mantova hanno segnato una contrazione del 3,9%. A Parma la diminuzione è rimasta contenuta ad appena lo 0,2%. Compresi tra l’1,2 e l’1,5% gli aumenti registrati nelle altre province del Comprensorio.
I PREZZI ALLA PRODUZIONE: In rialzo anche nelle prime due settimane di gennaio 2016 i listini del Parmigiano Reggiano di 12 mesi, quotato alla fine del mese 8,18 €/kg (CCIAA Parma). La quotazione del 24 mesi si è attestata a 9,33 €/kg. I pochi contratti pubblicati relativi alle compravendite del 3° lotto 2014, si sono conclusi a 8,22 €/kg, mentre i primissimi contratti di compravendita della produzione 2015 hanno segnato una media di 8,33 €/kg.
LE GIACENZE: L’ultimo aggiornamento relativo all’andamento delle scorte ha confermato i segnali di flessione già emersi nelle rilevazioni precedenti. Al 31 dicembre 2015 il numero di forme stoccate nei magazzini generali del campione risultava inferiore del 4,5% rispetto ai volumi in giacenza alla stessa data del 2014. Se si considerano le sole scorte di Parmigiano Reggiano di oltre 18 mesi, il confronto indica un calo tendenziale dell’8,6%. Lo scostamento rilevato alla fine del precedente mese di novembre era pari al -7,1%.
I CONSUMI DOMESTICI: Nei primi dieci mesi del 2015 i consumi domestici di Parmigiano Reggiano sono aumentati in volume del 9% a fronte di una contrazione che ha interessato tutte le altre categorie di formaggi duri di latte vaccino (Nielsen, consumer panel). La crescita dei consumi è stata sostenuta da un più consistente calo dei prezzi al dettaglio rispetto alle altre referenze. Il segmento che in termini relativi ha registrato l’incremento più consistente è quello del “grattugiato”, che nel medesimo periodo è cresciuto di oltre l’11%.
L’EXPORT: Da gennaio ad ottobre 2015 le esportazioni di Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono aumentate del 6,2% in volume. Nello stesso periodo le spedizione verso gli Stati Uniti sono cresciute di quasi il 28%. Nonostante la stabilizzazione sul mercato giapponese, in Asia l’incremento è risultato complessivamente pari all’8,7%, mentre all’interno dell’UE l’aumento si è attestato al 4%. Solo negli altri paesi dell’area europea si registra una flessione, determinata in massima parte dal fermo del mercato russo e dal calo delle esportazioni in Svizzera (-4,9%).
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