Nielsen Featured insights – luglio 2012
Riferimento temporale: luglio 2012
LA PRIVATE LABEL VEICOLA “VALORE” AL CONSUMATORE
In primis, la private label veicola “valore” al consumatore, inteso non solo come risparmio di denaro fine a se stesso, ma come migliore qualità ad un minor prezzo. Nonostante le ristrettezze economiche, infatti, i consumatori non sono disposti a rinunciare alla gratificazione, ai prodotti premium, alla qualità in genere. Su questa scia Sainsbury’s lancia “Live Well for Less” con l’intento di far percepire ai consumatori la convenienza dei propri prodotti senza perdere la reputazione di qualità che da sempre li contraddistingue. Carrefour lancia una nuova linea di cosmetici “Le Cosmétiques Design Paris”: 650 prodotti che vanno da 1 a 3 euro, il cui obiettivo è “rendere la bellezza un diritto non un lusso”.
RECUPERO DELLA DIMENSIONE DOMESTICA
Altra tendenza che va consolidandosi è il recupero della dimensione domestica che da una parte permette risparmio di denaro e dall’altra induce a tornare ai riti familiari. E’ per questo che si parla di ”enjoy cooking”, ovvero il piacere di cucinare in casa che ha visto incrementare l’acquisto di categorie quali ingredienti per dolci, lieviti, snack, aperitivi, piccoli elettrodomestici. Ancora una volta la private label può cogliere questo trend grazie alla varietà e alla modularità dell’offerta. Retailers come Asda e Morrisons comunicano, ad esempio, partnership con famosi chef per portare nelle case le loro linee premium; ShopRite pubblica su YouTube video di ricette diverse ogni mese, e gli ingredienti sono sempre store brands.
ATTENZIONE ALLA SALUTE
L’attenzione alla salute, che vede lo stare bene come condizione irrinunciabile al di là del risparmio, è l’altra tendenza a cui da qualche tempo le private label hanno imparato a rispondere. Molti tra i principali retailers hanno lanciato linee biologiche, prodotti senza glutine, linee per bambini, che, attraverso un approccio cross-categoria, offrono ai consumatori la possibilità di coprire bisogni specifici. Ne è un esempio l’operazione di Wallmart che riformula la linea “Great value” per ridurre la percentuale di sodio, zuccheri e grassi saturi dei prodotti; o l’operazione di Spar che con i propri prodotti incoraggia i ragazzi a consumare “snack sani” a scuola.
LA FLESSIBILITÀ
Infine la flessibilità, intesa soprattutto come uso di modalità di comunicazione differenti rispetto al passato, rappresenta la quarta leva che, se sfruttata oportunamente, aiuta a generare fiducia. Anche le aziende del largo consumo, e i retailers in particolare, stanno iniziando ad utilizzare nuovi mezzi e nuove modalità per “arrivare” ai propri clienti. Sono nate le prime applicazioni per smart-phone, l’uso di blog o social network aiuta ad incremetare il passa parola, le partnership con personaggi famosi sono sfruttate per costruire fiducia ne brand.
In definitiva, la marca privata rappresenta uno degli strumenti che il retailer ha a disposizione per rispondere tempestivamente a consumatori sempre più esigenti. In questo contesto infatti le aziende devono guardare ai cambiamenti in atto per adattare le proprie strategie e sfruttare al meglio i vantaggi che ne conseguono
Fonte: nielsenfeaturedinsight.mag-news.it/nl/nielsen_home.mn
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