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4. IL COMMERCIO INTERNAZIONALE

Nel 2015 il mercato mondiale, qui considerato come la somma de esportazioni di tutti i paesi, dovrebbe raggiungere un volume di 104,3 Mio hl, in crescita dell’1,8% rispetto al 2014, e un valore di 28,3 Mrd EUR, in aumento del 10,6% rispetto al 2014.

Volume delle esportazioni

  • La Spagna si conferma primo esportatore, con 24 Mio hl e una quota del mercato mondiale pari al 23%.
  • Notevole crescita rispetto al 2014 delle esportazioni di Nuova Zelanda, Cile, Spagna e Australia.
  • Marcata flessione delle esportazioni tedesche (-15,9% in volume), ma anche di quelle italiane e francesi (rispettivamente -2,3 e -2%) e, in minor misura, di quelle portoghesi.
  • La quota delle esportazioni in bottiglia è sempre dominante in termini di volume (54% del totale, pari a 56,3 Mio hl, in lievissimo calo rispetto al 2014).
  • Le esportazioni di vini spumanti rappresentano l’8% del totale nel 2015 e crescono del 5,6% su base annua.
  • I vini sfusi e in contenitori di oltre 2 litri rappresentano il 3,8%.
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Valore delle esportazioni

  • Crescita molto marcata del 10,6% rispetto al 2014 (25,6 Mrd EUR): questa crescita è abbastanza generalizzata tra i principali paesi esportatori, fatta eccezione per la Germania (-2,4%/2014).
  • La Francia è il primo esportatore mondiale in termini di valore, con 8,2 Mrd EUR esportati nel 2015 e una quota di mercato del 29%.
  • Nel 2015, gli aumenti più consistenti del valore delle esportazioni si sono verificati nei paesi dell’emisfero sud e negli USA, piuttosto che nei paesi europei.

Nel medio periodo, queste tendenze corrispondono a una ripresa della crescita in volume e in valore del mercato mondiale dopo le pause del 2013 (per il volume) e del 2014 (per il valore).

Evoluzione-del-commercio-mondiale
In base al tipo di prodotto, le principali tendenze del mercato mondiale sono le seguenti:

  • Il peso dei vini in bottiglia negli scambi internazionali continua a diminuire leggermente in volume tra il 2014 e il 2015. Pertanto, tra il 2000 e il 2015 la quota delle esportazioni in bottiglia si riduce, passando dal 65% al 54%, sebbene il suo ultimo aumento annuale in valore (e quindi del prezzo unitario) sia elevato (+10,5%).
  • I vini spumanti continuano a far registrare la crescita maggiore, sia in volume sia in valore complessivo (+5,6% e +10,8%/2014).
  • Le esportazioni mondiali in volume di vini sfusi e in contenitori di oltre 2 litri hanno visto una crescita abbastanza netta (+3,8%/2014), ma parallelamente a una riduzione del valore unitario, giacché il valore delle esportazioni cresce solo del 3,5%.
  • In termini di valore delle esportazioni, i vini in bottiglia rappresentano ancora il 72% del totale, con i vini spumanti che si avvicinano al 18% (sebbene non rappresentino che l’8% del volume totale). I vini sfusi o in contenitori di oltre 2 litri costituiscono il 10% del valore totale, malgrado equivalgano al 38% del mercato mondiale in termini di volume.

Mercato-mondiale-del-vino

4.1 I principali esportatori

L’analisi per paese mostra che gli scambi di vino sono ampiamente dominati da Spagna, Italia e Francia, che rappresentano il 56% del volume mondiale nel 2015, ovvero 58 Mio hl, e il 57,4% delle esportazioni in valore (16,2 Mrd EUR).

Per quanto riguarda IL VOLUME:

si osserva principalmente una crescita delle esportazioni della Spagna, con un aumento di 1,7 Mio hl rispetto all’anno precedente (di cui 1,5 Mio hl sfusi). Tale tendenza va letta insieme alla quasi totale scomparsa dell’intervento comunitario, che in passato orientava una parte considerevole della produzione spagnola verso la distillazione, e all’abbondante raccolto 2013. L’Italia e la Francia vedono diminuire le loro esportazioni di circa il 2%.
I principali paesi esportatori che fanno registrare le maggiori crescite dei volumi esportati sono Nuova Zelanda (+11,5%), Cile (+8,6%) e Australia (+6,4%).

In termini di VALORE

L’Italia e la Francia continuano a dominare il mercato, con quote rispettivamente del 19% e del 29%. Malgrado il notevole volume delle esportazioni spagnole, l’elevata quota corrispondente al vino sfuso (62% del totale nel 2015) porta a un prezzo medio inferiore a quelli registrati in Italia e in Francia (dove le quote di sfuso sono rispettivamente del 25% e del 16%) e di fatto la Spagna rappresenta solo il 9% del valore degli scambi mondiali (pur rappresentando il 23% del volume). Al contrario, per tutti gli altri principali paesi esportatori nel 2015 si osserva una crescita in valore più consistente di quella in volume.

In base al TIPO DI PRODOTTO,

oltre a Spagna (62%) e Sudafrica (88%), i paesi che esportano una quota di sfuso superiore alla media mondiale (38%) sono l’Australia (56%), il Cile e gli USA (44%).Principali-paesi-esportatori-vino

4.2 I principali importatori

Le importazioni di vino nel 2015 toccano i 102,6 Mio hl8, pari a una crescita di 1,3 Mio hl rispetto al 2014. I dieci maggiori paesi importatori, che rappresentano il 70% del volume delle importazioni mondiali, rispetto al 2014 hanno registrato una crescita delle importazioni complessive del 3% in volume e del 9,4% in valore.

  • Il primo posto in termini di volume è sempre occupato dalla Germania, che si stabilizza poco al di sopra dei 15 Mio hl dal 2012. Nel 2015 si osserva però una nuova flessione del valore delle sue importazioni, che scendono al di sotto dei 2,5 Mrd EUR (-3,6% rispetto all’anno precedente).
  • Gli Stati Uniti d’America, dopo il calo del 2014, vedono una nuova crescita dei volumi importati, con un picco di 11 Mio hl (+2,6%); ma ad essere degna di nota è soprattutto la crescita in valore, che prosegue indisturbata dal 2014: +20,2%. In tal modo, con 4,9 Mrd EUR importati nel 2015, gli USA si mantengono in prima posizione per il valore delle importazioni, mentre occupano il terzo posto, dietro a Germania e Regno Unito, per il volume.
  • Il Regno Unito, come nel 2014, ha importato 13,6 Mio hl, ma per un valore nettamente in crescita: 3,9 Mrd EUR (+8,7%/2014).

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  • La Francia ha segnato una forte crescita del proprio volume importato (7,7 Mio hl, ovvero +12% rispetto a un 2014 già importante), segnale di un deficit strutturale dei vini di bassa gamma che non riescono a recuperare il susseguirsi di raccolti quantitativamente medi. È per l’appunto la ricerca di vini sfusi a basso prezzo, in particolare spagnoli, che conduce a una crescita inferiore del valore delle importazioni (669 Mio EUR, ovvero +7,7%/2014).
  • Anche la Cina ha registrato una crescita molto marcata del volume delle importazioni 2015, raggiungendo i 5,5 Mio hl (+44%), in particolare di vino sfuso, accompagnata però da una crescita ancora maggiore del loro valore, tenuto conto dell’aumento (sebbene inferiore in termini relativi all’aumento dello sfuso) delle importazioni in bottiglia (1,8 Mrd EUR, ovvero +64,5%/2014). La domanda interna cinese in effetti è quella che ha maggiormente contribuito alla crescita degli scambi nel 2015.
  • Il Canada ha nuovamente aumentato il volume importato tra il 2014 e il 2015 (+0,3 Mio hl, ovvero +7,4%), superando la soglia dei 4 Mio hl. Il valore complessivo di queste importazioni è cresciuto a sua volta del 10,4%, raggiungendo quota 1,6 Mrd EUR.
  • Come per l’anno precedente, la contrazione maggiore del volume e del valore delle importazioni si è registrata in Russia, dove il calo è del 14,5% rispetto al 2014 in volume (4 Mio hl in confronto ai 4,6 Mio hl del 2014) e del 27,7% in valore (625 Mio EUR contro gli 865 Mio EUR del 2014), conseguenza dell’embargo e delle difficoltà economiche indotte.

quota-del-volume-delle-importazioni-per-tipo-di-vino
Fonte: www.oiv.int

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