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RELAZIONE CONCLUSIVA BRAU BEVIALE 2011: DA 50 ANNI SULLA CRESTA DELL’ONDA


Documento diffuso dall’ufficio stampa di Brau Beviale: Petra Trommer e Jasmin McNallyTel +49 (0) 9 11.86 06-86 46

SOMMARIO:

Il segreto è il mix: 31.693 esperti delle bevande hanno festeggiato insieme. Dal 2012 il salone inizia prima: si svolge da martedì a giovedì.Una festa di compleanno con 31.693* ospiti? Solo i veri VIP ci riescono: come la BrauBeviale per l’appunto, che dal 9 all’11 novembre ha invitato a celebrare il suo 50° al Centro Esposizioni di Norimberga. 1.384* espositori hanno allestito questo incontro amatissimo che è anche il più importante per l’industria delle bevande europea e, con le loro innovazioni, hanno tenuto altissimo il morale. Da fiera della birra a piazza di scambio internazionaleI cambiamenti avvenuti nel corso di questo mezzo secolo sono stati incisivi: la funzione originaria di fiera della birra è quasi scomparsa. Altre caratteristiche positive come l’internazionalità e la professionalità vengono alla ribalta con più evidenza. Questa manifestazione è e resta la miglior fonte di informazione per il settore ed è apprezzata perché è anche un’esperienza indimenticabile. Incredibile ma vero: anche questa volta niente meno che il 98 % dei visitatori professionali attivi in fabbriche di birra e malterie, specialisti di aziende che producono analcolici (di nuovo un aumento dei visitatori pari ad un due percento abbondante!), esperti di centrali del latte, viticoltori e fornitori dell’industria birraria e delle bevande si sono dichiarati soddisfatti dell’offerta specializzata. (Nella foto il Dr. Ulrich Maly)

Riferimento temporale: novembre 2011

Il parere di espositori e visitatori sulla Brau Beviale 2011.

Rilevanza sistemica Dr. Ulrich Maly, Borgomastro di Norimberga, insignito quest’anno dell’onoreficenza Bayerischer Bierorden: “Attualmente si discute molto di rilevanza sistemica. Io credo che i birrai ed il loro prodotto, la birra, siano rilevanti per il sistema, ma in un senso copletamente diverso, e precisamente per l’atmosfera positiva che emanano. Infatti la birra e la cultura della birra sono per noi un bene culturale unico e insostituibile. Norimberga è orgogliosa di essere da oltre 50 anni la città che ospita quello che è oggi il salone della Brau Beviale.” Circa il 35 % dei visitatori accorsi a questo salone dedicato ai beni d’investimento–che nel 2011 è stato a livello mondiale l’appuntamento più importante del settore–era internazionale. Particolarmente numerosi i visitatori provenienti da Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Italia, Repubblica Ceca, Austria, Francia, Russia, Spagna, Gran Bretagna e dall’Europa mediorientale e orientale. I visitatori tedeschi, come c’era da aspettarsi, venivano soprattutto dal paese della birra, ovvero dalla Baviera, seguita da Baden-Württemberg, Nordreno-Westfalia, Assia e Renania-Palatinato. Una possibile causa del fatto che la manifestazione abbia sempre meno il carattere di una fiera alla quale i birrai andavano soprattutto a cercar moglie risiede sicuramente anche nel fatto che nel 2011 la quota di visitatrici è stata del solo 14 percento!

Sono state 49 le nazioni rappresentate dagli espositori, con in testa le aziende provenienti da Germania (773), Italia, Gran Bretagna, Austria, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Svizzera, Belgio e Francia. Oltre il 96 % degli espositori sono complessivamente soddisfatti dei risultati raggiunti partecipando al salone, il 92 % ha potuto allacciare nuove relazioni d’affari, il 90 % prevede di ricevere numerosi ordini nel periodo successivo alla fiera.

Gli offerenti di materie prime per bevande, tecnologie, prodotti per il marketing e logistica, il 44% dei quali era internazionale, hanno ricevuto l’attenzione vivissima di esperti altamente qualificati che per l’87% partecipano direttamente alle decisioni di investimento delle loro aziende. Il 28% dei visitatori sono attivi nelle direzioni amministrative, aziendali e operative, altrettanti nella produzione e nel controllo della qualità, il 14% nella distribuzione, quasi il 10% in ricerca e sviluppo, seguita da manutenzione, acquisti e marketing.

Cosa interessa di preciso ai visitatori della Brau Beviale?Oltre la metà dei visitatori è venuta a Norimberga per informarsi sulle novità e quasi il 64% desidera impiegarle nella propria azienda. La cura dei contatti d’affari esistenti e l’instaurazione di nuovi contatti, lo scambio di esperienze, il perfezionamento professionale, l’orientamento sul mercato o la preparazione di decisioni di investimento sono particolarmente importanti per i visitatori. Almeno il cinque percento dei visitatori venuti a Norimberga desiderava concludere dei contratti. Ed evidentemente non si sono limitati a dichiarare questa intenzione. Manfred Rückstein, Senior Advisor Corporate Communications della KHS di Dortmund: “Finalmente una fiera alla quale si scrivono anche ordini!”L’interesse è rivolto principalmente a quello che per tradizione è il massimo segmento dell’offerta, ovvero la tecnologia (64 %, sondaggio con possibilità di risposte multiple), seguita da materie prime (37 %) e, quasi alla pari, attrezzature per stabilimenti e laboratori, settore dell’energia, materie di consumo e strumenti per il packaging, servizi, commercializzazione, gastronomia e logistica delle bevande.

PETpoint: la cooperazione di successo proseguiràUna novità è stata la collaborazione nel campo del PET dei due maggiori saloni per l’industria delle bevande, ovvero il drinktec di Monaco di Baviera e la Brau Beviale. All’origine ci sono motivi riguardanti l’aspetto specialistico, ovvero il ciclo innovativo particolarmente rapido di questo settore. Il PETpoint, il segmento del drinktec dedicato al PET, è quindi rappresentato anche alla BrauBeviale di Norimberga: nel 2011 ha occupato circa 800 m² con materie prime, produzione di preforme, impianti di soffiaggio e stiro-soffiaggio, impianti di riempimento, produzione di chiusure, etichettamento, recycling ed accessori.

European Beer Star Award 2011 – Consumers’ FavouriteQuasi 100 esperti di 26 nazioni hanno valutato le 1.113 birre appartenenti a 49 categorie inviate da ogni continente ed hanno applicato i criteri importanti per i consumatori: Qual è l’aspetto della schiuma? Che sensazione dà la birra in bocca? Che sapore ha? Soddisfa i criteri tipici della sua qualità?

Il maggior concorso europeo sulla birra è stato istituito nel 2004 dalle Private Brauereien Bayern (Fabbriche di Birra Private della Baviera), promotrici del salone, dalla confederazione generale tedesca e da quella europea. Gerhard Ilgenfritz, Presidente delle Fabbriche di Birra Private della Baviera, fa un primo bilancio: “Le tre giornate sono state proprio piacevolissime. Il morale era alle stelle!”

Durante la prima giornata del salone i visitatori hanno testato tutte le birre da medaglia d’oro per scegliere la loro Consumers’ Favourite 2011: l’oro è andato all’Aventinus (birra forte di frumento scura german style) della Weisses Brauhaus di Kelheim (D), l’argento alla Sculpin IPA (indian pale ale) della Ballast Point Brewing Company di San Diego (USA), il bronzo alla Weiherer Kellerbier (kellerbier chiara german style) del Brauerei-Gasthof Kundmüller di Viereth-Trunstadt (D).

Più informazioni sullo European Beer Star Award su…

www.european-beer-star.de

“La costruzione di macchine ha riacquistato appeal”Così riassume le sue impresssioni del salone Richard Clemens, Amministratore dell’associazione di categoria Macchine per Alimenti e Confezionatrici del VDMA (Associazione tedesca dei costruttori di macchinari e impianti). La tecnologia delle bevande tedesca – circa 100 produttori con 14.000 dipendenti e un tasso medio di esportazione dell’80 % –difende la sua posizione di testa sul mercato mondiale e nel 2010 e nel 2011 è cresciuta di nuovo notevolmente.

Nell’anno passato la tecnologia delle bevande–che nell’ambito della costruzione di macchine fa parte del ramo macchine per alimenti e confezionatrici–ha registrato un aumento dell’11,4 % per cui il valore della produzione ha raggiunto la quota di 1,88 miliardi di euro. Il primo semestre 2011 ha chiuso con una crescita del 10,1 % ed un valore della produzione di 1,02 miliardi di euro. Questi valori, per motivi di statistica, non comprendono né le macchine di stiro-soffiaggio per bottiglie di plastica né componenti per macchinari per bevande come rubinetteria e pompe. Se queste tecnologie fossero contemplate dalle statistiche il fatturato della tecnologia delle bevande sarebbe il doppio di quanto attestano le statistiche. Molti produttori di tecnologia per la produzione di bevande forniscono anche confezionatrici per alimentari, farmaci, cosmesi, trattamento del corpo e cura della casa. Il volume della produzione registrato complessivamente per le confezionatrici è aumentato nel 2010 del 7,4 % raggiungendo così 4,75 miliardi di euro. Nel primo semestre 2011 la produzione è cresciuta del 9,7 % raggiungendo 2,37 miliardi di euro. Complessivamente nel 2010 il valore della produzione di macchine per alimenti e confezionatrici ha raggiunto 9,83 miliardi di euro (2009: 9,23) e 4,47 miliardi di euro nel primo semestre 2011 (1° semestre 2010: 4,35).

Il VDMA stima che nell’anno passato, includendo anche le macchine per confezionare bevande, il mercato mondiale di confezionatrici abbia registrato una ripresa passando da 21 miliardi scarsi a 24 miliardi di euro. La maggior parte di questo volume lo detiene la Germania con oltre il 20 % seguita da Italia, Giappone, USA e Cina. Al tempo stesso nel 2010 la Repubblica Popolare è stata, accanto agli USA, il mercato singolo più importante. Se si divide il mondo in regioni l’Europa resta, con il 37 %, la regione più importante per la vendita di confezionatrici prima della regione Asia-Pacifico (32 %) e del Nord America (16 %).

Il mondo ha una sete inestinguibile C’è una buona notizia: non solo si berrà sempre ma si berrà anche sempre di più! Nel 2010 sono stati consumati a livello internazionale oltre 786miliardi dilitri di bevande confezionate (senza contare il latte e le bevande contenenti latte), oltre un terzo di esse nell’America del Nord, del Centro e del Sud e più di un quarto in Europa. Le bevande analcoliche ed alcoliche si dividono il mercato globale all’incirca con un rapporto di 70 a 30 rispettivamente. Secondo le stime degli esperti fino al 2015 la “sete mondiale” aumenterà annualmente del 3,4 % superando poi i 939 miliardi di litri. Questa crescita è alimentata soprattutto dalle regioni Asia/Pacifico compresi Cina e Giappone, oltre che dal Vicino Oriente/Africa, e si prevedono tassi di crescita annuale superiori al 7 %. Nei paesi industrializzati dell’Europa occidentale l’approvvigionamento è già eccellente per cui il consumo crescerà solo dell’1 % mentre nell’Europa dell’Est aumenterà annualmente del 2,2 % (Euromonitor 2011).

In futuro la Brau Beviale si svolgerà con un giorno di anticipo, ovvero dal martedì al giovedìSu richiesta degli espositori in futuro la Brau Beviale sarà anticipata di un giorno. Il prossimo incontro dell’industria delle bevande europea avrà luogo dal 13 al 15 novembre 2012 (da martedì a giovedì) al Centro Esposizioni di Norimberga.

Il NürnbergMesse Group NürnbergMesse si annovera fra le 20 maggiori società fieristiche del mondo e fra le Top Ten in Europa. Il portafoglio comprende circa 120 saloni e congressi nazionali e internazionali e oltre 35 stand collettivi sovvenzionati tenuti nella sede di Norimberga e nel mondo. Annualmente circa 30.000 espositori (internazionalità 36 %), 975.000 visitatori professionali (internazionalità 21 %) e 405.000 consumatori partecipano a manifestazioni dirette, ospitate o allestite in partnership dal NürnbergMesse Group che è presente con le sue affiliate anche in Cina, Nord America, Brasile e Italia. NürnbergMesse Group ha inoltre una rete di circa 44 rappresentanze, attive in 91 paesi.

Le cifre degli espositori e dei visitatori sono state controllate e certificate dalla FKM, Società per il controllo volontario di cifre su fiere ed esposizioni di Berlino.

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