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RICERCA ASSOBIRRA-MAKNO: GLI ITALIANI E LA BIRRA 2010-08-01


Testo di sintesi risultati
pubblicato su www.assobirra.it

www.assobirra.it/press/?p=79

SOMMARIO: Piace a 6 italiani su 10, che al ristorante oramai la preferiscono al vino (20,6% contro 18%).
Mentre 7 anni fa la distanza tra le due bevande (vino, 38%, birra, 22,7%) era abissale. Sempre più apprezzata anche a casa, raddoppiano i suoi estimatori: la birra viene infatti servita una volta su 3 nelle cene “speciali”, al pari del vino bianco. Piace per le sue bollicine (che sempre più stregano gli italiani) e per il suo gusto inconfondibile, a patto che venga servita con la schiuma e nel suo bicchiere. Anche se 2 italiani su 10 preferiscono berla – all’insegna della libertà da qualsiasi galateo – dalla bottiglia.L’indagine Makno/AssoBirra “Gli italiani e la birra 2010” rivela che la birra è ormai un must per gli italiani, che hanno sempre più familiarità con questa bevanda millenaria. E la tendenza spopola soprattutto tra i 6 milioni di “foodies”…

Riferimento temporale: luglio 2010

Come aperitivo o al ristorante, immancabile compagna delle uscite dopocena ma anche dei pasti a casa di tutti i giorni. E ora la birra “sfida” il vino bianco nelle cene speciali a casa con amici e parenti… Il moltiplicarsi delle occasioni sociali in cui questa bevanda è “di casa”, mostra come la birra in Italia non sia più solo la regina dell’estate o un curioso “diversivo” per esperti e addetti ai lavori, ma un piacere sempre più radicato nelle nostre abitudini quotidiane. È la fotografia dell’indagine “Gli italiani e la birra 2010”, commissionata a Makno da AssoBirra, l’associazione dei produttori italiani di birra e malto, realizzata su un campione di 1500 persone maggiorenni rappresentativo della popolazione, da 14 anni osservatorio di tutte le tendenze sulla birra nel nostro Paese.

Sono 30 milioni gli italiani che bevono birra

Primo, incoraggiante dato dell’indagine Makno/AssoBirra: aumenta il numero degli italiani che apprezzano la birra: il 58,5% – erano il 56% nel 2009 – dichiarano di berla. Merito soprattutto della crescita di quanti affermano di bere birra “tutti i giorni”, il cui numero è in pratica raddoppiato negli ultimi 12 mesi, passando da 4,4% a 7,6%. Mentre rimane sostanzialmente invariato rispetto al 2009 il trend dei consumatori “abituali” e “sporadici”, rispettivamente il 24,6% e il 26,3% del campione. In pratica, oggi bevono birra circa 30 milioni di italiani, la metà dei quali (oltre 16 milioni di persone) una o più volte a settimana.

Perron: “Birra sempre meno esotica e più familiare ai nostri connazionali”

“In un contesto riflessivo del mercato, che ha fatto scendere i consumi del 10% in 2 anni, l’allargamento del bacino di appassionati di birra fa ben sperare per il futuro – afferma Piero Perron, presidente di AssoBirra. Così come il moltiplicarsi delle occasioni in cui viene bevuta testimonia quanto la birra in Italia abbia finalmente superato molte barriere ‘storiche’ al suo consumo. In particolare l’aumento di quanti la bevono al ristorante e durante i pasti di tutti i giorni a casa propria può essere letto come l’effetto dell’attività ormai pluriennale condotta dal settore birrario per promuovere e diffondere una migliore conoscenza delle virtù di questa bevanda naturale. Che oggi la birra sia meno ‘esotica’ di ieri e più ‘di famiglia’ per gli italiani, che ormai solo 1 italiano su 4 non sappia che va bevuta con la giusta schiuma sono un dato di fatto. I nostri connazionali cominciano a conoscerla meglio e, conseguentemente, ad usarla con più piacere e curiosità.”

Birra, la più bevuta al ristorante (dopo l’acqua minerale)

Andando a esaminare le varie occasioni di consumo, aumentano in maniera rilevante i consumatori di birra nei pasti fuori casa, che in un anno segnano un eloquente +148%. Un risultato che vale alla birra la palma di regina dei pasti fuori casa: se appena 7 anni fa il vino dominava con il 38,4% dei consensi (la birra era al 22,7%) oggi la situazione si è capovolta con la birra al 20,6% e il vino – comunque in ripresa rispetto allo scorso anno – al 18%. Prima assoluta resta l’acqua minerale naturale (56,7%). Continua invece una situazione di testa a testa tra birra e vino (rispettivamente 46,9% e 47%) se prendiamo in considerazione solo i pasti fuori casa del week end e dei festivi.

Birra “formato famiglia”: raddoppiano gli italiani che la portano in tavola a casa

Un’altra novità che sa di rivoluzione culturale in corso. La tendenza a portare la birra in tavola, comincia a conquista anche le tavole “domestiche”. Le più ostiche ad aprirsi a questa bevanda. Per la prima volta negli ultimi 7 anni, si registra infatti un significativo incremento (più del doppio) di quanti consumano birra a pasto a casa, che passano dal 3% a 7,6%.Tra le spiegazioni, c’è il fatto che la birra inizia ad essere ingrediente rilevante delle cene “speciali” con amici e parenti, fenomeno di tendenza che accomuna il 72,7% degli italiani. In queste occasioni, 1 volta su 3 in tavola arriva una buona birra (30,4%), che insidia il vino bianco (38,8%), verso il quale si pone come alternativa decisamente meno alcolica e più leggera. Resta invece irraggiungibile il vino rosso, vero must delle serate speciali in cui si invitano amici e parenti (76%).

Bollicine è bello: aumenta il consumo delle bevande “mosse”

L’indagine Makno/AssoBirra ha rilevato un generalizzato calo del consumo delle bevande lisce, come acqua di rubinetto e acqua minerale naturale, in favore di un concomitante aumento di gradimento per le bevande “mosse”, più edonistiche e gratificanti, come l’acqua gassata e la Coca Cola, tra le bevande analcoliche, e (come abbiamo visto) la birra e i vini spumanti, tra quelle alcoliche. Nei pasti fuori casa l’acqua minerale naturale e quella di rubinetto perdono infatti rispettivamente il 21% e il 55%, mentre il consumo di acqua gassata sale del +93% e di coca cola del + 59,5%. Nei pasti in casa si ridimensionano i consumi “al risparmio” dell’acqua del rubinetto (circa -51%), restano costanti quelli di acqua minerale naturale, mentre raddoppiano quelli di Coca Cola (+115%) e acqua gassata (92,2%). Fuori pasto, infine, l’acqua minerale naturale fa registrare un calo dei consumi dichiarati di quasi il 17 per cento, mentre il ridimensionamento dell’acqua di rubinetto (-61%) è totalmente assorbito dall’acqua gassata (+60%). Il gradimento per la Coca Cola sale invece del 5%.

La birra fuori pasto? sempre con gli amici. aperitivo di tendenza per 2 italiani su 10

Resta invece moderata la crescita del consumo di birra fuori pasto (da 8,7% nel 2009 a 11,3% nel 2010), strettamente correlata alle occasioni “sociali”, allo stare con gli amici. In questo segmento la birra si conferma bevanda di tendenza: a casa per 7 italiani su 10 (erano 6 su 10 nel 2009) stappare una birra è d’obbligo “quanto vengono a trovarmi gli amici”; fuori casa, i luoghi preferiti dove condividere una birra in compagnia sono “pub, wine bar e birrerie” (55,6%), il “bar” (36,6%) e le “feste in casa di amici” (19%). E, a sottolineare un atteggiamento sempre più maturo e consapevole nell’accostarsi a questa bevanda, aumenta la percentuale di quanti la bevono a ridosso del pasto, durante l’aperitivo “rinforzato”, quello all’italiana: 18,1% a casa (+44% rispetto al 2009) e 22,9% fuori casa.

Birra sì, ma è d’obbligo con la schiuma: solo 1 italiano su 4 ancora non lo sa…

Altro segnale di una crescente cultura di prodotto: nel 2010 saper qualcosa di birra è ormai d’obbligo per gli italiani, che hanno sempre più familiarità con questa bevanda. La maggioranza ha i suoi stili preferiti, sceglie un bicchiere specifico, sa versarla correttamente. Partiamo dalla “beer etiquette”: 1 italiano su 2 la sa spillare correttamente (versandola prima lentamente, poi velocemente inclinando il bicchiere). E ormai solo 1 su 4 (-31% rispetto all’anno scorso) si ostina a berla senza le proverbiali “due dita” di schiuma, vero segreto per esaltare il gusto e preservare le caratteristiche organolettiche della bevanda. Sono meno della metà rispetto all’anno scorso (da 42,1% a 25,3%) i consumatori che la bevono da un bicchiere qualsiasi, mentre triplicano quanti cercano quello “giusto” a seconda dello stile birrario. Si registra però anche – a dimostrazione che il consumo della birra resta libero da rigide regole – la nuova tendenza di bere la birra direttamente dalla bottiglia da 0,33 cl, che accomuna 2 italiani su 10, soprattutto giovani.

La birra preferita? chiara, lager e pils

A proposito di stili birrari, la birra più apprezzata dagli italiani resta la classica e versatile chiara: lager e pils, seguite dalle specialità di frumento, weizen e blanche. A seguire, le ale, le birre d’abbazia e le analcoliche, che da qualche anno permettono di gustare una birra anche a chi non può – o non vuole – bere alcol. Mentre sono la bottiglia da 33 cl e la spina a dividersi (quasi alla pari) i favori dei nostri connazionali come formati che assicurano maggiore qualità alla bevanda.

6 italiani su 10 la scelgono per il suo gusto

Perché piace la birra? È il gusto la prima motivazione al consumo – o di rifiuto, per chi non la beve. Il 62% dei consumatori apprezza il suo sapore inconfondibile, il 14,5% il suo essere “dissetante”. Ma si segnala un incremento importante – nell’ordine del 5-6 per cento – di quanti dichiarano di berla perché “si adatta a tutti i piatti” e “per abitudine”, entrambi indicatori oggi al 10,3% . Mentre crolla il freno a non bere birra legato al concetto di essere una bevanda “alcolica”: oggi pesa 2,5%, nel 2009 era al 12,5%. Per tutti, l’immagine della birra rimanda a una bevanda “naturale, prodotta con ingredienti naturali” (con un punteggio di 7 punti in una scala di valutazione da 1 a 10), “adatta anche ad un pubblico femminile” (6,6) e “simpatica e allegra” (6,7). 7 punti, anche per l’idea che la birra “gonfi o faccia ingrassare”, pregiudizio che ancora oggi costituisce una delle più importanti barriere al suo consumo (v. comunicato stampa “E sai cosa bevi”).

I “foodies”: oltre 6 milioni di “tifosissimi” della birra

Va rilevato che il gradimento verso la birra sale in proporzione alla conoscenza del prodotto. Lo conferma la dichiarazione d’amore ricevuta dai cosiddetti “foodies”, ovvero gli italiani che condividono una particolare passione per il gusto di mangiare e bere bene, vanno più spesso al ristorante nei fine settimana e organizzano con una frequenza superiore rispetto allo standard nazionale cene e pranzi “speciali”. Questa avanguardia gourmet non è però una piccola élite e, cosa più rilevante, risulta in crescita: 10% degli italiani lo scorso anno, 12,4% nel 2010. Parliamo di 6,2 milioni di italiani che si accostano alla birra con più curiosità e meno pregiudizi, che nella birra hanno scoperto un nuovo mondo del piacere, del conoscere e del bere all’italiana. Tanto che tra loro i consumatori di birra salgono al 66,2% del campione (10% in più della media nazionale).

AssoBirra promossa dall’89% degli italiani per l’impegno nel consumo responsabile

Le campagne portate avanti da AssoBirra in questi ultimi anni a favore di un consumo responsabile degli alcolici risultano molto apprezzate dai consumatori, con un indice di gradimento che passa da un già elevato 82% all’89%. La campagna percepita come socialmente più utile è quella su alcol e guida “O bevi o guidi” (54,2%) davanti a quella – “Le parole per dirlo”, 25% – sul dialogo in famiglia in tema di giovani e alcol, apprezzata dal 25% degli italiani.
Più in generale, circa 6 italiani su 10 (56%) ritengono che, in tema di alcol, educare è meglio che proibire, posizione in linea con la filosofia che ha dato vita a tante campagne proposte dall’Associazione in questi anni.

+info: www.assobirra.it/press/?p=79

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