Documento reso pubblico da Assobirra
www.assobirra.it
Riferimento Temporale: Giugno 2011
QUANDO UNA TENDENZA INCIDE SUI COMPORTAMENTI E GLI STILI DI VITA DEGLI ITALIANI.
In 12 mesi il “partito” degli estimatori della birra è aumentato di 7 milioni di persone, portando a 36 milioni il totale dei suoi consumatori. A rivelarlo è la ricerca ISPO/AssoBirra “Gli italiani e la birra 2011”, che per il 15mo anno consecutivo studia l’evoluzione dei consumi e della percezione di chiare, rosse e scure. Secondo l’indagine, realizzata su un campione di 1.200 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, in un anno il consumo totale dichiarato di birra passa infatti dal 58,5% al 72,4% dei nostri connazionali: un aumento pari al 14% del totale dei maggiorenni che posiziona oggi la birra sullo stesso piano del vino, che ha un bacino di estimatori – rivela la ricerca realizzata da ISPO per conto di AssoBirra – pari al 79,5% della popolazione.
MANNHEIMER: LA BIRRA COME I JEANS, EASY E VERSATILE.
Ha raggiunto il vino nell’immaginario degli italiani “Semplice, ma non semplicistica, bella ma non snob o pretenziosa. Per gli italiani, commenta Renato Mannheimer, presidente ISPO, la birra è easy, un piacere che si offre al gusto senza complicazione. È come i jeans, democratica. E, quindi, unica e insostituibile. Lo è soprattutto per le generazione dei 30-40enni, che l’hanno eletta a loro bevanda preferita, mentre il vino è il prescelto dagli over 45. Questo avvicinamento, impensabile fino a pochi anni fa, certifica l’amore crescente degli italiani per le bevande fermentate. Birra e vino oggi raccolgono quasi equamente il gradimento dei nostri connazionali, qualificandosi come le bevande alcoliche più apprezzate e scelte dagli italiani, con un significativo margine su cocktail e superalcolici, rispettivamente di 17 e 24 punti percentuali.”
Questo cambiamento, che nei numeri assume i tratti di una svolta epocale, è certificato dal fatto che oggi la birra risulta essere, in assoluto, la bevanda alcolica preferita degli italiani under 44 anni, centrando in pieno, dunque, quella generazione di trenta-quarantenni che sempre più presta attenzione al cibo e alle bevande in una logica di curiosità e passione crescenti. Solo dai 45 anni in su il vino riafferma con decisione il suo primato nel gradimento del Belpaese, con un gap crescente, nei confronti della birra, che sale con l’aumentare dell’età. Dati confermati da una ricerca Vinitaly/Confcommercio, da cui emerge che il consumatore abituale di vino ha, mediamente, più di 50 anni. In altre parole, se chiediamo agli italiani qual è la bevanda alcolica preferita in assoluto, la popolazione si divide per età: gli under 44 rispondono soprattutto birra e gli over 45 soprattutto votano vino.
Ma, al di là dei numeri assoluti, colpisce l’approccio, sempre più responsabile, al consumo della birra, ormai connotato nell’area dell’assaggio e della degustazione. A trainare questo trend positivo è, infatti, soprattutto la fascia dei consumatori che la bevono meno di una volta a settimana, aumentati in un anno di quasi il 40% (passando dal 26,3% al 35,3%), mentre crescono del 20% quelli “abituali”, che si concedono lo sfizio di una birra almeno una volta a settimana (da 24,6% a 29,9%). Sostanzialmente invariata, anzi, in leggero ribasso di -0,4%, la percentuale di quanti (3,6 milioni, pari al 7,2%) la consumano tutti i giorni .
BIRRA SEMPRE PIÙ A PASTO, REGINA AL RISTORANTE E NEI PASTI FUORI CASA
Secondo indizio della “maturità” di questa bevanda, per gli italiani la birra è ormai a tutti gli effetti una bevanda da pasto. La beviamo quasi sempre in accompagnamento al cibo, come consigliano i nutrizionisti. . In quest’ambito, la birra si conferma bevanda regina: soprattutto nei pasti dei giorni festivi al ristorante (42,6%) e nelle cene fuori dei giorni feriali (30,9%). Del resto, sono ormai più di 300 i ristoranti forniti di carta delle birre, per non parlare delle pizzerie, dove l’accoppiata “pizza & birra” è una bandiera del gusto low cost da oltre 30 anni. La riduzione della “forbice” tra birra e vino è evidente se si analizza l’andamento dell’ultimo decennio. Otto anni fa non c’era storia: per ogni italiano che al ristorante ordinava una birra, ce ne erano 2 che bevevano vino. Oggi, invece, la situazione si è equilibrata, con – addirittura – un leggero vantaggio per la bionda. Che, nei pasti fuori casa del fine settimana affianca il vino (42,6% la birra, 41,9% il nettare di bacco), mentre in quelli feriali lo supera ormai di circa 2 punti percentuali, 21,8% a 19,6%. Numeri ancora più rilevanti se consideriamo che negli ultimi 12 mesi il numero di italiani che escono a cena fuori nei giorni festivi è praticamente raddoppiato, passando da 11 a quasi 20 milioni di persone. Tutt’altra situazione, invece, nei pasti in casa, dove il vino resta, di gran lunga, la bevanda preferita dagli italiani (dopo l’acqua minerale), e vanta un consumo superiore di quasi 5 volte a quello della birra.
ASSOBIRRA: BENE L’APPROCCIO RESPONSABILE AL CONSUMO DI BIRRA
“La ricerca di quest’anno delinea un panorama inedito del bere bene degli italiani dove la birra gioca finalmente un ruolo di primo piano – afferma Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra: Il fatto che la crescita del numero dei suoi appassionati sia caratterizzata dal consumo a pasto, e quindi moderato e responsabile, premia l’impegno per la promozione della cultura di prodotto portate avanti in questi anni dall’industria della birra”
Sulla destra Copetina annuario infobirra
BIRRA SEMPRE PIÙ ROSA: OLTRE 16 MILIONI LE ITALIANE CONSUMATRICI
Oggi la distanza tra sessi nel consumo di birra si sta sempre più riducendo. Su un totale di 36 milioni di amanti della birra, accanto a circa 20 milioni di uomini ci sono oltre 16 milioni di donne, pari al 62,7% delle italiane maggiorenni. Sarà anche merito del venir meno di alcuni antichi pregiudizi: scende infatti del -11% la percentuale di quanti ritengono che la birra gonfi, o della scoperta della sua anima gastronomica nel suo sapersi adattare a tante pietanze della nostra cucina, come conferma il calo, di ben 16 punti percentuali, di quanti bevono birra solo con la pizza (che passano in un anno dal 46,9% al 30,9%).
PIACE PERCHÉ TRENDY, POCO ALCOLICA E RINFRESCANTE
Ma quali sono i motivi di questo successo? Tra quanti bevono più birra rispetto a 2-3 anni fa, il 61% dichiara di averlo fatto perché “esce più spesso con gli amici” e “ha più occasioni di berla all’happy hour”, mentre per il 28% è “il suo tipico gusto” leggermente amaro e schiumoso, a farla preferire rispetto ad altre bevande. Inoltre è “poco alcolica” (10%) e “rinfrescante” (8,9%). Sarà per questo che la metà degli italiani (50,2%) preferisce bere birra rispetto ad altri alcolici d’estate o quando fa caldo in generale. E un italiano su 4 (25,1%) la sceglie “per una cena leggera in famiglia o con gli amici”, premiandone un gusto che non copre i sapori ma li accompagna e apporto calorico contenuto, come anche quanti (15%). la bevono “in pausa pranzo”. Molto forte anche la componente socializzante di questa bevanda: la birra è la bevanda alcolica preferita dagli italiani “quando esco con gli amici” (39,7%) o quando “guardo la partita in tv” (31,3%) o, più semplicemente, “per rilassarsi a casa” (21,4%). In valori assoluti, la ricerca ISPO/AssoBirra conferma che è il fattore gusto, per 6 italiani su 10, il principale motivo di scelta di questa bevanda; il 16,5% dei consumatori beve birra perché “è leggera”, e c’è anche un significativo 8,7% che la sceglie “per abitudine”. L’ultimo anno consolida l’immagine positiva di questa bevanda: cresce la percezione che la birra sia rinfrescante (7,2 in una scala da 1 a 10), naturale (7), piacevolmente amara, conveniente (6,8), facilmente digeribile (6,6), poco alcolica (6,4) adatta a tutti gli ambienti e le occasioni (6,3) e adatta al gusto femminile (7,1).
LA BIRRA PREFERITA? QUELLA CHIARA
Uomini e donne “uniti” dalla birra chiara, che si conferma la tipologia di birra preferita in tutte le occasioni di consumo, ad esclusione del dopo cena a casa o in un locale, dove è insidiata da birre più corpose e dalle birre speciali. A decretare il successo di questa “famiglia” (che comprende gli stili lager, pils, light e analcolica) il gusto, certo, ma anche per il fatto di essere la birra più versatile e leggera, la più conosciuta e la meno alcolica. Adatta ad accompagnare un pasto ma anche ad essere gustata da sola.
CONSUMO RESPONSABILE. GLI ITALIANI VOTANO PER UNA CAMPAGNA SU ALCOL E GUIDA
A proposito di birra e consumo responsabile di alcol, tema sul quale AssoBirra è attiva da diversi anni con diverse iniziative di informazione e sensibilizzazione per il “bere responsabile”, la ricerca ISPO-AssoBirra ha evidenziato che per 1 italiano su 2 alcol e guida resta il tema più “caldo” che dovrebbe essere privilegiato per una campagna sociale. Confermando che l’intuizione di realizzare la seconda edizione di “O bevi o guidi” (in corso fino a fine giugno) è stata una scelta azzeccata. Allo stesso tempo aumentano, rispetto all’anno scorso, gli italiani favorevoli a campagne rivolte alla dissuasione del bere per le donne in gravidanza che raddoppiano dal 6,3 al 13,1%) e all’aiuto ai genitori per impostare un corretto dialogo con i figli sull’alcol, opzione passata dal 37,3 al 41%.
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