Il mercato delle bevande in Italia ha dovuto affrontare una serie di sfide negli ultimi anni. Il consumo complessivo di alcolici il cui picco fu registrato nel 19701, è diminuito gradualmente negli anni. Il consumo di bibite gassate è rallentato tra il 2008 e il 2012, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del -0,2%2.
La difficile situazione economica ha avuto un ruolo in questa tendenza con i consumatori che tagliavano le spese su elementi non essenziali e il canale di vendita ha sofferto, in particolare, sia per le bevande analcoliche che alcoliche3.
Tuttavia, non ci sono solo brutte notizie. I consumatori italiani possono bere meno vino ma l’anno scorso l’Italia ha sostenuto un record mondiale nella produzione di vino con oltre 5,4 miliardi di litri (battendo i 5,2 miliardi di litri della Francia ) ed è ora il più grande esportatore di vini e il 1° esportatore negli USA4. E sul mercato domestico, si prevede una crescita sia per le bevande alcoliche sia analcoliche – un CAGR del +2,3% per le primi e del +2,1% per le seconde tra il 2013 e il 20185.
Inevitabilmente, le condizioni commerciali difficili portano ad una forte concorrenza e i produttori di bevande lavorano sodo per guadagnarsi la loro quota di spazio sugli scaffali e la fedeltà dei consumatori. Questo è particolarmente vero nel mercato delle bevande italiane dove prodotti alimentari e bevande sono in gran parte venduti e distribuiti da catene di supermercati,e nel settore alcolico i consumatori tendono a bere meno ma bevande di migliore qualità.6
In termini di produzione, questa competizione si traduce nella necessità di massimizzare l’efficienza in tutte le operazioni il che comprende evitare gli errori o gli scarti come quelli derivanti dai codici di scarsa qualità o dai fermi macchina. Solo il produttore può veramente calcolare i costi specifici sostenuti a causa dei tempi di fermo delle sue attrezzature, ma tutti gli attori concordano sul fatto che l’impatto dei tempi di produzione sprecati può essere significativo.7
Allo stesso tempo, i proprietari del brand sono sempre più orientati ad aggiungere valore alla loro etichettatura dei prodotti, ad esempio attraverso l’introduzione di contenuti interattivi a cui si accede attraverso i QR code che collegano a contenuti audio o video ospitati sul Web.
La mutata sensibilità dei produttori verso il packaging ed il design del loro prodotto, permette al QR code di esprimere molteplici applicazioni che vanno dall’attirare i consumatori alla protezione del prodotto. A Singapore, i QR code inseriti nel design delle bottiglie di birra aiutando i single incontrarsi8, mentre la Pernod Ricard ha annunciato l’intenzione di introdurre QR code su tutta la sua confezione come misura anti-contraffazione9. Sono sempre più le aziende che affermano che i QR code sulle confezioni di alcool sono l’unico modo per sradicare le imitazioni10.
Allo stesso tempo, man mano che la diversità e la varietà di tipi di bevande e di brand aumenta, il design delle confezioni è cambiato in quanto i produttori cercano nuovi modi per avere un maggior impatto sugli scaffali. Nell’acqua minerale, per esempio, le aziende stanno portando le possibilità di design in nuove ed entusiasmanti aree11.
Questi sviluppi stanno creando una domanda di attrezzature di codifica che siano in grado di marcare tutto, dalle semplici date di scadenza ai loghi complessi su imballaggi primari, secondari e sugli espositori per scaffali. Un codice efficace può quindi diventare parte integrante del design della confezione, non solo un componente aggiuntivo necessario per trasmettere informazioni di base. Ciò è particolarmente importante per il settore premium.
Poiché i designer di confezioni sfruttano sempre più questa capacità, le attrezzature di codifica e marcatura si stanno evolvendo per tenere il passo. Codificatori a prova di futuro, offrono l’opportunità di integrare in qualsiasi momento componenti aggiuntive permettendo agli utenti di reagire in fretta al mutare delle tendenze.
E tenendo conto della sempre crescente pressione delle normative in ambito di tracciabilità, la tecnologia di marcatura e codifica efficace può aiutare i proprietari di marchi di bevande pregiate sia a resistere alla contraffazione che a facilitare la tracciabilità dei prodotti.
Per le tecnologie di codifica si rinvia a:
COME SCEGLIERE LA MIGLIORE SOLUZIONE PER LA CODIFICA DELLE BEVANDE: TECNOLOGIE DI CODIFICA
Bibliografia
1 The Puzzle of Italian Drinking, A. Allamani, F. Beccaria and F.Voller, Nordic Studies on Alcohol and Drugs Vol 27, 2010
2 www.marketresearch.com, Carbonated Soft Drinks in Italy
3 Euromonitor International, Soft Drinks in Italy July 2013, Alcoholic Drinks in Italy September 2013
4 Newsweek, 14 November 2013
5 Business Monitor Italy Food and Drink Report 20 December 2013
Italian Chamber of Commerce and Industry;
6 Euromonitor International, Soft Drinks in Italy July 2013, Alcoholic Drinks in Italy September 2013
7 ‘Calculating Downtime’s Costs,’ John Henry, changeover.com packagingindustry.fraingroup.com/2011/10/20/calculating-downtimes-costs/
8 ‘QR Code Beer Bottles Help Singles in Singapore’
www.trendhunter.com/trends/qr-code-beer-bottles
9 ‘Pernod Ricard Makes QR Codes Part of All Packaging to Prevent Counterfeiting’
qrcodetracking.com/pernod-ricard-makes-qr-codes-part-of-all-packaging-to-prevent-counterfeiting/
10 ‘LIWF 2013 – UK: QR codes can halt counterfeiting – expert’
www.just-drinks.com/news/qr-codes-can-halt-counterfeiting-expert_id110428.aspx
11 ‘From Lush Beverage Branding to Haute Couture Water Vessels’
www.trendhunter.com/slideshow/bottled-water-packaging
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