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VENDING: il mercato italiano nel 2013


Il Vending è il canale della distribuzione automatica caratteristico di specifici luoghi come fabbriche, uffici, scuole, stazioni, ospedali che sta diventando sempre di più una “tecnologia disponibile” per integrare l’attività di altri comparti economici, primo tra tutti il retail. La capillarità delle locazioni è una delle caratteristiche distintive del comparto, che sta diventando sempre più importante grazie alla diffusione dei distributori automatici nei luoghi aperti al pubblico dove possono essere acquistati i più svariati prodotti e servizi. Nel 2013 il settore della distribuzione automatica ha espresso (dati Confida) un giro d’affari complessivo (fatturato delle imprese di gestione più fatturato dei produttori di macchine e del settore water coolers) di € 2.622 m,ni, pari a 6.266 milioni di consumazioni, con un parco macchine di 2.427.000 unità.

Fatturato del settore

 Oltre 2.600 milioni di euro di fatturato e una crescita intorno all’1% rispetto all’anno precedente per un settore che occupa più di 30 mila addetti suddivisi nella filiera tra chi produce le macchine, i sistemi di pagamento, prodotti e accessori e le imprese che installano e gestiscono le apparecchiature presso l’utenza. Sono proprio queste ultime (le cd imprese di gestione) che nel 2013 hanno fatto da traino per l’intero comparto e che, nonostante l’inevitabile calo delle consumazioni (-1,14%) sono state in grado di recuperare in fatturato

 Solo la scommessa sulla qualità di prodotti e servizi ed il suo riconoscimento da parte del consumatore hanno permesso di compensare il calo delle erogazioni effettuate attraverso i distributori automatici con un miglior posizionamento di prezzo, mediamente assestato in un +2,26%. Tutto ciò non solo in una congiuntura particolarmente difficile, ma a fronte di una stretta creditizia che, almeno per l’80% delle imprese, appare incomprensibile.Nel 2013 l’indebitamento del comparto si è ridotto del 5,5% rispetto all’anno precedente e il 73% degli affidamenti totali è stato ottenuto solo dal 21% delle imprese, e spesso nemmeno le più meritorie.

 Diversa è tuttavia la situazione nella componente industriale della filiera del vending (produttori di macchine), che, anche nel 2013 ha manifestato segnali di sofferenza. L’attività fa capo a aziende di medie dimensioni della Lombardia e del Nord Est che esprimono un’eccellenza che unisce tecnologia e tradizione. Secondo Confida l’Italia detiene la leadership mondiale in questo comparto; infatti il 60% della produzione nazionale è destinata all’esportazione.

Consumazioni

 Il caffè, come si può ben immaginare, rimane il prodotto più venduto attraverso i distributori automatici, e, insieme alle altre bevande calde, ha visto crescere i propri consumi anche nel 2013 (oltre +2%). Le bevande fredde (Bottiglie/ Lattine / Brick, Acqua inclusa) hanno avuto una flessione (oltre il 5%) anche a causa di una situazione climatica non favorevole. In flessione anche le consumazioni OCS a causa della riduzione di occupazione negli uffizi. Nel comparto degli snack, sostanzialmente stabili nel complesso, si registra invece uno spostamento dei consumi a favore degli snack salati rispetto agli snack dolci. Solo la scommessa sulla qualità di prodotti e servizi ed il suo riconoscimento da parte del consumatore hanno permesso di compensare il calo delle erogazioni effettuate attraverso i distributori automatici con un miglior posizionamento di prezzo, mediamente attestato in un +2,26%. Tutto ciò non solo in una congiuntura particolarmente difficile, ma a fronte di una stretta creditizia che, almeno per l’80% delle imprese, è penalizzante.

 

Parco macchine

 Per il 2013 Confida ha stimato un parco macchine complessive di 2.427mila unità con una leggerissima flessione sul 2011. Il 68% del totale macchine è costituito da macchine OCS (più numerose. ma con basso fatturato pro-capite) e il 32% dalle vending machine per la distribuzione automatica tradizionale (meno numerose, ma con maggiore fatturato pro-capite), di cui il 17% per il caldo (free standing + table top) ed il resto (distributori a caduta, distributori a vetrina e altri) per gli altri prodotti.



La certificazione del caffè in grani per il Vending

La certificazione identifica parametri qualitativi superiori e aggiuntivi rispetto a quelli già definiti per legge ed associabili alla qualità funzionale del caffè tostato utilizzato nei distributori automatici. Lo standard è promosso da CONFIDA, che rappresenta le imprese del settore, e realizzato grazie ad oltre tre anni di lavoro della Commissione Caffè dell’Associazione composta da rappresentanti dell’intera filiera del vending. La certificazione del prodotto è rilasciata da CSQA, società italiana che da più di vent’anni offre servizi di certificazione con una grande e riconosciuta esperienza in campo agroalimentare.

A cura di Marco Emanuele Muraca beverfood.com edizioni. Per una più ampia analisi del settore si rimanda alla Guidaonline del vending che può essere scaricata da:

www.beverfood.com/downloads/guidaonline-vending-ocs-italia/

 

 

 

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