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Il 52% dei vini a Denominazione d’Origine Protetta trasformati in Italia provengono dalle tre regioni vitivinicole di Veneto, Toscana e Piemonte. La Toscana registra la maggiore propensione all’export nel comparto dei vini rossi a Denominazione d’Origine Protetta (DOP).  Il Piemonte è la regione che registra le migliori performance di crescita di export a valore  I vini a Denominazione d’Origine Protetta (DOP) veneti spopolano in Danimarca.

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Le tre regioni vitivinicole di Veneto, Toscana e Piemonte rappresentano il 30% della produzione nazionale di vino; rappresentatività che sale al 52% se si considera il solo comparto dei vini a Denominazione d’Origine Protetta (DOP), a prova del forte orientamento di queste regioni alla produzione di vini con un più elevato valore aggiunto. Con oltre 10 milioni di ettolitri di vino il Veneto è la regione più produttiva tra le tre, seconda solo alla Puglia a livello nazionale (10,6 milioni di ettolitri). Più ridotte le produzioni in Piemonte e Toscana, dove nel 2013 sono stati trasformati, rispettivamente, 2,9 e 2,4 milioni di ettolitri di vino.

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Le filiere vitivinicole delle tre le regioni prese in esame presentano alcune caratteristiche in comune. Tutte e tre, infatti, producono alcuni tra i vini rossi a Denominazione d’Origine Protetta (DOP) più famosi al mondo e, per questo motivo, tutte tre sono accomunate da una forte propensione all’export. Analizzando il solo comparto vini rossi DOP, infatti, la quota di prodotto destinata a mercati esteri sulla produzione totale di rossi DOP delle tre regioni è pari al 49%. Inoltre, considerando le tre regioni separatamente emerge come la Toscana abbia la maggiore quota di export nel in questo comparto, pari al 62%, seguita dal Veneto (54%) e, infine, dal Piemonte (20%). In generale tutte e tre le regioni analizzate ottengono ottimi risultati sul piano delle esportazioni e dopo il difficile periodo della crisi economica (2008-2009) le spedizioni sono riprese segnando notevoli incrementi (figura 1). Seppur con un valore all’export inferiore rispetto a Veneto e Toscana, il Piemonte registra le migliori performance di crescita a valore nel periodo 2005-2014 con un incremento del 311%, seguito da Veneto (218%) e Toscana (154%).

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VENETO – PRODUZIONE ED EXPORT DI VINI ROSSI DOP

L’analisi della produzione vinicola per tipologia di vino DOP, IGP e altri (rappresentati da Vini da Tavola (VDT) e vini varietali), mostra come il Veneto sia la regione, tra le tre considerate, con la minor quota di vini DOP (47%). Infatti, malgrado il progressivo ridimensionamento avvenuto negli ultimi anni, rimangono ancora molto rappresentative le categorie degli IGP (40%), dei vini da tavola e dei prodotti varietali (13%). All’interno della categoria dei vini DOP, i bianchi detengono la quota maggiore (80%) grazie ai sempre maggiori volumi di Prosecco prodotti.

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Concentrandosi sul comparto dei vini rossi DOP, nel 2014, questa tipologia ha generato un turnover sui mercati terzi di 266 milioni di euro grazie ad oltre 500 mila ettolitri di vino spedito. Il partner commerciale di maggior importanza è la Germania con circa 40 milioni di euro di vini rossi DOP veneti acquistati nel 2014. Tuttavia è anche il Paese con il prezzo medio all’import più basso tra i top-5 importatori (3,46 euro/litro). Segue la Svizzera, mercato in cui si realizza il miglior prezzo di vendita (6,81 euro/litro), a testimonianza del forte orientamento di questo stato verso prodotti ad origine certificata e di elevata qualità. Infine è la Danimarca a registrare le variazioni più significative con un aumento delle importazioni di vini veneti rossi DOP del 616% a valore nel periodo 2005-2014 superando così gli Stati Uniti che hanno chiuso le importazioni 2014 a quasi 27 milioni di euro. Tuttavia, negli USA il prezzo medio dei rossi DOP provenienti dal Veneto ha realizzato l’aumento del pezzo medio più significativo tra i top-5 partner commerciali con un incremento del 15% rispetto al 2013. Chiude questa classifica la Svizzera che, al contrario, registra una contrazione del prezzo medio del -5% rispetto al 2013.

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PIEMONTE: PRODUZIONE ED EXPORT DI VINI ROSSI DOP

La filiera vitivinicola piemontese è tradizionalmente molto orientata alle denominazioni d’origine e lo prova il fatto che esse rappresentino il 75% dell’intera produzione regionale che nel 2013 si attestava a poco meno di 3 milioni di ettolitri. Irrilevante la quota dei prodotti IGP (0,1%) mentre il restante 25% è rappresentato da vini da tavola o varietali. Molto equilibrata la suddivisione tra prodotti DOP bianchi e rossi, rispettivamente al 48% e al 52% della produzione regionale di vino DOP.

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I vini rossi DOP piemontesi nel 2014 hanno continuato a crescere all’estero superando rispettivamente i 230 milioni di euro e 300 mila ettolitri dei volumi e valori esportati. Grazie a queste performance commerciali il Piemonte può vantare il valore medio unitario all’export più elevato tra le tre regioni prese in esame con 7,7 euro/litro. La storica notorietà dei grandi rossi piemontesi negli Stati Uniti è provata dal fatto che essi rappresentano il primo partner commerciale per questa regione con gli acquisti che nel 2014 hanno raggiunto quota 66 milioni di euro registrando il più alto valore medio dei prezzi (9,07 euro/litro) all’import. L’appeal di questi vini è cresciuto significativamente anche nel Regno Unito dove tra il 2005 e il 2014 il valore dell’import di rossi DOP è aumentato del 700%, passando da 2,7 milioni di euro agli attuali 19 milioni di euro e dove, solamente negli ultimi 12 mesi, il valore dell’import è aumentato del 20%. Il dato generale più significativo è l’incremento dei prezzi medi che ha caratterizzato l’export di questa regione che tra il 2013 ad oggi ha registrato un aumento medio del 8% trainato da incrementi del 30% in Svizzera e del 10% nel Regno Unito.

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TOSCANA: PRODUZIONE ED EXPORT DI VINI ROSSI DOP

La Toscana rimane la patria dei rossi DOP in Italia con 1,5 milioni di ettolitri prodotti nel 2013. Infatti, anche per questa regione si registra un importante propensione alle certificazioni d’origine, rappresentati quasi totalmente dai vini rossi DOP (93%), mentre i vini varietali e da tavola detengono complessivamente una quota minore dei vini regionali (28%).

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Tra le regioni considerate la Toscana ha la leadership dei vini rossi DOP esportati, sia in volume che in valore, (1 milione ettolitri e oltre 500 milioni di euro nel 2014), in crescita del 125% dal 2005 ad oggi. Il prezzo medio all’export registrato nel 2014 è stato di 5,44 euro/litro, con un range che oscilla tra i 4,3 euro/litro nel Regno Unito e i 7,82 euro/litro realizzati in Svizzera. Il principale partner commerciale della Toscana per l’acquisto di rossi DOP sono gli Stati Uniti, dove vengono destinati circa un terzo del prodotto destinato all’estero (32 milioni di ettolitri) seguiti dalla Germania a quota 19 milioni. Le migliori performance di crescita di questi prodotti sono state realizzate in Canada dove dal 2005 le esportazioni di vini rossi toscani DOP sono cresciute del 180% in valore e di oltre il 200% in volume malgrado la conseguente perdita di valore medio, contrattosi del 12% tra il 2013 e il 2014. Anche la Svizzera registra una frenata dei prezzi medi,malgrado sia il Paese con il più significativo incremento in valore nell’ultimo anno (26%) il prezzo medio si è contratto del 9%.

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