© Riproduzione riservata
Quest’articolo potrebbe iniziare con una strizzata d’occhio, una battuta che faccia ridere voi lettori e vi spinga a continuare la lettura. D’altronde da “è nato prima l’uovo o la gallina” al “camminare sui gusci d’uovo” fino allo storico “uovo di Colombo”, le uova sono un patrimonio tale della nostra cucina da far parte più di ogni altro alimento del lessico comune e dei modi di dire italiani.
E questo ruolo nel linguaggio non si limita certo al’uovo come materia prima, coinvolge anche i suoi usi più diffusi in cucina. Dal “fare una frittata” quando si creano problemi a “non si può fare una frittata senza rompere le uova” quando si decide di risolverli, anche a costo di rovesciare lo status quo.
Ma quest’articolo non inizierà con una battuta, perché al nu Ovo si fa sul serio, ed è giusto riconoscere il talento e la fantasia quando ce li troviamo davanti.
Se infatti (continuando con gli stereotipi), si dice di una persona negata in cucina che non è in grado neanche di cucinare un uovo, bisogna riconoscere che c’è modo e modo di cucinarle, e lo chef Mirco Malevolti a soli 25 anni ha accettato questa sfida, coniugando piatti della tradizione a piatti innovativi in un menù ricco e da scoprire.
Durante quella che viene giustamente definita dall’insegna una “lovely eggsperience” si possono assaggiare interessantissime variazioni su tema che hanno come protagonista uova toscane non allevate in batteria, dalle preparazioni più tradizionali e casalinghe fino a quelle più innovative e sperimentali, come il tegamino con nero di seppia e caviale
Nato sulla falsariga di locali d’ispirazione analoga già presenti a Roma e Milano, nu Ovo si trova accanto al Grand Hotel Cavour, in via del Proconsolo, in pieno centro di Firenze, con cui condivide ingresso e proprietà.
Il ristorante apre agli esterni e punta con decisione su tutte quelle caratteristiche del prodotto che sono alla base della sua filosofia: non solo genuinità, bontà, attenzione al biologico e alle produzioni locali, ma anche bellezza e versatilità.
+info: www.nuovorestaurant.it/
© Riproduzione riservata