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Il 25 maggio è una data destinata a rimanere nella storia del Gavi e non solo. Una doppietta che inaugura i festeggiamenti per i 20 anni della Docg Gavi e il programma di eventi di Gavi For Arts. E’ stata stilata la Carta di Gavi del Vino Responsabile: 10 “comandamenti” per mobilitare il mondo del vino, in una logica di sostenibilità, per creare una piattaforma aperta di conoscenza e di scambio per tutto il settore. Un lancio che dà ulteriormente risalto alla quarta edizione del Premio Gavi La Buona Italia, che è stato assegnato ad Arnaldo Caprai, in quanto portabandiera della New Green Revolution già attuata dagli inizi del 2000, mentre menzioni speciali per il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e Castello Banfi.
Carta di Gavi del Vino Responsabile
La responsabilità sociale di impresa, soprattutto se applicata al mondo del vino, è oggi un “dovere” fondamentale per sensibilizzare le coscienze e per riuscire in quelli che sono gli obiettivi per il nostro prossimo futuro. Tutelare l’ambiente facendo fronte ai cambiamenti climatici, intervenire a favore delle persone in un’ottica di inclusione sociale. Con queste premesse oltre 100 tra produttori ed esponenti del panorama del vino nazionale della comunicazione e della Responsabilità sociale di Impresa che si sono dati appuntamento a Gavi per firmare la Carta del Vino Responsabile, durante il Laboratorio Gavi 2018 alla Tenuta Centuriona. Definiti i 10 punti che costituiscono un “manifesto” per la Responsabilità Sociale nel mondo vitivinicolo italiano.
1) Sposare i valori giusti, 2) Tutelare la terra, 3) Salvaguardare l’acqua, 4) Contrastare i cambiamenti climatici, 5) Impegnarsi per la Sostenibilità, 6) Proteggere la biodiversità, 7) Credere nelle persone, 8) Risparmiare nelle risorse naturali, 9) Promuovere la cultura e le arti, 10) Creare benessere per il territorio.
“La Responsabilità Sociale nel mondo del vino è l’unico futuro possibile, così come credo sia chiaro ormai a tutti che una produzione sostenibile e di qualità non possa prescindere dalla giustizia sociale”- le parole del neo eletto presidente del Consorzio Tutela del Gavi Roberto Ghio. La Carta di Gavi del Vino Responsabile è stata sottoscritta da esponenti di rilievo del mondo del vino italiano, che hanno risposto alla chiamata alle armi lanciata nel laboratorio Gavi, che ha evidenziato che i tempi sono maturi per parlare nel comparto vitivinicolo di temi legati alla responsabilità sociale d’impresa, come l’etica, la qualità, la giustizia e finalmente consegnare un mondo più responsabile a chi ci succederà.
Premio Gavi la Buona Italia
Arnaldo Caprai ha ricevuto l’ambito riconoscimento “Premio Gavi la Buona Italia”, per l’Attuazione del protocollo The New Green Revolution, per la sostenibilità economica ed ambientale. Il portabandiera del Sagrantino di Montefalco nel mondo, scelto da una short list di 20 realtà dopo il monitoraggio di oltre 150 tra Aziende, Consorzi e Produttori in tutta Italia, nella sua azienda ha portato avanti il risparmio energetico, il monitoraggio delle emissioni, grazie alla coltivazione biodinamica e all’adozione del primo prototipo di macchina per i trattamenti in vigneto a recupero di prodotto per zone collinari, oltre al progetto 3K.0 per la tracciabilità degli operatori nella filiera vite e vino e il progetto #Caprai4love.
Le due Menzioni del Premio Gavi la Buona Italia sono andate al Consorzio per La Tutela del Franciacorta, in particolare per l’adesione ai progetti di sostenibilità SATA, I.T.A.CA. e per l’invito ai consorziati a privilegiare l’utilizzo di materiali ecocompatibili ed energie rinnovabili e la creazione di un regolamento per l’uso sostenibile degli agro-farmaci e a Castello Banfi, azienda toscana di Montalcino fra le altre cose per essere stata la prima cantina ad ottenere la certificazione di responsabilità etica, sociale ed ambientale.
INFO: www.consorziogavi.com
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