Contaminazione culinarie, creatività, tecnica, materie prime d’eccellenza, questi gli ingredienti del format DryMilano Connexion – Chef edition, partito lunedì 24 marzo. Nella sede di via Solferino 33 Milano del locale milanese che ha lanciato tra i primi il pairing tra la pizza e cocktail, si è dato il via a un progetto gastronomico che punta in alto. Ospite lo chef Paolo Griffa del ristorante stellato Al Caffè Nazionale di Aosta, in consolle insieme al padrone di casa, il maestro pizzaiolo Lorenzo Sirabella, per una cena a quattro mani davvero super. Nelle portate un mix tra arte ed eleganza, sugli scudi la vision pop del talento di chef Griffa, insieme all’anima contemporanea del locale milanese, in abbinamento ai cocktail preparati dal barmanager Edris Al Malat.
“Al Dry Milano abbiamo sempre fatto tanti eventi in collaborazione con barman e protagonisti del mondo della pizza, si tratta della prima volta che ospitiamo degli chef e ringrazio Paolo Griffa per aver accettato il nostro invito- le parole di Lorenzo Sirabella– Credo che sia una bella collaborazione insolita che ci permetterà di intrecciare le nostre filosofie di cucina, un’occasione speciale per raccontare il rispetto per la materia prima e il valore dello stare insieme senza regole fisse”.
Un viaggio sensoriale tra Milano e Aosta andata e ritorno, in scena una fusione calda di due stili a prima diversa ma complementari. Piatti e drink creati ad hoc, per una vera experience enogastronomica. “Grazie a Lorenzo e agli amici del Dry che ci hanno permesso di scendere dai monti in città- scherza Paolo Griffa– E’ stata una bella serata di scambio, dove cucina e pizza si sono incontrate, tra gioco e arte. Le collaborazioni più stimolanti nascono dall’incontro tra mondi culinari differenti, in un percorso che intreccia tecnica e gioco. Dall’amuse-bouche alla pizza, fino al dolce, ogni piatto sarà una conversazione viva tra le nostre identità”.
Si parte con un impasto a vapore fritto con riduzione di arancia, cerfoglio e anguilla affumicata, da gustare in abbinamento a Old Venezuelan, con Rum Santa Teresa 1796, cordiale alla menta, Franciacorta Berlucchi ‘61 Brut. Si gioca con il claim #vietatobaciarsi, la scritta che reso celebre l’ingresso del Dry, riprodotta sopra una terrina di fegato grasso con gelatina di oca al Madeira. A seguire ecco una tartare di cervo con cipollotto, zest di limone, polvere di capperi, nocciola, erbette e fonduta, entrambe accompagnate dal cocktail DryQuiri, con Rum Santa Teresa 1796, cioccolato fondente, acido d’arancia.
Uno dei piatti più apprezzati della serata senza dubbio il gnocco di zucca e manzo alle prugne, un vero piacere per gli occhi e per il palato, seguito da un piatto a base di Fontina DOP, verza, patate e pecora, entrambi abbinati al drink Pane e Marmellata, Rum Santa Teresa 1796, Vermouth Mancino Sakura, bitter ai frutti rossi, pane fermentato. Chiusura in bellezza con un soufflé Montebianco con impasto di castagne e timo, gelato al cioccolato e rum Santa Teresa 1796, accompagnato dallo stesso pairing.
INFO www.drymilano.it