Cresce a rilento il settore dell’e-commerce degli alcolici, che rispetto alle previsioni raggiungerà il valore di 40 miliardi di dollari soltanto nel 2027 e non nel 2026. La crescita era stata stimata lo scorso anno dall’IWSR Drinks Market Analysis, che aveva valutato un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 34% dal 2021 al 2026.
Lo studio strategico del 2023 ha esaminato 10 mercati chiave (Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti) e sei mercati secondari (Canada, Colombia, Messico, Paesi Bassi, Nigeria e Sudafrica).
Guy Wolfe, responsabile delle ricerche sull’e-commerce presso l’IWSR afferma: ”Dopo il boom della pandemia, il valore dell’e-commerce ha subito una leggera correzione nel 2022 (in calo del 2%) poiché le restrizioni nella maggior parte dei mercati sono state rimosse e gli acquirenti sono tornati all’on-trade e ai negozi fisici. Nel breve termine, la crescita online aumenterà ma rimarrà debole a causa di una prospettiva macroeconomica debole, prima di tornare a una crescita più stabile dal 2024. La previsione è che il valore delle vendite online continuerà a superare TBA fino al 2027. L’e-commerce rimane quindi un elemento chiave nel quadro generale del valore totale”.
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La frequenza degli acquisti online di alcol è aumentata in tutti i mercati ma il ritmo di crescita si è ridotto rispetto agli anni precedenti. La Cina è l’unica eccezione, in parte a causa del continuo impatto delle restrizioni legate alla pandemia. Cina e Stati Uniti, secondo l’analisi di IWSR, saranno i principali motori di crescita del valore per il canale di vendita di alcol tramite e-commerce. Australia e Giappone contribuiranno alla crescita del canale, con l’America Latina che vede lo “sviluppo più rapido”. Il Brasile supererà il Giappone diventando il quarto mercato per valore, ma la quota di valore del Regno Unito scenderà dal 12% al 9%.
L’aumento degli spirits sarà guidato dalle bevande alcoliche a base di agave e whisky negli Stati Uniti, e brandy e whisky in Cina.
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