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E.D.ENRICO: Dalle Colline Pontine un extravergine d’eccellenza: Itranae


il successo di MAETA il mosto d’olio che ha spopolato tra i migliori chef stellati, in occasione di Sol-Vinitaly E.D.Enrico lancia sul mercato Itranae, una nuova linea di oli extravergine d’oliva monocultivar Nella prima settimana di primavera, com’è tradizione nell’area laziale, viene posto in vendita l’olio nuovo. Forte di queste tradizioni E’.D.Enrico, il marchio nato dalla passione di Enrico de Marco, imprenditore veneto le cui origini sono saldamente radicate alle terre da olivo della famiglia De Marco, presenta ora la nuova linea di oli extravergine Itranae in concomitanza del più prestigioso salone dell’agroalimentare del mondo. Una linea di prodotti monocultivar a bassissima acidità capace di farsi largo tra le migliori produzioni della tradizione olearia internazionale.

Una sfida raccolta dopo le ottime performances di MAETA, il mosto d’olio extravergine monocultivar che ha fatto il successo del marchio E’.D.ENRICO tra i migliori chef stellati, già richiestissimo per la prossima stagione e che ora punta a prendere la via dell’altra sponda dell’Atlantico. Un prodotto a bassa acidità (oleosità media al 15%) le cui olive sono raccolte e selezionate a mano, che rappresenta a pieno tutte le particolarità di una tradizione nel cui solco cresce quest’anno la linea di oli extravergine Itranae. Prodotto nell’area del basso Lazio, in un comprensorio ricco di storia e di valori legati alla romanità, in un microclima invidiabile, il monocultivar Itranae prende la sua denominazione dall’oliva Itrana, nota anche come “Grossa di Gaeta”, già celebrata da Virgilio che in queste coste fa sbarcare Enea e i suoi marinai, a fare incetta di olive. Una tradizione antica dunque quella dell’olivicoltura e dell’olio extravergine delle Colline Pontine che la famiglia De Marco ha saputo arricchire di cultura e innovazione fino a produrre una particolare qualità di olio extravergine d’oliva rinomato per la sua naturalità e per le qualità organolettiche

Circa 2.500 piante di olivo su 10 ettari di terreni nei comuni di Itri e Formia in provincia di Latina supportano una produzione di nicchia, adatta per palati eccellenti ed esperti del settore che non supererà i 3.000 litri di prezioso extravergine per una disponibilità di circa 10.000 bottiglie. Saranno tre le capacità disponibili, in bottiglie da 500, 250 e 100 ml ed ancora tre le tipologie di olio extravergine proposte, ognuna con spiccate qualità che li rendono unici, riconoscibili, adatti a diversi utilizzi culinari e in sintonia con ogni tipo di palato. Al Tradizionale Itranae raccolto, molito e imbottigliato nel periodo canonico (novembre-dicembre), che si rifà alla tipologia di olio da sempre utilizzata nell’area delle Colline Pontine, si affiancano due produzioni originali:

Tardivo nasce da un raccolto svolto dal 15 Novembre al 15 Dicembre, in un periodo in cui le olive sono ad uno stadio di maturazione più elevata e sono capaci di donare all’olio maggiore delicatezza, e un bouquet fruttato e morbido. Tardivo è olio di grande eleganza ed equilibrio, al naso offre profumi erbacei e di pomodoro con note di mandorla dolce, mentre l’amaro ed il piccante sono più tenui. È ideale con le zuppe, pesce al forno e marinato, risotti delicati. Precoce: nasce invece da un raccolto che ha inizio intorno al 15 Ottobre e si conclude i primi di Novembre. Quando l’oliva inizia a prendere la colorazione violacea e dona un olio più intenso e pungente. Prodotto di grande equilibrio, al naso sono molto spiccati sentori erbacei, di pomodoro e di mela verde mentre l’amaro ed il piccante sono più presenti ed avvolgenti. È ideale con insalate di funghi, carne e pesce alla griglia, tartare di carne.

Ma se il prodotto risponde ad un bisogno di eccellenza sempre più sentito dai professionisti dell’alimentazione e dai più sensibili consumatori, anche il design del packaging è curato nei minimi dettagli: la scritta Itranae e la ripetizione della “I” ricreano l’effetto degli archi romani, in un riferimento sottile e moderno all’affascinante acquedotto romano “ai 25 Ponti” che ancora si staglia nelle vicinanze di Formia. Tra gli archi è inserita una pianta di olivo, impreziosita con una lavorazione in lamina dorata. Un’etichetta dallo sfondo nero opaco, su cui è innestata una lamina in oro o in pasta d’oro, si alterna al colore bianco, lucido ed opaco che ricorda dei cieli diafani del Golfo di Gaeta. «Per sottolineare lo speciale legame con il territorio – dichiara Enrico De Marco, titolare della Società Agricola E’ D.ENRICO – abbiamo voluto dare un profilo particolare al packaging del nostro extravergine, con un alto profilo di design, creando una sintesi tra modernità e tradizione, ed evidenziare quelle che sono le nostre radici familiari e il desiderio di fare conoscere le peculiarità di un olio che merita di essere degustato da tutti gli appassionati dell’eccellenza. Abbiamo voluto sottolineare la bellezza della classicità, con richiami all’architettura romana, nella quale si inserisce un albero d’olivo, simbolo della cultura mediterranea».

L’OLIVO E L’OLIO ITRANA

Olivo diffuso soprattutto nel basso Lazio e nella provincia di Latina, noto già anche agli antichi romani, vanta una citazione di Virgilio. Noto anche come oliva di Gaeta, o come oliva “Grossa”, oliva “Trana”, oliva “Esperia”, utilizzata soprattutto come oliva da mensa, deve la denominazione all’area geografica in cui era maggiormente coltivata. Gaeta era il punto di partenza principale per la sua commercializzazione. Ora la produzione prioritaria si ha dalla zona di Itri e delle colline pontine, dove è stato costituito un distretto D.O.P. Oliva di forma ovoidale, dal peso medio di 3.5 grammi. Alla maturazione completa assume colorazione violaceo-vinosa con punteggiatura chiara. L’Itrana è autoincompatibile, per l’impollinazione si utilizzano “leccino” e “pendolino”, particolare tolleranza al freddo ed alle principali malattie crittogamiche, è sensibile agli attacchi della mosca. Maturazione “a scalare” da fine ottobre a marzo inoltrato che consente raccolte dilatate nel tempo e di andare in spremitura anche a gennaio o febbraio, allungando i tempi di utilizzo degli oli ottenuti.

IL DOP ITRANA

Nel 2009 è stata istituita la D.O.P. della “Colline Pontine” nel 2009. L‘area olivicola dei 23 comuni della provincia di Latina, che occupa la fascia pedemontana e collinare che va da Rocamassima fino a Minturno, per una lunghezza di circa 100 km e con una superficie olivata di circa 13.000 ha, è stata riconosciuta Dop “Colline Pontine” nel 2009. Si tratta di uno degli areali olivicoli più vasti per omogeneità e condizioni geografiche d’Italia. Presenti circa tre milioni di piante di cui l’80% Itrana nell’area “Colline Pontine”. La produzione media annua è di 5.000 tonnellate.

+info: www.edenrico.com – –

 

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